Sergio Gardoni - Fotografo (dilettante)

(P) = Panasonic FZ20 - (C) = Canon EOS 1100D

Fotografia panoramica - Il metodo dell'uomo povero

Panoramiche

ATTENZIONE: dato l'uso intensivo di javascript per la visualizzazione delle panoramiche è molto probabile che chi usa tablet o smartphone non sia in grado di visualizzarle correttamente a causa delle limitazioni di quel hardware/software.

E' da un po' che mi sono appassionato ad un nuovo genere (per me) di fotografia: la fotografia panoramica.

Per fotografia panoramica si intende quella rappresentazione in cui la larghezza dell'immagine è almeno due volte l'altezza contro i classici rapporti 3:2 o 4:3 delle fotografie normali. Da non confondersi con le riprese fatte con obiettivi grandangoli spinti o addirittura fish-eye in cui il rapporto tradizionale rimane, ma le distorsioni diventano sempre più evidenti a mano a mano che la lunghezza focale scende.

In pratica una fotografia panoramica  produce un rettangolo allungato con l'immagine simile a quella che vediamo naturalmente, mentre un fish-eye genera anch'esso un immagine a 180° o a 360°, ma circolare e del tutto innaturale.

Non mi posso permettere attrezzature sofisticate e costosissime e quindi ho provato il metodo del titolo e devo dire che mi ha dato grandi soddisfazioni soprattutto con i paesaggi naturali, mentre nei panorami urbani le troppe linee rette dei palazzi sono più difficili da gestire. L'unica attrezzatura necessaria è una fotocamera digitale con la possibilità di scattare in manuale. I passi da seguire sono:

Ripresa

1. Impostare la macchina in manuale. Se avete impostato ISO in auto, cambiate l'impostazione sul valore fisso più adatto alla luce disponibile. Impostare il bilanciamento del bianco sulle condizioni reali (sole, coperto, ecc) - non necessario se tutta l'area da riprendere si trova nelle stesse condizioni di illuminazione.

2. Effettuare una lettura con l'esposimetro incorporato sulla parte di scena più importante e impostare i valori ricavati. Come sempre è bene impostare dei valori medi: la massima apertura potrebbe far perdere in qualità d'immagine, un tempo troppo lento potrebbe generare un foto mossa.

3. Impostare lo zoom ad una lunghezza focale equivalente tra 35mm e 50mm (si può arrivare anche ai 28mm, ma nel caso si presenti una evidente distorsione a barilotto è meglio correggerla via software prima dello stitching). E' opportuno evitare grandangolari estremi che produrrebbero distorsioni difficilmente correggibili. Decidere, a seconda del soggetto, se usare un'inquadratura orizzontale o verticale. Se il soggetto da riprendere si sviluppa in altezza sarà opportuno orientare la macchina in verticale, altrimenti riprendere con la macchina in orizzontale.
NB. Qui parliamo sempre di riprese fatte in unica serie orizzontale o verticale. Ci sono dei software che sono in grado di creare delle panoramiche da una serie di scatti a matrice cioè con più righe di riprese, ma questa tecnica richiede l'utilizzo di una testa panoramica che non è normalmente nella disponibilità di un fotografo dilettante

4. Impostare nel display/mirino la griglia se disponibile: non indispensabile, ma aiuta l'allineamento delle foto in sequenza.

5. Inquadrare l'inizio della panoramica (normalmente da da sinistra a destra) tenendo la macchina in orizzontale o verticale (vedi punto 3). E' importante che la macchina sia allineata sull'asse verticale.

6. Con le gambe ben piantate in modo che la linea tra i piedi sia perpendicolare al centro del panorama da fotografare, cominciate a scattare ruotando solo il busto. Ogni foto deve ricoprire circa da un terzo a metà della foto precedente. La griglia vi aiuterà a mantenere l'allineamento e a valutare l'area di ricopertura.  Se volete creare una panoramica a 360° dovrete cambiare posizione una volta ruotandovi di 180°.
Su alcune fotocamere è presente una funzione panorama che mostra nel mirino la posizione di partenza della foto successiva.

