Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Hommages, copie, repliche e fake

Oggi i cataloghi dei produttori di orologi comprendono migliaia e migliaia di articoli in continua evoluzione. E' naturale che un così elevato numero di prodotti porti a delle somiglianze più o meno evidenti, anche perché, tralasciando le stravaganze, tutto è ormai stato detto e fatto nel campo dell'estetica degli orologi. Quando i richiami riguardano qualche modello iconico di case importanti si possono definire diversi gradi di somiglianza:

1. Hommage: un orologio che si ispira a un altro modello introducendo però alcuni particolari personali o comunque diversi.

2. Copia: un orologio copiato da un altro da cui si differenzia solo per il marchio (o per l'assenza di qualsiasi marchio).

3. Replica: un orologio identico (almeno nelle intenzioni) ad un altro anche nel marchio ma, dichiarato non originale.

4. Fake: un orologio come il replica, ma spacciato per originale.

Su questi punti ci sono diverse considerazioni da fare di tipo legale, morale ed estetico.

Sotto l'aspetto legale il punto 4 riguarda un reato: si tratta chiaramente di una truffa in quanto viene richiesto un prezzo vicino a quello dell'originale invece di quello reale che mediamente è 100 volte inferiore. In molti paesi anche il punto 3 è considerato reato in quanto andrebbe ad incidere negativamente sulle vendite del prodotto originale. L'Italia in particolare è uno dei paesi più attivi nella repressione di questo reato pur non avendo una industria nazionale orologiera da proteggere. In realtà la minaccia è puramente teorica in quanto chi acquista una replica da 100-200 € lo fa di solito perché non ha la possibilità economica di acquistare l'originale. Chi può permettersi di acquistare l'originale lo farà sicuramente, aggiungendo magari una replica da portare dappertutto per proteggere l'amato bene da furti o scippi. Però è vero che le repliche più costose, quelle intorno ai 500 €, con qualità paragonabile agli originali, sarebbero in grado di creare dei seri danni di immagine alle maison in quanto una parte del pubblico più avveduto potrebbe rendersi conto di quanto siano overpriced certi prodotti.

Passiamo all'aspetto morale. Molti, soprattutto quelli che si sono svenati per acquistare l'icona alla moda, ritengono che copiare un prodotto famoso sia moralmente scorretto e che chi acquista una copia o una replica lo faccia per sembrare quello che non è. In realtà secondo me è molto più immorale vendere a prezzi assurdi un prodotto che un marketing sfrontato vuol farti credere che indossandolo diventerai quello che evidentemente senza non sei. Molti di questi difensori della morale non tollerano neanche gli hommage e condannano fermamente tutti quelli orologi che per essere dei diver presentano necessariamente delle analogie con il loro idolo. Altro che fanatismo jihadista, questa è pura ideologia fuorviata. Fossero almeno nel libro paga del produttore!

E arriviamo al discorso sull'estetica. Ci sono alcuni modelli che sono diventati delle icone riconosciute. Ma anche questi modelli non sono venuti alla luce così di colpo, bensì come evoluzione di modelli precedenti anche di altri produttori. Per cui non vedo il problema nell'indossare hommage o anche repliche se sono rifiniti decentemente e montano un movimento affidabile. Io personalmente non credo che proverei maggior piacere indossando un Submariner vero invece che il mio Invicta Pro Diver, che posso portare dappertutto senza timore di venire scippato o di perderlo. Il mio hommage (o copia) lo posso indossare sempre senza patemi d'animo mentre l'altro lo dovrei tenere in cassaforte per tirarlo fuori solo nelle occasioni speciali. La conclusione è questa: se mi piace una certa forma che comunque non mi potrei mai permettere in originale a causa del costo esorbitante e a parer mio ingiustificato, perché non dovrei soddisfare la mia voglia rivolgendomi ad un oggetto funzionalmente e (se non andiamo ad esaminarlo al microscopio) esteticamente equivalente, ad una frazione della spesa per l'originale? E rimanendo, quel che è più importante, in ambito perfettamente legale.

Comunque, navigando sui vari forum ho notato che questo atteggiamento apparentemente snobistico, ma in realtà assai provinciale, è diffuso soprattutto in Italia, mentre in altri paesi come gli Stati Uniti non solo si comparano Seiko e Rolex o Orient e Omega senza problemi, ma si disquisisce di hommage e repliche come di prodotti normali valutandoli per quello che offrono in considerazione del prezzo.

Io sono un cittadino italiano e mi adeguo alle leggi vigenti, ma ritengo che vietare la vendita delle repliche sia un grosso errore. Infatti questo tipo di protezionismo non fa altro che aumentare lo strapotere di alcune case produttrici che grazie alle manipolazioni di marketing riescono a imporre il loro prodotto a prezzi gonfiatissimi. Ci sono infatti in circolazione delle repliche di alta qualità che a un decimo del costo dell'originale offrono praticamente le stesse caratteristiche e se fossero liberamente in vendita farebbero la felicità di molti appassionati che mal digeriscono l'oligopolio dei produttori svizzeri e tedeschi e costringerebbero questi ultimi a rivedere consistentemente i loro listini prezzi. Chissà, forse un giorno…

Una considerazione finale: chi ama veramente gli orologi li sceglie tenendo conto giustamente delle proprie possibilità economiche, li indossa per il proprio piacere e se ne infischia di quello che potrebbero pensare gli altri, sia che si tratti di un originale o di hommage, copia o replica.

Infine voglio ribadire il concetto con delle immagini:

Panerai PAM00111 (foto presa dalla rete)

La mia copia Parnis

Esteticamente, a parte le scritte, sono identici, funzionalmente (se tralasciamo impermeabilità e luminescenza) pure in quanto il Sea-Gull ST-3600 è un clone dell'Unitas 6497 e a parte le decorazioni non ha nulla da invidiare all'originale. Spendendo 100 volte di meno porto al polso un pezzo che mi piace, finito decentemente con un buon movimento meccanico e, qui sta il vantaggio della copia rispetto alla replica, senza voler far credere di indossare il mitico originale perché il quadrante sterile non si presta a equivoci del genere.