20/7/23 Ancora un hommage di un classico
Seiko. Questa volta tocca al Tuna presentato da Addiesdive.
Il Seiko cui è
ispirato è
la ref. SBBN015. Ci sono alcune sottili differenze,
ma il richiamo è
quello senz'ombra di dubbio. A parte il colore, il particolare
più
evidente è
la mancanza della data nell'apposita finestrella, poi si rileva
una dimensione minore dell'area luminescente negli indici delle ore, le lancette
più corte e infine
nell'inserto ghiera i numeri sono più
arrotondati, gli indici dei minuti sono
più
piccoli e la perlina a minuti 60 è
sostituita da un triangolo invertito
luminescente come tutti gli altri indici.
L'orologio arriva con la solita robusta scatola in plastica nera con
imbottitura interna che contiene oltre all'orologio un libretto d'istruzioni in
diverse lingue, italiano compreso, una scheda garanzia non compilata, un'etichetta di cartoncino e un
punzone.
Per questo modello Addiesdive presenta, oltre al nero, altri due colori non
presenti nell'offerta Seiko, il blu ed il verde.
Il quadrante blu, più
scuro di quello del rehaut e dell'inserto
ghiera, offre un bell'effetto soleil. Sul rehaut è
presente la
scala dei minuti a barrette bianche stampate rinforzate ogni 5. Anche gli indici
delle ore sono stampati con un bordo esterno argento, un altro bordo più
interno
bianco che racchiude l'area luminescente. Gli indici a pallettoni sono
maggiorati a ore 6 e 9 mentre a ore 12 troviamo un triangolo isoscele invertito.
A ore 3 al posto dell'indice c'è
la finestrella della data bordata di bianco
con cifre nere su sfondo bianco.
Le lancette di ore e minuti, tipicamente Seiko, hanno il bordo in argento
spazzolato con abbondante vernice luminescente all'interno. La lancetta argento
dei secondi è
molto sottile con un leccalecca luminescente in coda.
A ore 12 troviamo il logo Addiesdive seguito dal marchio, mentre a ore 6 su
tre righe sono riportati nell'ordine il nome del modello (DEEPSEAHUNTER), la
definizione del movimento automatico e il valore dell'impermeabilità
di
300m. Tutte le informazioni sono stampate in bianco.
L'inserto ghiera in ceramica di un blu brillante riporta tutti gli indici in
bianco, con numeri arabi ogni 10, bastoni ai 5 intermedi e punti per gli altri
minuti. A minuti 60 un triangolo invertito. Tutti gli indici sono luminescenti.
La ghiera unidirezionale effettua un giro completo in 120 scatti opponendo la
giusta resistenza e senza il minimo gioco. Per la rotazione le dita hanno a
disposizione i settori da ore 12 a 3 e da ore 6 a 9 lasciati liberi dallo scudo.
Protegge il quadrante un vetro zaffiro leggermente bombato.
La macro permette di valutare il discreto livello di finitura.
Di lato l''orologio si presenta piuttosto imponente. La carrure è
completamente ricoperta dallo scudo (shroud) che si abbassa da ore 12 a 3
e da ore 6 a 9 per permettere la rotazione della ghiera. Lo scudo è
fissato
tramite tre viti a brugola a testa esagonale. Sullo scudo spazzolato spiccano
per il trattamento lucido le viti di fissaggio, le piccole anse, le nicchie del
lato ghiera e la corona a vite con logo.
La forma a tronco di cono è
all'origine del suo soprannome, scatoletta di tonno,
anche se secondo me ricorda più una ciotola del cane.
Il fondello a vite in acciaio pieno ha l'anello esterno lucidato con un
anello interno che riporta in incisone le specifiche e il medaglione sabbiato
con il logo in leggero rilievo.
Il bracciale è
senza infamia e senza lode. È
un bracciale standard, non
rastremato e con maglie piene e finali dritti, Quest'ultimo aspetto però
non è
un problema in quanto i finali, per la particolare conformazione dell'orologio,
vanno a finire sotto la cassa. La regolazione in lunghezza si effettua per mezzo
dei comodi perni a pressione.
