Storia della Rover - Parte prima

Dagli inizi alla seconda guerra mondiale (--> 1945)

 

Introduzione

La storia della Rover è particolarmente turbolenta. Nel lungo arco di tempo dalla sua nascita ad oggi è stato tutto un susseguirsi di colpi di scena, di cambiamento di prodotti e strategie, di rivoluzioni ai vertici, di passaggi di mano. Tuttavia la società ha dimostrato una vitalità ed una capacità di adattamento ben superiore a quella delle altre aziende automobilistiche britanniche, tanto da rimanere ormai l'unico produttore in serie ancora a conduzione nazionale a portare avanti una tradizione con caratteristiche molto particolari che si distingue nettamente da quelle di tutti gli altri paesi.

 

Gli albori

Tutto partì da James Starley & Josiah Turner e la loro Coventry Sewing Machine Company nel 1861. L'idea era di produrre macchine da cucire sfruttando le capacità della mano d'opera locale specializzata nella produzione di orologi. Le cose non andarono molto bene, tanto che nel 1869 la produzione passò dalle macchina da cucire alle biciclette ed il nome dall'azienda diventò Coventry Machinists Company. I primi prodotti ricevettero l'affettuoso nomignolo di "spacca ossa".

Nel 1870 Starley entrò in società con William Hillman (che più tardi si fece un nome producendo in proprio cicli ed automobili) ed assieme a John Starley,  nipote di James, iniziarono a costruire le biciclette Ariel. John lavorò alcuni anni con lo zio, ma nel 1877 iniziò una nuova attività assieme a William Sutton producendo biciclette e tricicli di grande successo. John Starley comprese che questo tipo di trasporto personale avrebbe scatenato la voglia di vagabondare (to rove) per il paese e di conseguenza a partire dal 1884 tutte le biciclette prodotte ebbero il marchio Rover. Nel 1885 Starley produsse la prima Bicicletta di Sicurezza Rover. I pedali venivano spostati dalla ruota anteriore ad una posizione centrale da dove trasmettevano il moto alla ruota posteriore tramite una catena riducendo notevolmente il pericolo di cadute. Fu un grande successo, anche di esportazione, e divenne il modello su cui tutte le biciclette successive furono costruite. Furono iniziati degli esperimenti per la produzione di biciclette e tricicli a propulsione elettrica, ma i problemi relativi al peso delle batterie, non risolti completamente neanche oggi, impedirono ogni sviluppo. Il marchio si era comunque diffuso in maniera tale che nel 1896 la società cambiò il suo nome in quello di Rover Cycle Company Limited avviando il nuovo stabilimento Meteor Works..

In quell'anno la produzione fu di 11.000 biciclette con un profitto di 21.945 sterline. Nel 1899 Starley importò diverse motocicli della Peugeot per sperimentare nuove soluzioni. I mezzi a motore stavano prendendo un rapido sviluppo in tutto il mondo ed in Gran Bretagna c'erano già della case che producevano automobili come Daimler, Wolseley, Lanchester e Riley. Il primo progetto in questa direzione fu quello di motorizzare una bicicletta, cosa che già era stata fatta dalla Triumph.

  Evoluzione veloce

Alla morte improvvisa di John Starley  nel 1901 gli subentrò come direttore generale Harry Smith che decise immediatamente di cominciare a costruire motociclette. Il primo modello, presentato nel novembre del 1902, fu chiamato The Imperial Rover e disponeva di un motore da 2,5 hp. Nel 1903 fu introdotto un nuovo modello con un motore da 3,5 hp. Lo stesso anno la società iniziò la produzione di automobili affiancandosi ad altre realtà dell'area di Coventry come Armstrog-Siddeley. Humber, Lea Francis, Singer e Standard. Edmund Lewis, "rubato" alla Daimler, il costruttore di maggior successo dell'epoca e anch'esso di Coventry come la Riley, riuscì a costruire un prototipo in meno di sei mesi. La vettura era a due posti ed aveva un motore monocilindrico da 8 hp di 1.300 cc che le permetteva una velocità di 39 km/h. Nel 1904 la vettura, con carrozzeria di Hawkins e Peake, fu immessa sul mercato ad un prezzo di 200 sterline. L'anno successivo la produzione di motociclette cessò, dopo aver prodotto 1250 esemplari, per lasciare più spazio all'automobile e la denominazione della società fu cambiata in Rover Company Limited. Sempre nel 1905 fu introdotto un nuovo modello, sempre a due posti, con un motore da 6 hp ed una cilindrata di 780 cc. che divenne popolare con il nome di auto da una ghinea poichè era una vettura veramente economica. Tale vettura, che per la prima volta impiegava uno sterzo a cremagliera, rimase in produzione fino al 1912.

