Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Quarzo Calibro:  6S21 Complicazioni:  data, cronografo
Diametro cassa:  44,00mm Spessore cassa:  11,50mm Diametro vetro:  34,00mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  50,00mm Impermeabile:  100m Peso:  75g Acquistato da:  Ebay

 

15/02/18

Momentaneamente ho tralasciato il filone dei soliti noti per dedicarmi agli hommage di orologi non particolarmente famosi. Dopo il Gran Seiko giapponese è ora la volta di uno svizzero poco conosciuto.

Gigandet era una casa svizzera fondata del 1959 che fino al fallimento nel 2000 ha prodotto degli onesti orologi tra cui alcuni con delle caratteristiche personali notevoli.

Il marchio Gigandet è stato poi acquistato da un'azienda tedesca che oggi offre un'ampia gamma di orologi prodotti in Asia con movimenti automatici e al quarzo di origine giapponese. Questi orologi si distinguono per l'ottimo rapporto qualità/prezzo e in buona parte sono degli hommage dei classici Daytona e Submariner o dei B-Uhr della Luftwaffe nella seconda guerra mondiale.

La mia ultima preda, dato che il marchio è lo stesso, può considerarsi una riedizione. Riedizione con alcuni particolari modificati di un cronografo originale Gigandet degli anni '60: l'Incabloc 20 Atm con 17 rubini (montava un Valjoux 7733) da 39mm di diametro. Questa versione moderna, chiamata Speed Timer, è prodotta in un gran numero di varianti. La mia è una di quelle che più si avvicinano all'originale per la combinazione cromatica, a parte lo sfondo dei sottoquadranti, ma se ne differenzia per la grafica della ghiera e la forma degli indici delle ore.

Esistono comunque dei modelli con altre  colorazioni e con ghiera e indici ore uguali all'originale.

La confezione è quella classica tedesca: una scatola di latta, questa volta cilindrica, imbottita di gommapiuma nera. Oltre all'orologio vi è un foglietto con le istruzioni relative al movimento impiegato. Le istruzioni sono in tedesco, ma sono facilmente comprensibili. Oltre a queste una scheda garanzia non compilata. La fattura invece è inclusa dentro l'imballo esterno in cartone.

Le dimensioni, seguendo la moda, sono maggiori nel nuovo (43mm) rispetto all'originale (39mm). Il quadrante in stile vintage, ricoperto da un vetro minerale piatto, è un classico bicompax con la parte interna in nero opaco con i due sottoquadranti in argento. Quello di destra riporta i secondi continui mentre quello di sinistra i minuti cronografici. Entrambi non sono di agevole lettura a causa dello scarso contrasto tra lancette e sfondo. Inoltre il sottoquadrante dei minuti cronografici ha gli indici ogni 5 non facilitando la lettura dei valori intermedi.

Le lancette di ore e minuti di forma rettangolare con il bordo inox hanno la parte interna ricoperta di vernice luminescente come gli indici delle ore similmente rettangolari bordati inox. La scala dei minuti/secondi ha una suddivisione al quinto di secondo.

A ore 6 una stretta finestrella riporta la data nero su bianco, non molto leggibile specie quando è a due cifre.

Come testo a ore 12 troviamo il marchio con caratteri simili all'originale, ma un po' più cicciottelli, mentre a ore 6 abbiamo il nome del modello (Speed Timer), l'impermeabilità espressa in piedi (333 feet) ed un codice numerico, presente su tutti i moderni Gigandet, il cui significato non è chiaro.

Una corona circolare esterna color argento riporta in nero la scala tachimetrica utilizzabile in quanto la lancetta cronografica dei secondi è quella spessa arancione centrale che, quando attivata, scorre fluida con passi di un quinto di secondo. L'attivazione dei pulsanti cronografici è piuttosto dura e il reset a 0 è quello lento tipico dei cronografi al quarzo.

La ghiera fissa riporta su sfondo nero gli indici in color argento: in numeri arabi ogni 10, a barrette ogni minuto, rinforzati ogni 5, mentre una perlina rossa indica i 60.

La carrure è tutta spazzolata tranne che per la smussatura superiore delle anse che è lucidata. Le anse corpose sono piuttosto spigolose. La corona con logo è a scatto. I pulsanti cronografici sono molto semplici. Corona e pulsanti sono tutti lucidi.

Il fondello a vite in acciaio inossidabile lucido riporta in leggera incisione la figura di una caravella. Il dettaglio è ben diverso da quello del Sea Ground dove pensavo fosse stato messo trattandosi di un diver. Invece ho scoperto che era una specie di marchio che veniva utilizzato per tutti i fondelli dei Gigandet originali.

Il cinturino traforato in pelle nera ha le cuciture arancione che si intonano con la lancetta cronografica dei secondi. Ben imbottito risulta morbido e confortevole. La fibbia riporta in leggera incisione il marchio Gigandet.

Al polso, nonostante le generose dimensioni, si adagia bene. Non lo si sente grazie al cinturino morbido.

Non ho nulla contro il suo cinturino, anzi mi piace molto. Ma, anche se ora è presto, devo pensare alla prossima estate poiché col caldo preferisco evitare la pelle. Per lui ci vedo bene questo Nato nero ed arancione. Con la bella stagione sarà un'accoppiata vincente.

Metto una foto della luminescenza giusto per completezza dell'informazione. Ovviamente siamo lontani dai primi della classe.

Conclusioni

Io lo ho acquistato ad un'asta, ma anche pagando il suo prezzo normale, superiore di una ventina di €, si ottiene un buon rapporto qualità/prezzo. La cassa in acciaio, il quadrante contrastato, la finitura generale e il cinturino in pelle sono di ottima qualità. Positivo il fatto, non comune in questa fascia di prezzo, di avere i secondi cronografici centrali con la possibilità quindi di utilizzare la scala tachimetrica esterna.

Per chi ama il vintage è un must.

Pro e Contro PRO

Materiali e finitura ottimi
Movimento cronografico Miyota preciso e affidabile al quarzo
Buona leggibilità ore e minuti
Piacevole aspetto vintage

CONTRO

Scarsa luminescenza.