Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Contatto

Sono nato a Trieste e vivo da molti anni a San Benedetto del Tronto. Dopo la fotografia, la passione per la quale mi ha accompagnato per quasi tutta la vita, il secondo hobby, anche se molto più recente, è quello degli orologi.

Più di qualcuno mi ha chiesto come mai avessi scelto di acquistare molti orologi di basso costo invece di prenderne uno solo, ma blasonato. Il perché è presto detto: per prima cosa io ho un grande rispetto per il denaro, forse perché non ne ho mai avuto troppo. E per questo trovo scandaloso che orologi di produzione industriale come Rolex, Omega, Tag Heuer, ecc. nella loro versione base costino come delle utilitarie. Anche ammettendo il livello di finitura sicuramente superiore non posso credere che un Submariner valga 50 e più volte un Invicta 8926 o un Orient Mako. Intendiamoci, se fossi ricco, spenderei volentieri una grossa cifra, ma per un tipo di orologio più raffinato come Audemars Piguet, Patek Philippe, IWC, A. Lange & Söhne ed altri che sono veramente prodotti di maison.

In secondo luogo cerco quegli orologi che mi piacciono per se stessi, a prescindere dalla marca, e della loro accettazione nei circoli ufficiali. A tal proposito ricordo che a un sondaggio che chiedeva quali erano i motivi per comprare un Rolex venivano date le seguenti risposte in ordine di importanza:

1. per celebrare un avvenimento importante come laurea o matrimonio;

2. per evidenziare il raggiungimento di un certo livello sociale (ed economico);

3. per fare un buon investimento grazie al mantenimento del valore nel tempo.

Praticamente nessuno aveva indicato di volerlo prendere perché gli piaceva veramente e spesso si parlava di un Rolex generico senza nemmeno identificare un modello preciso.

Per me un orologio non deve dimostrare niente o al massimo il mio gusto personale in questo campo. Mi piace averne tanti di stili e colori diversi perché, anche se non tutti vengono indossati con la stessa frequenza, cerco di cambiarli spesso secondo stagione, circostanze e umore. Ogni tanto mi diverto a pulirli, ricaricarli e rimetterli (per i meccanici), a cambiargli bracciali e cinturini e a fotografarli. Insomma li curo e li coccolo come dei tamagotchi.

Con i miei orologi posso andare da qualsiasi parte senza paura di romperli, perderli o di venire scippato. Li posso indossare quando voglio invece di doverli lasciare a casa in cassaforte o nel caveau di una banca come succede il più delle volte con gli orologi di costo elevato.

Ecco, spiegato il mio approccio a questo mondo affascinante, mi piacerebbe molto poter scambiare impressioni, esperienze ed opinioni con chi coltiva questo mio coinvolgente hobby.

Se volete contattarmi la mia email è

 cronoposta@gmail.com