Assemblaggio immagini (Stitching)

7. Sul PC dobbiamo avere installato un buon programma di stitching. Ce ne sono moltissimi in circolazione tra cui scegliere: tra quelli a pagamento c'è Photoshop naturalmente, anche nella versione meno costosa Photoshop Elements; molto completo ma ovviamente più complesso da usare è PTGui mentre Arcsoft Panorama Maker è piuttosto economico e semplice da usare. Tra quelli gratuiti spicca per funzionalità e facilità d'uso nientemeno che un programma della Microsoft, l'Image Composite Editor, che non ha nulla da invidiare ai programmi a pagamento.
Se avete ripreso in verticale ruotate prima le immagini scattate di 90° - a meno che non lo faccia già il programma di acquisizione - poi se le foto presentano evidenti problemi di orientamento, prima di passare al programma di stitching, sarà opportuno intervenire con un programma di ritocco per raddrizzare foto (es. orizzonte marino, linee verticali edifici) e/o aggiustare prospettive (linee verticali convergenti o divergenti), e infine, lanciato il programma preferito, dategli in pasto la sequenza delle immagini. Se non avete fatto errori grossolani in ripresa, il risultato è quasi sempre garantito.  Talvolta invece può succedere che il risultato sia insoddisfacente. In questo caso, se le immagini riprese sembrano corrette, è opportuno provare a cambiare il parametro relativo al movimento della fotocamera (es. in Microsoft ICE per Camera Motion è possibile impostare Rotating Motion oppure Planar Motion 1-2-3). Qualora questo non fosse sufficiente provare con un'altra applicazione. Se anche così il risultato non è accettabile significa che le riprese non sono state effettuate in maniera corretta.

Presentazione

Fondamentalmente ci sono due modi per poter presentare le foto panoramiche: la stampa o la visualizzazione su schermo di un computer. Per la prima è opportuno utilizzare la foto in risoluzione originale rivolgendosi a un fotografo professionista o ad un servizio online. In questo caso si possono ottenere facilmente stampe di un metro e più di lunghezza che, a seconda del supporto utilizzato, possono costare una bella cifra. La presentazione online è molto più economica, ma presenta qualche controindicazione: infatti se l'estensione in larghezza è molto ampia (rapporto larghezza/altezza superiore a 5:1) diventa problematico visualizzare l'intera immagine sullo schermo perché l'altezza diventerebbe troppo bassa e si perderebbero i dettagli e questo rende impossibile utilizzare siti di pubblicazione foto online tipo Flickr. Io personalmente ho cercato online un'applicazione per far scorrere l'immagine sullo schermo e la ho adattata alle mie esigenze e il risultato è quello che vedete su questo sito, dove le foto sono state ridotte normalizzandole ad un'altezza di 700 pixel che dovrebbe andar bene per la maggioranza dei monitor oggi disponibili.

Note

Controindicazioni

Naturalmente ci sono dei limiti rispetto all'uso di una costosissima macchina panoramica. Questa soluzione non può essere utilizzata di notte e quando ci sono parecchi oggetti che si muovono sullo sfondo. Ma per riprese diurne di panorami naturali è più che soddisfacente.

