4/10/17 Stanno arrivando gli ultimi
pezzi del primo elenco acquisti relativo a hommages/copie.
Questa volta si tratta di un Bliger Compressor Diving, un'evidente copia del Jaeger-LeCoultre Master Compressor US Navy Seals.
Comincio analizzando le
differenze.
Nel quadrante gli indici trapezoidali e i numeri arabi sono piuttosto simili
anche se leggermente più corposi. Le lancette sono identiche nella forma.
La finestrella della data è leggermente spostata verso il centro.
L'inserto della ghiera è un po' più stretto e di conseguenza tutti gli indici
sono più corti. Le spallette della corona sono inox invece che nere.
Naturalmente il meccanismo di blocco della corona, pur essendo molto simile non
è funzionante e la corona è a scatto e non a vite. Anche il fondello molto
elaborato dell'originale qui è sostituito da uno liscio e sterile.
Ho vinto quest'orologio alla solita asta. Spedito dalla Cina nel consueto box
in polistirolo avvolto in fogli di plastica a bolle. Anche qui una pellicola
autoadesiva protegge il fondello in acciaio.
Sul quadrante nero opaco spiccano gli indici bianchi in rilievo in numeri
arabi con font stencil a ore 6, 9 e 12 e trapezoidali allungati per le altre
ore. A ore 3 si apre una finestra trapezoidale bordata in rilievo che fa
intravedere la sottostante finestrella rettangolare della data in bianco su
sfondo nero. Sul rehaut abbiamo la scala in bianco dei minuti con
sottoindici più corti ogni quarto. In corrispondenza delle ore, quindi ogni
cinque, sono riportati con numeri arabi i minuti in un colore grigio argenteo praticamente
invisibile se non sotto particolari incidenze di luce. Più internamente è
ripetuta la scala dei minuti, tangente all'estremità interna degli indici delle
ore. Infine a ore 12 troviamo il marchio e a ore 6 sono ripetute le stesse
informazioni dell'originale col nome del modello e il poco credibile valore di
impermeabilità.
Il tutto è ricoperto da un vetro zaffiro leggermente convesso, non esente da
riflessi.
La leggibilità non è delle migliori e la cosa è strana per una copia di un
orologio che è stato sviluppato assieme agli US Navy Seals per i quali una
caratteristica estremamente importante era proprio la leggibilità. Ma le
lancette ore e minuti sono troppo sottili rispetto agli indici anche a causa del
bordo nero e bisogna andare
a "cercarle" rendendo impossibile la lettura a colpo d'occhio. Inoltre la
corposa lancetta dei secondi, specie nella parte posteriore, pregiudica
ulteriormente la lettura coprendo o confondendosi con le altre lancette,
La ghiera zigrinata unidirezionale si muove senza sforzo e senza giochi in 60
scatti. L'inserto in ceramica opaca ha gli indici leggermente incisi in colore
grigio. Il triangolo a minuti 60 non si allinea perfettamente con l'indice a ore
12, ma non ne faccio una malattia perché inconvenienti di questo tipo sono
abbastanza frequenti sui più costosi Seiko, Orient e Citizen.
La carrure rotonda presenta delle anse non raccordate ben curvate verso
il basso. La superficie è completamente spazzolata.
La corona a scatto è protetta da due spallette girevoli che nell'originale hanno
il compito di bloccare la corona, ma il cui scopo qui è puramente estetico.
Il fondello a vite è completamente lucido e sterile.
Il cinturino in nabuk nero con cuciture bianche non è malvagio, ma è piuttosto spesso e rigido,
magari con l'uso si ammorbidirà.
Al polso fa sentire la sua presenza anche se le dimensioni non sono eccessive. Grazie
alla conformazione delle anse si sistema sul polso senza problemi.
Non so perché, ma lo vedo bene con un cinturino in silicone. E in particolare penso gli si addica questo finto oyster morbido e confortevole.
La luminescenza è quella che ci si aspetta in questa categoria, cioè quasi nulla. Le lancette in blu sono scarsamente visibili mentre gli indici si intravedono
appena con un po' di buona volontà e di fantasia. Il confronto con lo 009 è impietoso.
Lo segnalo perché ci sono molte persone che
annettono grande importanza a questa caratteristica mentre per me è assolutamente ininfluente.
27/10/2017
Potrebbe andar bene anche con un Nato nero. Proviamo.
Non ci speravo, ma con un po' di pazienza, lima e pinze sono riuscito ad adattare questo Oyster previsto per lo 007 al Bliger.
Il risultato è superiore alle aspettative. Rimarrà così per un bel po'.
29/10/2021
Oggi mi sono deciso ad aprirlo per risolvere una volta per tutte l'annoso problema del movimento. E all'interno ho trovato un DG2813, un vero
Dixmont Guangzhou come dimostrato dal simbolo sotto il bilanciere.
Conclusioni:
È un orologio dalla linea diversa dai soliti diver di ispirazione submariner. La
qualità generale è buona con lussi come vetro zaffiro e inserto ghiera in
ceramica impossibili da trovare sugli entry level giapponesi dal costo
tre e più volte superiore.
Come difetti passo sopra a quelli che per me sonno irrilevanti come
impermeabilità e luminescenza, mentre trovo inaccettabile, sopratutto per un
orologio di questo genere, l'impossibilità di leggere l'ora a colpo
d'occhio. Ma nel male come nel bene la colpa non è del copiatore, perché risale direttamente
all'originale. Probabilmente JLC si deve essere resa conto del problema e vi ha
rimediato sugli altri componenti della famiglia US Navy Seals installandovi
delle lancette più corpose con i bordi bianchi invece che neri e degli indici più esili che permettono
una migliore leggibilità.
Da sinistra: l'orologio in questione, l'Alarm e infine il Chrono. E' evidente il
miglioramento negli ultimi due, in particolare per l'Alarm.
Il movimento è il DG 2813 prodotto da Dixmont Guangzhou, la migliore tra tutte le versioni presenti sul mercato.
Pro e Contro
PRO
Cassa in acciaio inossidabile discretamente rifinita
Vetro zaffiro
Inserto ghiera in ceramica
Linea personale
CONTRO
Leggibilità non immediata
Impermeabilità non dichiarata (quella sul quadrante non è credibile)
Solita luminosità scarsa |