Sono
nato a Trieste e vivo da molti anni a San Benedetto del Tronto. Dopo la fotografia,
la passione per la quale mi ha accompagnato per quasi tutta la vita, il secondo hobby, anche se molto più
recente, è quello degli orologi.
Più di qualcuno mi ha chiesto come mai avessi
scelto di acquistare molti orologi di basso costo invece di prenderne
uno solo, ma blasonato. Il perché è presto detto: per prima cosa io ho un
grande rispetto per il denaro, forse perché non ne ho mai avuto troppo.
E per questo trovo scandaloso che orologi di produzione industriale come
Rolex, Omega, Tag Heuer, ecc. nella loro versione base costino come
delle utilitarie. Anche ammettendo il livello di finitura sicuramente
superiore non posso credere che un Submariner valga 50 e più volte un
Invicta 8926 o un Orient Mako. Intendiamoci, se fossi ricco, spenderei
volentieri una grossa cifra, ma per un tipo di orologio più raffinato
come Audemars Piguet, Patek Philippe, IWC, A. Lange & Söhne ed altri che
sono veramente prodotti di maison.
In secondo luogo cerco quegli orologi che mi piacciono per se stessi, a
prescindere dalla marca, e della loro accettazione nei circoli
ufficiali. A tal proposito ricordo che a un sondaggio che chiedeva quali
erano i motivi per comprare un Rolex venivano date le seguenti risposte
in ordine di importanza:
1. per celebrare un avvenimento importante come laurea o matrimonio;
2. per evidenziare il raggiungimento di un certo livello sociale (ed
economico);
3. per fare un buon investimento grazie al mantenimento del valore nel
tempo.
Praticamente nessuno aveva indicato di volerlo prendere perché gli
piaceva veramente e spesso si parlava di un Rolex generico senza nemmeno
identificare un modello preciso.
Per me un orologio non deve dimostrare niente o al massimo il mio gusto
personale in questo campo. Mi piace averne tanti di stili e colori diversi perché, anche se
non tutti vengono indossati con la stessa frequenza, cerco di cambiarli
spesso secondo stagione, circostanze e umore. Ogni tanto mi diverto a
pulirli, ricaricarli e rimetterli (per i meccanici), a cambiargli bracciali e cinturini e a fotografarli.
Insomma li curo e li coccolo come dei tamagotchi.
Con i miei orologi
posso andare da qualsiasi parte senza paura di romperli, perderli o di
venire scippato. Li posso indossare quando voglio invece di doverli
lasciare a casa in cassaforte o nel caveau di una banca come succede il più delle volte con gli orologi di costo
elevato.
Ecco, spiegato il mio approccio a questo mondo affascinante, mi piacerebbe molto poter scambiare impressioni, esperienze ed opinioni con chi coltiva questo mio coinvolgente hobby.
Se volete contattarmi la mia email è
cronoposta@gmail.com
|