12/9/14 Prima o dopo sono scelte che nella vita bisogna fare. Ebbene si, dopo decenni di fedeltà assoluta, o quasi, a Seiko ho saltato
il fosso e sono passato sull’altra sponda. Volevo aggiungere alla mia collezioncina di divers uno con il quadrante luminoso.
Avevo optato inizialmente per un Orient Big Mako, ma poi non avendo in scuderia neanche un Citizen, mi sono orientato sul
Promaster NY0040-09W che ho acquistato a Singapore da Creation Watches a meno di 130€ tutto compreso.
L'orologio è arrivato in una modesta scatola di cartone con garanzia
internazionale e un foglio pieghettato con istruzioni multilingue. Confesso che
pur apprezzando una bella confezione, quello che mi interessa veramente è
l'orologio e spenderei volentieri di più per la confezione solo se dovessi fare
un regalo.
Si tratta di un pezzo storico, entrato in produzione nel 1997, un anno dopo
la nascita del Seiko 007, a cui probabilmente doveva essere la risposta. Subito
dopo e per alcuni anni ne
furono acquistati diversi lotti dalla Marina Militare che
provvide a modificare il quadrante sostituendo il logo Citizen con il
Marina Militare e la profondità raggiungibile con un improbabile 500M,
improbabile perché a parte poche altre modifiche estetiche minori, l'orologio era
identico alla versione civile. L’orologio non mi dispiace perché pur avendo un
quadrante "tipico" presenta un’estetica piuttosto personale grazie alla ghiera con
settori alternati scanalati e lisci e un inserto piuttosto stretto che
conferiscono un’impronta diversa dai soliti noti anche se dall'impatto visivo
non molto
forte.
Naturalmente questa personalità viene accentuata dalla posizione della corona a ore 8 che lo fa riconoscere immediatamente:
non credo che l’orologio sia stato progettato per i mancini o per gli eccentrici che indossano l’orologio al polso destro;
probabilmente il motivo è quello di non dare fastidio al polso come quando la corona sta nelle normali posizioni a ore 3 o 4,
problema che io personalmente non ho mai avuto. In compenso quando lo regolo devo tenerlo capovolto.
Le dimensioni sono leggermente minori rispetto a quelle di altri concorrenti: 41,50mm il diametro della cassa mentre lo spessore è di 12,50mm.
Al polso sembra più piccolo delle sue dimensioni reali.
Per quanto riguarda la funzionalità si tratta di un diver certificato ISO 6425 a 200m, la ghiera unidirezionale a 60 scatti con bordo arrotondato si afferra
abbastanza bene grazie alle sezioni laterali scanalate che si alternano con quelle lisce e scorre discretamente anche se non ha
la fluidità di quella dello 009. La superficie laterale della ghiera assieme a quella superiore delle anse è satinata, mentre
carrure e fondello sono lucidi. La corona senza logo è a vite e una volta svitata ha tre posizioni: la prima per caricare la molla,
la seconda per impostare data e giorno e la terza per impostare l’ora. In tutte e tre le posizioni non si ha quella sensazione di
fluidità che trasmette invece la corona di modelli Seiko corrispondenti.
Il vetro minerale è piatto leggermente incassato rispetto alla ghiera. La caratteristica saliente è la luminosità che è fornita
dal quadrante in Natulite dal caratteristico colore verde pallido mentre gli indicatori delle ore
bordati inox a bicchierini, tranne i quattro principali di forma particolare
luminescenti, rimangono neri.
Anche le lancette sono luminose, ma grazie a un colore leggermente diverso ed ai bordi neri garantiscono una buona leggibilità,
mentre questa invece è insufficiente per giorno/data a ore 3 a causa delle ridotte dimensioni della finestrella e allo scarso contrasto
del testo grigio sul fondo nero.
Il movimento automatico usato (chissà per quanto ancora data la tendenza di Citizen a prediligere gli EcoDrive) è l’8203,
l’equivalente per robustezza, affidabilità e precisione del 7S26 di Seiko, nel senso che come il Seiko è un disegno piuttosto
anzianotto, capace di camminare per molti anni senza revisione e famoso per la sua robustezza e per la precisione … non proprio da COSC.
Su quest’ultima non mi esprimo perché voglio prima testarlo per un periodo di tempo consistente. Rispetto al concorrente ha un piccolo
vantaggio, la carica manuale (anche se con la corona a vite è un vantaggio
relativo), mentre il fermo macchina anche qui non è disponibile. Incidentalmente il movimento 8203 è lo stesso
dell’Autozilla, modello che per il suo prezzo è fuori dalla categoria PMW.
