Sergio Gardoni - Fotografo (dilettante)

HDR

In costruzione

HDR è un acronimo che sta per High Dynamic Range, cioè elevata gamma dinamica. E' una tecnica mista di ripresa e postproduzione che si ripromette di aumentare la gamma dinamica non eccessiva dei sensori delle fotocamere digitali. Spinto dalla curiosità ho deciso di fare qualche prova anche se spesso quello che vedo online mi sembra troppo artificioso.

Teoria

Si fanno più riprese dello stesso soggetto variando i parametri di esposizione da più chiaro a più scuro. Poi, via software, si fondono i vari fotogrammi. La teoria che sta dietro è semplice: in un'immagine con gamma di luminosità molto estesa il sensore non riesce a catturare tutti i dettagli. Esponendo per la parte del soggetto più significativa le parti molto chiare (alteluci) vengono rappresentate in bianco e quelle molto scure (ombre) in nero, perdendo così ogni dettaglio. Aggiungendo uno scatto sovraesposto si ottengono i dettagli della parte scura e con uno sottoesposto quelli della parte chiara. Alla fine un software intelligente media il tutto offrendo i dettagli su tutta la gamma luminosa. Gli scatti possono essere solo tre, ma un numero maggiore può risultare più efficace. Sarebbe opportuno riprendere in RAW ma anche con JPEG si possono ottenere buoni risultati.

Pratica

Come sempre il mio obiettivo è quello di raggiungere un certo risultato con il minor costo possibile. Pertanto uso il bracketing di esposizione della mia fotocamera impostandolo su diversi valori di stop. In questo modo sono in grado di riprendere i tre scatti a mano libera, mentre volendo effettuare più scatti dovrei utilizzare necessariamente un treppiedi. Le tre immagini ottenute le passo ad un software HDR che si occupa di fondere le tre esposizioni. Non tutte le immagini si prestano a questo trattamento ed ho notato talvolta qualche viraggio di colore e sicuramente una certa perdita di nitidezza oltre ad una saturazione dei colori. I risultati migliori si ottengono con una differenza di esposizione tra i vari scatti di 2EV o 2 stop. E' importante impostare la macchina in priorità dei diaframmi, altrimenti la differenza nelle esposizioni potrebbe essere ottenuta modificando il diaframma ed ottenendo quindi foto con diverse profondità di campo generando delle perdite di nitidezza nel prodotto finito. Con alcuni software è possibile ottenere un effetto HDR anche partendo da un solo scatto; anche se per i puristi in questo caso non si tratta di vero HDR, l'effetto finale è molto simile.

Attenzione a...

Bisogna evitare di riprendere scene che comprendono soggetti in movimento come persone che camminano, uccelli che volano, foglie agitate dal vento e così via, che genererebbero sul risultato finale degli oggetti "fantasma". Anche qui certi software sono in grado eliminare, o quanto meno ridurre, l'effetto fantasma. Comunque in questi casi si può provare semplicemente con un'unica ripresa, purchè sia ben bilanciata tra chiaro e scuro.

Bracketing + Photoshop

Scatto tre foto con diversi valori di esposizione in JPEG alla massima qualità e le passo a Photoshop che le tratta con HDR Pro ottenendo un file PSD che io imposto a 8 bit per poterlo poi salvare in JPEG. Non tutte le immagini si prestano a questo trattamento ed ho notato talvolta qualche viraggio di colore e sicuramente una certa perdita di nitidezza oltre ad una saturazione dei colori.

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Palme Spiaggia Lavorare... Movimento terra

Questo metodo non è molto soddisfacente in quanto non si notano grandi differenze tra scatto programmato ed elaborazione HDR, almeno non tanto da giustificare la fatica. In realtà ho lasciato tutte le impostazioni di default perché non mi andava di combattere con la cervellotica interfaccia di Photoshop.

 

Bracketing + Photomatix

Scatto tre foto con diversi valori di esposizione in RAW e le passo a Photomatix scegliendo vari preset.

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Torri      

Questo metodo crea degli effetti molto più visibili e ci sono molte possibilità di intervento. Inoltre è efficace nell'eliminazione delle immagini fantasma. Perdipiù Photomatix ha, nonostante la sua potenza, un'interfaccia più semplice ed intuitiva di quella di Photoshop. C'è comunque un prezzo da pagare ed è quello di una perdita di nitidezza rispetto all'originale.