18/1/19 Da Corgeut un altro hommage interessante.
Questa volta si tratta dell'Omega Aqua Terra, un orologio che pur facendo parte
della collezione Seamaster non ha una connotazione da diver, ma è semplicemente
un bell'orologio elegante. La copia, come piace a me, non è perfetta, a colpo
d'occhio restituisce l'eleganza dell'omaggiato, ma ne differisce per alcuni
piccoli particolari che, senza penalizzarne l'aspetto, dimostrano che non si
tratta di una replica con il marchio cambiato. Queste sottili differenze
sono: data in nero su sfondo bianco con finestrella spostata verso il centro,
corona non affogata nella carrure, indice presente, ma ridotto, a ore 3 e
soprattutto la forma delle anse, qui molto più appuntite.
Il quadrante nero mantiene lo sfondo a listarelle verticali della
penultima versione, motivo che vuole ricordare la tolda di una nave o di uno
yacht in assi di teak. Gli indici delle ore triangolari in inox sono riportati
con la parte interne ricoperta di vernice luminescente. La scala esterna ha i
minuti in bianco ogni cinque con delle barrette pure bianche per i valori
intermedi. A ore 3 la finestrella bordata della data. Le lancette inox sono
quelle classiche di alcuni Seamaster con quella dei minuti che termina con un
freccione. Sono tutte ricoperte parzialmente da una vernice luminescente di un
colore verde chiaro. Per il testo abbiamo il marchio in bianco a ore 6 mentre a
ore 12 tre righe di testo anch'esse in bianco riportano rispettivamente
Self-winding, Chronometer e 164ft:50m. Naturalmente qualche purista si sentirà
in dovere di obiettare al termine Chromometer, dimenticando che il significato è
misuratore del tempo, cioè orologio e che solo in Svizzera, se associato a
Officially Certified o qualcosa del genere, indica effettivamente un orologio
che ha superato dei test per il riconoscimento di una precisione superiore.
Questo quadrante è sicuramente uno dei più belli della mia collezione. Il
vetro zaffiro permette di vedere un gioco bellissimo di riflessi e chiaroscuri
generato dall'acciaio di indici e lancette e dai solchi verticali dello sfondo a
seconda dell'incidenza della luce. La leggibilità è normalmente buona anche se
talvolta, in certe condizioni di luce a causa dell'effetto camaleontico delle
lancette inox su sfondo nero, non è delle migliori.
La carrure
è quella tipica dei Seamaster 300 e Planet Ocean, con le anse con un lieve
accenno di curvatura verso il basso, unico particolare che non apprezzo di
questi orologi perché non fornisce un appoggio ottimale sul polso dando
quell'aspetto di galleggiamento/sospensione laterale che non è il massimo. La
lavorazione è impeccabile (sempre per la fascia di prezzo) con la lunetta
lucidata assieme alle due superfici superiori delle anse, mentre i lati sono
spazzolati. La corona lucida senza logo è a vite.
Il fondello
a vite ha la parte esterna in acciaio lucidato senza alcuna iscrizione, mentre
il centro vetrato fa vedere il movimento, il Miyota 821A, versione decorata
dell'8215.
Il cinturino
è più che accettabile in morbida pelle scamosciata nera con una comodissima
chiusura deployant.
Al polso
grazie alla leggerezza e alla comodità del cinturino non si sente quasi, mentre
il suo diametro di 41mm e il quadrante piuttosto grande lo rendono adatto per
tutte le dimensioni di polso.
Con il suo cinturino in pelle nera ostenta una certa aria d'eleganza, ma assume un
aspetto sportivo non appena gli si monta un bracciale
in acciaio. Cercando nella mia scatola ho trovato questo bracciale ben rastremato che sono
riuscito ad adattare in maniera abbastanza soddisfacente dopo un lungo lavoro di
pinze e lima.
Almeno per ora su Aliexpress non è disponibile la versione con bracciale, che
invece si può acquistare su Ebay.
La luminescenza
come al solito è decisamente scarsa, anche se, soprattutto con
questa tipologia di orologio, non mi sembra un vero problema.
23/4/19
Ho aggiustato un po' il bracciale del Railmaster: ho limato la vite che sporgeva e una goccina di Attack ha sistemato quella spanata.
Dato che la cassa è praticamente la stessa, a parte la finitura, non ho avuto difficoltà ad applicarlo alll'Aqua Terra
su cui mi sembra stia meglio che sull'altro.
Conclusioni
Devo dire che è molto più bello dal vivo che nelle foto del venditore. Spero
di avergli reso giustizia con le mie foto.
Questo orologio non fa che rafforzare la mia convinzione che gli unici
orologi che vale la pena di comprare sono gli hommage di qualità. Gli
orologi originali sono quasi tutti bellissimi perché disegnati dai migliori
stilisti che le grandi case si possono permettere. Inoltre hanno passato il
giudizio del tempo: quelli belli sono ancora delle icone anche dopo sessant'anni
o più, mentre quelli meno riusciti si sono persi nell'oblio. Con un
hommage di questo tipo, spendendo cento
volte di meno, si ha un prodotto esteticamente simile con poche rinunce. A questo
prezzo naturalmente non si può avere la massima qualità dei materiali o della
finitura, si deve rinunciare alle sofisticate decorazioni che ahimè potranno
essere viste solamente dal mio orologiaio (di fronte ad un notevole esborso da
parte mia) e ci si deve accontentare di un bel prodotto, di buona qualità, con
un movimento affidabile e robusto (Un Seiko 7S26 può aver bisogno di una
revisione/sostituzione anche dopo 10/15 anni mentre un Rolex normalmente va
revisionato ogni 5 anni). La rinuncia maggiore è naturalmente quella al marchio,
ma per me quando un orologio è carino, preciso e affidabile non fa nessuna
differenza se sopra c'è scritto Parnis o Rolex.
Tornando a questo Corgeut AT devo dire che mi ha veramente colpito per quanto
è bello il gioco di luci sul quadrante. Lo so che non è farina del sacco di
Corgeut, chiunque o qualunque cosa esso sia, ma devo ringraziarlo per il fatto
di avermi reso abbordabile una simile bellezza, mentre l'originale non sarebbe
mai stato alla mia portata. anche per una questione di priorità.
Insomma, l'acciaio ben rifinito, il vetro zaffiro, il movimento affidabile e
accurato, un'estetica collaudata, cosa chiedere di più per questo prezzo?
P.S.
Mi sono accorto per caso che ha il fermo macchina. Ufficialmente nessun Miyota
della serie 8200 dispone del fermo macchina, ma questo, che sembra a tutti gli
effetti un 821A,
effettivamente ferma tutto quando si estrae la corona all'ultima posizione per
impostare l'ora. Comunque non sono il solo perché diversi frequentatori del
forum WatchUSeek
hanno avuto la stessa esperienza con dei Corgeut Aqua Terra o Railmaster. Chissà
se si riuscirà a svelare il mistero?
29/3/19
Un frequentatore del forum Watchuseek ha contattato Miyota riguardo al
problema del fermo macchina sull'821A. La risposta è stata che nell'ottica del
continuo miglioramento dei suoi prodotti Miyota ha dotato parzialmente sulla
serie 82 (non accenna in particolare all'821A) un dispositivo di fermo macchina
per cui oggi è possibile imbattersi in modelli di questa serie sia con fermo
macchina sia senza.
Pro e Contro
PRO
Quadrante d'effetto
Buona leggibilità
Ottimi materiali e finitura generale
Movimento Miyota affidabile e accurato
Cinturino in pelle scamosciata decente
CONTRO
La solita luminescenza scarsa
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