Ho preso questa versione col cinturino in poliuretano nero, abbastanza confortevole, più liscio e più piacevole al tatto dei Seiko,
ma che a me non piace molto per l’aspetto un po’ troppo da "palombaro". Per di più qualcuno ha avuto l’infelice idea di stampagli
una tabellina profondità/tempi che in breve tempo con l’uso scolorisce accentuandone l’aspetto misero. Purtroppo questo modello
non brilla per l’offerta di serie: anche il bracciale in acciaio, pur essendo carino, lascia molto a desiderare come qualità avendo le
maglie ripiegate, cosa che né Seiko né Orient si permettono di fare in questa fascia di prezzo. Sto cercando disperatamente qualche
alternativa su Internet, ma per l’acciaio non ho molte speranze in quanto l’unico compatibile a finali curvi e maglie piene che sono
riuscito a trovare in USA costa più della metà di quanto ho pagato l’orologio e non so se ne valga la pena, e quelli con finali dritti non mi
soddisfano per lo spazio che lasciano tra finale e cassa. Per il mare probabilmente ripiegherò su Nato o Zulu, mentre per la stagione
fresca gli adatterò un cinturino in pelle.
14/9/14
A causa di questa stagione pazza ho rimesso abito e camicia, ma volendo continuare a portare il Citizen soprattutto per verificarne l'accuratezza,
in attesa di qualche nuovo arrivo, gli ho messo un cinturino in pelle nera liscia. Non sarà il massimo, ma sotto la giacca ci può stare.
22/9/14
S'è liberato questo cinturino in cuoio molto spesso che mantiene un certo tono sportivo.
Però è un po' troppo corpulento e mi sembra più adatto al Monster che non al NY0040 che ha un aspetto molto
più esile.
23/9/14
Appena arrivati due NATO. Gli ho montato subito questo True Bond che è in realtà un RAF ad un solo strato ed anche piuttosto sottile.
Così mi piace anche perché la sporgenza sul polso è minima.
25/9/14
Ho fatto la prova con l'altro NATO, un classic Bond a due strati. E se come colori ci siamo, il grigio d’altronde va bene con tutto,
trovo quel brutto effetto rialzo per cui visto lateralmente sembra che l'orologio stia in precario equilibrio sul polso. Comincio a perdere l'entusiasmo
che avevo per i NATO. Se da un lato hanno il grande vantaggio di poter essere sostituiti con grande facilità e con i loro colori si possono
ottenere accostamenti interessanti, non apprezzo molto il fatto che non permettano all'orologio di
adagiarsi direttamente sul polso.
26/9/14
La cosa ideale per lui sarebbe un bel bracciale in acciaio. Purtroppo l'originale non mi piace per quell'aria di miseria che gli conferiscono
le maglie ripiegate, mentre per trovarne uno adatto a maglie solide e finali curvi dovrei spendere più della metà di quello che l'ho pagato
e non sono sicuro che ne valga la pena. Purtroppo le anse molto lunghe con i fori per i perni posizionati alle estremità creano uno spazio eccessivo
tra cassa e finali nel caso di bracciali a finali dritti. Per vedere l'effetto che fa ho provato a montarne uno che stava nella scatola dei cinturini
e la prova ha confermato le mie perplessità sull'estetica della soluzione. Devo ancora pensarci su.
16/10/14
Adesso che arriva il freddo riprovo a mettergli un cinturino in pelle nero. Questo è in stampa coccodrillo, ma le cuciture bianche
lo rendono un po' sportivo. Secondo me vanno abbastanza d’accordo.
20/10/14
Oggi è arrivato questo in pelle nera spessa. Provato subito: non è male perché il nero con cuciture in tono lo mette in secondo piano
dando maggior risalto all'orologio.
Però la fibbia è esagerata e non sono ancora contento.
Ho sostituito la fibbia con una meno ingombrante. Va meglio, ma è il cinturino che è molto grosso,
troppo per l'aspetto leggero del'orologio.
21/10/14
Non ho pace con questo orologio perché finora nessun abbinamento mi ha convinto del tutto. Mi sono ricordato che nella cassetta dei cinturini
avevo un bracciale in acciaio a finali curvi che avevo preso per il Detomaso, ma che purtroppo era incompatibile. Ecco che, data una limatina
agli spigoli vivi dei finali per adattarli alla forma dell'attacco delle anse
del Citizen e allargato un po' i finali stessi, come per incanto, complice
qualche parolaccia, l'orologio si è lasciato montare il bracciale. E' un
bracciale da quattro soldi, ma sempre meglio dell'originale poiché ha le maglie
piene e non ripiegate. L'unico aspetto negativo è la mancanza della chiusura di
sicurezza che sarebbe più adatta ad un diver.