La prima vittoria!

Edmud Lewis successivamente impostò lo sviluppo di due modelli più grandi. Per primo il modello 10/12 hp e poi quello con motore da 16/20 hp, il primo quattro cilindri della casa. Quest'ultimo, divenuto famoso con il nome di Silenzioso e Veloce, disponeva di sospensioni migliorate,  un innovativo sistema di freno motore, cambio al volante, e di un motore da 3119 cc incrementato poi a 3251 cc con 18 hp. Nel 1907, una di queste vetture partecipo al rally organizzato dal RAC all'Isola di Man vincendo la gara  e l'"International Tourist Trophy". Il pilota ufficiale della casa, Ernest Courtis, vinse un orologio d'oro ed ottenne una settimana di ferie per la sua vittoria. Nel 1910, Edmund Lewis passò alla concorrente Armstrong Siddeley. La Rover assunse Owen Clegg come Direttore della Progettazione e della Produzione. Egli, pur lavorando per la Rover per soli 18 mesi, lasciò un'influenza che durò per una decade. Clegg costruì il famoso motore 12 hp che fu introdotto su un nuovo modello nel 1911. Questo fu il prodotto principale fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1911 fu ripresa la produzione di motociclette con un modello dotato di un motore da 3,5 hp che divenne ben presto molto popolare.

Venti di guerra

Durante la prima Guerra Mondiale la produzione della Rover, come di tutte le altre industrie, fu convertita per seguire le esigenze militari del paese. Dal 1914 al 1918 furono prodotte motociclette da 5 e 6 hp per gli eserciti britannico e russo come pure autocarri Maudsley da tre tonnellate e automobili Sunbeam da 16 hp usate come veicolo comando e ambulanza. Furono inoltre prodotte parti per i carri armati Daimler. Finita la guerra, la Rover ripartì con il modello 12 hp decidendo di completare la gamma con una vettura più piccola. Alla Rover approdò un giovane progettista, Jack Sangster, che aveva già sviluppato un motore a due cilindri raffreddato ad aria montato su una vettura in cui le teste dei cilindri sporgevano dai lati del cofano mostrando un color rosso ciliegia dopo aver percorso una lunga salita.

La Rover acquistò la vettura assieme ad una fabbrica messa in vendita dal governo a Tyseley, Birmingham incominciando nel 1920 la produzione di questo modello chiamato Rover Eight che fu costruito con successo in più di 17.000 esemplari fino al 1925. Nel 1919  uscì la Rover 14, versione riveduta e corretta della 12.

 Il Vichingo

Con questo modello la Rover introdusse il Vichingo come emblema della casa. La testa del Vichingo divenne la mascotte del radiatore per ricordare agli acquirenti lo spirito del viaggiatore. Nel 1923 Starley Junior, nominato direttore generale, portò la società vicina al fallimento nel tentativo di contrastare il successo della Austin Seven. Nel 1924 cessò definitivamente la produzione delle  due ruote (biciclette e motociclette). La Rover aveva prodotto 426.580 biciclette dal 1886 a quella data. Contemporaneamente iniziò la produzione di un nuovo modello equipaggiato con un nuovo motore a quattro cilindri di 1074 cc raffreddato ad acqua denominato 9/20 hp o Rover Nine. Il nove stava per i cavalli fiscali e il venti stava per la potenza stimata al freno. Nel 1928 questo modello evolse nel 10/25 che fu conosciuto prima come "Family 10" e poi "Ten Special" prima di cessare la produzione nel 1935. La Ten Special montava un dispositivo di ruota libera per facilitare il cambio marce. La ruota libera fu una caratteristica peculiare della Rover  per più di vent'anni.

La sfida vittoriosa con il treno

Nel 1925 la Rover assunse come capo progettista il norvegese Pete Poppe la cui prima vettura fu il modello 14/45 lanciato nello stesso anno. Il motore di questa vetture presentava l'interessante soluzione dell'albero di distribuzione in testa, ma era troppo poco potente per il peso della vettura. Questa fu sostituita più tardi dalla 16/50.  Poppe sviluppò pure il primo sei cilindri della casa con una cilindata di 2033 cc. Questo motore fu installato nel modello 2 litri dal 1927 e più tardi nella Meteor 16 e nella Light Six dalla carrozzeria alleggerita.