La chiusura è
la solita in lamierino stampato con soli tre fori per la
microregolazione.
Sorprendentemente non esige un polso molto grande. Nonostante il diametro
della cassa importante, presenta una distanza da ansa a ansa che per il
particolare disegno è addirittura inferiore al diametro stesso. Inoltre il
fondello molto basso permette di adagiarlo completamente sul polso, se non fosse
per il peso avvertibile, sarebbe uno degli orologi più confortevoli.
D'estate magari si apprezza di più un leggero cinturino in silicone molto
morbido.
27/9/23
Non mi entusiasma il bracciale spigoloso di serie e sto cercando qualche alternativa. Gli ho preso
questo Jubilee di buona qualità. I finali dritti sono pieni e scompaiono sotto la cassa. Moderatamente rastremato
da 22 a 20mm ha le maglie da 4mm e viti per la regolazione in lunghezza. La chiusura fresata è molto robusta e dispone di sei fori per la microregolazione.
Trovo che valorizzi di più l'orologio rispetto all'Hexad con cui è arrivato.
Ottima la luminescenza, addirittura migliore di quella dello 009 di
riferimento.
Credo sia interessante il confronto con l'equivalente di San Martin.
Frontalmente le differenze sono quelle già
riscontrate con il Seiko originale:
mancanza del giorno, area luminescente degli indici delle ore ridotta e grafica
diversa dell'inserto ghiera.
Lateralmente l'Addiesdive ha degli incavi più
profondi sul lato delle ghiera che
favoriscono la presa e inoltre offre anche le anse forate. L'operazione con la
ghiera è piacevole e non presenta quei problemi incontrati col
San Martin.
Il bracciale è
nettamente a favore del San Martin, leggermente rastremato, con
finali dedicati e una chiusura robusta come un carro armato e sei fori per la
microregolazione.
Anche il fondello è
un punto a favore del San Martin con uno squalo in
bassorilievo rispetto all'incisione laser del logo Addiesdive.
La luminescenza sul quadrante è
praticamente uguale a quella del San Martin
anche se sembra leggermente inferiore a causa della ridotta dimensione degli indici. Quella dell'inserto ghiera, sebbene presente sull'intera circonferenza,
è
sensibilmente inferiore.
Il livello di finitura di quadrante, ghiera e carrure sono equivalenti
con una leggera prevalenza dell'Addiesdive per la miglior presa sulla ghiera e
le anse forate, mentre fondello e bracciale sono nettamente migliori sul San
Martin. Però
bisogna anche considerare che il San Martin costa più
del doppio
dell'Addiesdive. Conclusioni Come sempre le mie considerazioni
tengono conto del prezzo e di conseguenza questo hommage del Tuna è
promosso a pieni voti.
Il confronto con il San Martin non fa che evidenziare i suoi molti pregi.
La cassa spazzolata è
rifinita in maniera perfetta, con la chicca delle anse
forate.
Inserto ghiera in ceramica e vetro zaffiro completano una dotazione di
qualità
.
La ghiera unidirezionale ruota con scatti avvertibili e con la giusta
resistenza
Anche l'operazione con la corona risulta piacevole e non vi sono problemi
nello svitarla e avvitarla.
Il quadrante è
realizzato alla perfezione senza alcun difetto di allineamento
anche rispetto alla ghiera.
Il fondello non particolarmente appariscente non è
un problema poiché
quando
si indossa non si può
vedere.
Infine il bracciale è
solo discreto, ma potrebbe migliorare con un piccolo
investimento sostituendo la chiusura stampata con una fresata.
Pro e contro
PRO
Ottimi materiali
Buona finitura
Eccellente impermeabilità
Buona luminescenza
Facile leggibilità
Affidabile movimento automatico con fermo macchina e ricarica manuale
CONTRO
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