30/11/14
E' arrivato finalmente dopo più di due mesi dall'ordine questo cinturino in nylon nero. E' abbastanza simile ad un NATO, ma essendo in due pezzi
non crea l'effetto montagnola sul polso. Molto leggero, sarà una decente alternativa estiva.
Purtroppo, dopo averlo indossato alcuni giorni, ho notato che la copertura in
finta pelle nella zona dei fori si è rovinata screpolandosi in più punti. Ho
dovuto toglierla, ma è rimasto il segno della colla. Peccato.
7/12/14
Avevo due esemplari di questo cinturino in silicone nero da 22mm. Uno l'ho sacrificato riducendo la larghezza finale a 20mm per montarlo
sul NY0040. Comoda la chiusura deployante con sicurezza, ma forse a questo punto è meglio usare il suo originale in poliuretano, anche
se questo è meno sfacciatamente sub.
10/2/15
Non ho mai apprezzato molto i cinturini in silicone, specie quelli di serie con le onde. L'unico tipo che mi piace è quello con
il disegno a rombi (diamanti). Perciò dopo averlo provato sul Nighthawk ne ho ordinato uno uguale, ma da 20mm, per questo orologio.
Il cinturino è morbido e confortevole, la chiusura di sicurezza è pratica anche se non rifinita in modo accurato, ma nell'insieme
l'effetto è positivo.
15/2/15
Finora l'abbinamento che mi è piaciuto di più è quello col bracciale in acciaio e terminali curvi. Però la chiusura semplice mal si addiceva ad un diver.
Perciò ho ordinato un bracciale uguale all'altro tranne per la chiusura che questa volta è
di sicurezza. Al bracciale nuovo ho adattato i finali dell'altro già modificati per il Citizen ed adesso il risultato è pienamente soddisfacente.
Per ora basta: dopo tanti tentativi
ho trovato due soluzioni che mi piacciono veramente: questo bracciale ed il cinturino in silicone a diamanti.
20/5/15
Evidentemente c'è qualcosa nel nostro rapporto che non funziona. Nonostante tutte le sue buone qualità non riesco a farmelo piacere. E' per questo
che gli cambio cinturini in continuazione nella speranza di trovare una combinazione che me lo renda più piacevole. Questa volta ho ordinato negli USA un bracciale Oyster
molto rastremato (20/16mm)
che era definito adatto per questo modello Citizen in particolare. Purtroppo è stata una delusione perché si trattava di un modello generico che sono riuscito ad aggiustare
in qualche modo allargando i finali e limandone le punte per arrotondarli sì da adattarli alla forma dell'area tra le anse. Il risultato non è perfetto, forse proverò
ancora qualche aggiustamento. Un altro problema è la chiusura, troppo leggerina, sembra di latta piuttosto che di acciaio. Però l'Oyster nobilita un po' questo NY0040.
20/7/15
Non ho mai avuto simpatia per i bracciali mesh, ma ora li sto riconsiderando. Ho
provato questo da 20mm sul NY0040. Con uno spessore di 4,20mm
e il filo da 1,20mm grazie alle maglie larghe è leggero e lascia traspirare il polso.
E quell'aria vintage si addice all'orologio.
8/10/15
Visto il successo del bracciale mesh tipo shark ho voluto fare un altro esperimento: questa volta le maglie sono più sottili
e compatte, il bracciale
è in due parti chiuso con una normale fibbia e i finali sono a tubo. Da una parte abbiamo il vantaggio che è regolabile come un cinturino standard
adattandosi a orologi e polsi di diverse dimensioni, ma come controindicazione c’è che essendo più rigido
di un cinturino in pelle è abbastanza difficoltoso far passare il finale del cinturino tra i due passanti. Esteticamente però
si abbina bene.
12/7/19
Sta andando di gran moda questo cinturino in stile Marine Nationale. Il tessuto utilizzato è elastico, simile, se non lo stesso, a quello impiegato
per i tiranti dei paracadute. La leggenda narra che i militari francesi sostituissero i cinturini standard dei loro orologi con cinturini fatti in casa
utilizzando appunto parti dei paracadute.
C'è che chi ha sfruttato l'idea, brevettando il design e vendendo questi cinturini a prezzi assurdi dai 50 agli 80 €. Per fortuna ci si sono messi i cinesi
a produrli, senza loghi e a prezzi molto più umani.
Il vantaggio rispetto ai soliti Nato è che essendo elastici sono più confortevoli sul polso, ma non mancano gli svantaggi. Almeno per il momento è
molto ridotta la gamma colori, verde oliva o nero con qualche variante sulla riga centrale, il montaggio è piuttosto scomodo perché
essendo costituiti da un loop chiuso bisogna smontare le ansette e rimontarle dopo aver posizionato il cinturino e infine la chiusura del gancio è piuttosto macchinosa.