Nel 1930 fu organizzata una sfida di velocità tra il famoso "Blue Train" e la Light Six. La gara si correva tra St. Raphael sulla Riviera francese e Calais sulla Manica. La vittoria arrise alla Light Six, guidata dal giornalista Dudley Noble e con altri due passeggeri a bordo, che arrivò a Calais, dopo un percorso di 1200 km sulle strade dell'epoca,  20 minuti prima del treno. Il tempo impiegato fu di circa 20 ore ad una media oraria superiore ai 60 km. Era la prima vittoria di un'automobile sul treno.

Nel 1931 la Rover provò ad introdurre un nuovo modello con motore posteriore raffreddato ad aria chiamato "Scarab". Furono prodotti solo una dozzina di esemplari che non furono mai venduti.

La prima crisi

Nella seconda metà degli anni 20 la Rover entrò in uno stato di crisi permanente. Riusciva a costruire le automobili, ma queste, a causa della Depressione che aveva colpito il mondo intero, non trovavano clienti. Nel 1927 la società fu vicina al fallimento mentre la dirigenza veniva cambiata in continuazione. Nel 1927 Spencer  Wilks fu nominato responsabile centrale e suo fratello Maurice capo progettista. Fu grazie a questi due se la Rover riuscì a sopravvivere alla Depressione. Lo stabilimento Meteor Works di Victoria Road a Coventry fu venduto e la produzione fu concentrata nello stabilimento di Helen Street a Tyseley (Birmingham).

Nel 1931 il Presidente Frank Searle partì per la Nuova Zelanda per seguire la fabbrica che era stata appena aperta lasciando a Spencer Wilks il compito di seguire la gestione ordinaria della società. L'anno successivo la banche imposero che Howe Graham, il direttore amministrativo da loro nominato  avesse un'influenza decisiva sul controllo finanziario dell'azienda e così Spencer Wilks fu nominato direttore generale e Howe Graham responsabile della finanza.

Soprattutto comfort

A questo punto fu introdotta una nuova strategia aziendale: la Rover doveva produrre due linee di vetture, la prima composta da un'ampia serie di autovetture economiche, l'altra che comprendeva una piccola serie di automobili esclusive e quindi costose. La qualità ed il comfort dovevano essere al di sopra della media e la produzione doveva avere la massima efficienza utilizzando il massimo numero di stessi componenti sul maggior numero di modelli possibile. A partire dal 1933 l'intera gamma dei modelli sviluppati dai fratelli Wilks fu introdotta sul mercato. Essa era composta dai seguenti modelli: 10 hp, 12 hp, 14 hp e Speed 14. Erano inoltre ancora disponibili i modelli di vecchia produzione che non si erano riusciti a vendere. Con questa gamma iniziò un periodo di prosperità per la Rover. La gamma fu rinnovata nel 1938 modificando i telai e con nuovi motori sui modelli 16 hp e 20 hp.

Anche se ufficialmente i modelli erano identificati dalla loro potenza in hp, oggi vengono generalmente riconosciuti con la sigla P2 di cui non è chiara l'origine.

Di nuovo in guerra

Alla fine degli anni 30 il governo britannico si rese conto che una nuova guerra era inevitabile. Il governo impose a tutti i produttori di automobili di costruire delle fabbriche "ombra" in vicinanza delle fabbriche d'aeroplani. La prima fabbrica "ombra" Rover fu aperta nel 1937 a Acocks Green vicino a Birmingham. Una seconda fabbrica fu costruita a Solihull nel 1939 per la produzione di motori d'aeroplano Bristol Hercules. Dal 1940 al 1945 la produzione civile fu completamente sospesa in quanto la Rover costruiva esclusivamente motori Hercules, molte parti per i motori  Pegasus, Cheetah e Centaurus ed altre parti d'aereo. La Rover produsse anche i motori Meteor V12 e Meteorite V8 per i carri armati Centurion e Conqueror, carri che rimasero in produzione fino agli anni 60.

La Rover partecipò pure ad un progetto segretissimo per lo sviluppo di turbine a gas per i motori a getto. La versione Rover di questo motore, denominata B26, divenne la base per il primo motore a getto costruito dalla Rolls Royce, il Welland. 

Per  proteggere la produzione dagli attacchi aerei la Rover divise le attività su sei fabbriche "ombra", 12 fabbriche minori e una completamente sotterranea. Ben 21.000 furono le persone impiegate dalla Rover durante il periodo bellico.

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