Attenzione ai pixel

Le macchine moderne tendono ad offrire una quantità enorme di pixel, normalmente inutile se la dimensione del sensore rimane piccola. Limitare la ripresa a 5 megapixel normalmente è sufficiente: molte delle foto le ho riprese con una Panasonic FZ20 che non va oltre questa risoluzione e tanto per dare un'idea la prima foto (San Benedetto del Tronto - Porto 1), in originale, ha una dimensione di 14.198x2.320 (equivalente ad una ripresa di circa 33 Megapixel) più che sufficiente per ottenere una stampa di qualità lunga due metri e oltre (si ottiene una stampa fotografica di 240x40cm oppure una stampa tipografica a 300dpi di 120x20cm). Altre foto le ho scattate con la mia nuova Canon EOS 1100D, e anche usando tutti i 12 megapixel, per lo scopo che mi sono prefisso - presentazione online -,  non ci sono differenze avvertibili. Usando risoluzioni di 12 megapixel o superiori si rischia di ottenere un'immagine che potrebbe mettere in crisi un PC un po' anzianotto. Ricordate inoltre che se volete pubblicare le foto online queste devono essere ridotte ed ottimizzate per avere un tempo di caricamento accettabile.

Queste considerazioni ovviamente non valgono se avete come obiettivo quello di creare dei mega poster, una macchina con sensore APS-C, DX o meglio ancora full-frame ed un computer di ultima generazione con Intel I7 o processore analogo.

Treppiedi

E' comunque possibile ottenere migliori risultati con l'aiuto di un treppiedi, per esempio se si vuole ottenere una panoramica a 360° o nella ripresa di un panorama urbano. L'importante è che il treppiedi sia robusto e stabile, altrimenti è meglio procedere a mano libera. Il treppiedi deve avere una testa livellabile con libero movimento in orizzontale e possibilità di montate la fotocamera in verticale. L'ideale sarebbe una testa panoramica, anche se il prezzo ed il peso scoraggiano buona parte dei fotografi non professionisti. Il cavalletto va piazzato con molta attenzione in modo che ruotando la testa su tutta l'area di ripresa, la fotocamera rimanga perfettamente in verticale, con la superficie del sensore perpendicolare alla base. Questa modalità è particolarmente necessaria nella ripresa di edifici (piazze) dove piccole inclinazioni rispetto alla verticale verso destra o sinistra produrrebbero un andamento a serpentina difficilmente accettabile mentre inclinazioni verso l'alto o verso il basso trasformerebbero le linee verticali degli edifici rispettivamente in convergenti o divergenti verso l'alto. Ci sono casi in cui non è possibile tenere la macchina in perfetta posizione verticale in quanto non abbiamo sufficiente spazio per allontanarci dal soggetto. Per non tagliare la parte alta del soggetto è quindi necessario inclinare la macchina verso l'alto. In post-processing usando un programma come Zoner Photo Studio si dovranno correggere le linee convergenti trasformandole in parallele. La cosa funziona sempre che la deformazione non sia eccessiva.

Post Processing

Tutte le mie foto sono state ottenute a mano libera anche se in alcuni casi sono dovuto intervenire in postprocessing ruotando qualche ripresa o sistemando la prospettiva per aggiustare qualche allineamento mancato. In particolare per le panoramiche urbane seguo questo procedimento: con Zoner Photo Studio per prima cosa ruoto l'immagine, se necessario, in modo che la parte centrale sia perfettamente verticale, o nel caso di un orizzonte questo sia perfettamente orizzontale. Se ho usato un grandangolo sui 28mm correggo l'eventuale distorsione a barilotto.Poi applico la correzione prospettica: spesso le righe verticali saranno convergenti verso l'alto e probabilmente raddrizzandole si otterrà una foto deformata con una larghezza maggiorata, foto che dovrà essere opportunamente allungata per mantenere le proporzioni corrette. E' importante che questo allungamento sia della stessa misura per tutte le foto della sequenza panoramica, altrimenti si introdurrebbero altre distorsioni.

Approfondimenti

Le indicazioni sopra riportate sono indicate per chi, come me, si vuole avvicinare al mondo della fotografia panoramica senza farsi coinvolgere troppo, soprattutto a livello economico. Per chi invece inizia, ma ha intenzione di andare più in la, consiglio i seguenti siti:

Nital.it Photo stitching e panoramiche (it)

Mansurovs Panoramic Photography Tutorial (en)

Panoguide How to... (en)