Esteticamente però l'accostamento con il NY0040 mi sembra ben riuscito.
Conclusioni:
un concorrente sicuramente meno famoso dello 007 cui viene
spesso paragonato, ma comunque con delle buone frecce al suo arco,
specie se lo si trova ad un prezzo più basso di quello di listino. Un’estetica abbastanza personale con la corona ad ore 8 ed
una ghiera piacevole, un bel quadrante ben leggibile e splendente al buio, con i quattro indici principali dalla forma originale
e gli altri neri.
I contro sono: giorno/data praticamente illeggibili se non in pieno sole, una parte meccanica
(ghiera e corona) che presenta una certa ruvidezza di funzionamento e
l’assenza di un bracciale decente. Inoltre il triangolo col puntino luminoso sulla ghiera, mentre è
allineato con l'indice a ore 12, non lo è con il settore pieno esterno della
ghiera stessa.
Nel confronto, non solo estetico, con lo 009 secondo me c'è una netta prevalenza del Seiko che si impone con una presenza più forte. Il Citizen peraltro è un campione di
understatement, grazie alla forma della ghiera sembra più piccolo e quindi più adatto ad un polso esile e anche l'aspetto cromatico è più sottotono.
Dove però c'è un sensibile vantaggio a favore del "cittadino" è nell'accuratezza: devo fare delle prove più approfondite, ma finora appena
out of the box,
in un arco di 10 giorni ho rilevato un ritardo inferiore al secondo/giorno. Risultato migliore dell'Orient Ray che finora era il mio meccanico più preciso
e molto vicino a quello di un buon quarzo. Non so se si tratta di un caso fortunato o è merito del loro QC, ma devo ammettere che è un risultato eccezionale.
Vedremo se si manterrà nel tempo.
17/10/14
L'ho lasciato fermo per un po' e poi l'ho ricontrollato per una decina di
giorni. Il risultato è leggermente peggiorato, ma è ancora notevolissimo: poco
meno di 2 secondi al giorno. Speriamo che duri.
Ripensandoci il confronto con il Seiko SKX009 era davvero impari e ho deciso di rifare un confronto, ma questa volta con il meno famoso Orient Ray. A livello di quadrante la leggibilità
è ottima (a parte il giorno data per il Citizen),
la realizzazione è eccellente con indici a bicchierini per entrambi e buona visibilità notturna. Carrure e fondello in acciaio lucido sono equivalenti e di buona fattura.
Anche l'accuratezza è simile per tutti e due, eccellente nell'ordine di pochi secondi al giorno.
Dove il Citizen perde nei confronti dell'Orient è nella lunetta di un grigio
smorto e nell'inserto della ghiera
stretto e dalla grafica misera, ma soprattutto nel bracciale d’acciaio dove a quello a maglie piene del Ray il NY0040 contrappone un braccialetto a maglie ripiegate
da VPMW (Very Poor Man’s Watch). Dal confronto il Ray esce nettamente vincitore, non tanto perché l'insieme delle caratteristiche siano
di molto superiori a quelle del concorrente (a parte il bracciale), ma
principalmente per il fatto che, almeno qui in Italia, costa poco più della metà dell'altro. Il che conferma quella che per me era un’impressione e cioè che a parità o quasi di
prestazioni i Citizen siano più costosi di Seiko e soprattutto di Orient.
Ancora un confronto, ma questa volta in famiglia. Ho messo vicino il NY0040 e il BJ7010 per una comparazione dimensionale.
Volevo dimostrare quanto siano fallaci le impressioni che si possono ricavare esaminando il diametro di una cassa senza considerare altri fattori.
Tra i due orologi presi in esame c'è una differenza di un solo millimetro: 42,50mm per il BJ7010 e 41,50mm per il NY0040,
addirittura in altezza da ansa ad ansa abbiamo 46,80mm per il Nighthawk e 47,60mm
per l'altro. Eppure il primo sembra molto più grande, specie se visto al polso.
La dimensione percepita infatti dipende molto dalle dimensioni effettive del quadrante. Inoltre nel NY0040 la
forma smussata della ghiera e la dimensione ridotta dell'inserto contribuiscono a renderlo ancora più piccolo visivamente.
Per cui non fidatevi mai ciecamente del righello (o del calibro), ma se
potete provatelo al polso.
Pro e Contro
PRO Estetica abbastanza personale
Notevole luminosità a tutto quadrante
Dimensioni non eccessive che lo rendono portabile su molti polsi
Notevole accuratezza
Materiali e finitura discreti
Ricarica manuale
CONTRO Presenza modesta
Ghiera piuttosto dura
Scarsa leggibilità data/giorno
Cinturini e bracciali di serie di modesta qualità
No fermo macchina
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