16/8/21 Ritento la sorte con Heimdallr. Questa volta
è scorso tutto liscio, almeno per quanto riguarda il venditore. L'orologio è
arrivato in 15 giorni, unico problema è che il postino me lo ha lasciato sulla
cassetta della posta senza avvisarmi, Controllando regolarmente il tracking
number sul sito di Poste Italiane mi sono accorto che lo stato era cambiato in "consegnato". Sono sceso
subito e lo ho trovato lì, possibile preda del primo che passava. Per fortuna è
andata bene.
Mi è venuta voglia di creare una subcollezione ispirata all'SKX007
sbizzarendomi sui colori e questo è il quinto componente. Mi rimane ancora l'Escapement
Time e poi avrò concluso.
Guardando di fronte originale e hommage, a parte i colori, marchi e
scritte, le differenze sono minime: i bordi neri degli indici delle ore (esiste
anche una versione gialla con gli indici non bordati, che però si distinguono
poco dallo sfondo e l'ho ignorata), le lancette di minuti e secondi un po' più
lunghe, come piacciono a me, gli indici a ore 6 e 9 leggermente spostati verso
il centro e la perlina luminescente a minuti 60 un po' più grande. Differenze
più evidenti si rilevano nel bordo esterno della ghiera e nella forma della
carrure e delle spallette di protezione della corona.
L'orologio arriva dentro una scatola in cartone nero con controscatola
bianca, adagiato su un pezzo di gommapiuma opportunamente sagomata. In un
sottofondo sono contenuti un attrezzo per rimuovere cinturini, un scheda garanzia
compilata, una spernatrice e, come omaggio, un bel cinturino Nato grigio e blu,
magari con colori non intonati all'orologio, ma che utilizzerò sicuramente su
qualche altro pezzo.
Il quadrante non è giallo opaco come speravo, ma assomiglia a quello
del Pro Dive sempre di Heimdallr, un soleil che col colore giallo vira
verso il dorato. Bellino, ma se voglio indossare un bel giallo zabaglione devo
ripiegare sempre sul Grand Diver di Invicta.
Sul rehaut troviamo i soliti indici dei minuti, stampati in nero, a
barrette rinforzate ogni 5. Gli indici delle ore a pallettoni hanno un bordo
nero che li fanno risaltare sullo sfondo chiaro. A ore 3 una finestrella bordata
in argento riporta data e giorno in caratteri neri su sfondo bianco. Il giorno è
in inglese e cinese.
Stampato in nero a ore 12 troviamo solo il logo (il pescecane affettato che
molti criticano, ma a me piace), mentre a ore 6 una prima riga stampata in nero
che afferma che il movimento è automatico è seguita da una seconda che vorrebbe
far credere che l'orologio risponda alle norme ISO 6425 fino a una profondità di
200m, con questo valore in rosso.
Tutti i particolari sono correttamente allineati.
Le lancette di ore e minuti dono bordate in argento, che sotto alcune
incidenze di luce può sembrare nero, con l'interno luminescente, mentre quella
dei secondi, secondo lo schema Seiko è nera in coda con cerchietto luminescente
e bianca nella parte frontale. Tutte le lancette sono belle lunghe come
dovrebbero essere.
Il vetro piatto zaffiro ha sul bordo un notevole scalino che produce come
effetto ottico un raddoppio parziale di tutti gli indici delle ore sul rehaut.
Le scanalature del bordo esterno della ghiera sono diverse da quelle dell'originale,
comunque permettono un'agevole rotazione unidirezionale della ghiera. Questa
effettua una rotazione completa in 60 scatti abbastanza rumorosi, ma
senza giochi di sorta.
L'inserto in ceramica nera lucida rispecchia graficamente quello
dell'originale. A minuti 60 c'è un triangolo equilatero
rovesciato con una perlina luminescente.
Il bordo della ghiera anche qui è diviso in due, ma, a differenza
dell'originale, gli elementi superiori hanno forma e dimensione differenti da
quelli inferiori. L'andamento della carrure è più slanciato
rispetto al Seiko. Il fianco della carrure è lucidato mentre la parte
superiore delle anse è spazzolata.
La corona lucidata a vite è priva del logo. La forma delle spallette è un po'
più piatta rispetto a quella dell'originale. Parecchi si sono lamentati per il
fatto che le spallette ostacolano l'operatività della corona, il che è vero, ma
evidentemente non avevano mai visto all'opera un vero SKX007 che ha lo stesso
problema. Magari sul Seiko ciò è meno avvertibile perché, non avendo la ricarica
manuale, la corona non viene mai operata in posizione 1, mentre estraendola un
po' il problema è meno avvertibile.
Il fondello a vite è in acciaio pieno. È movimentato da una serie di
anelli concentrici con finitura alternata lucidata, spazzolata e sabbiata. Il
medaglione centrale ospita marchio e logo mentre un anello più esterno riporta
le caratteristiche tecniche.
Il bracciale è di buona fattura - tutti gli elementi, maglie, finali e
chiusura sono pieni - completamente spazzolato tranne i bordi laterali lucidati. Non ho
riscontrato spigoli eccessivamente vivi. Lo spessore delle maglie è quello
standard da 3,5mm. La chiusura con marchio e logo leggermente incisi a laser è
uguale a quelle che io acquisto su Aliexpress per sostituire le chiusure
stampate, con tre fori per la microregolazione.
La rastremazione è appena avvertibile (22->20mm) mentre avrei preferito un
restringimento più deciso dato che partiamo da 22mm. Tra l'altro è disponibile
anche una versione con un Jubilee, ma su quella tipologia non riesco ad
accettare una rastremazione così ridotta e di conseguenza ho scelto l'Oyster. La regolazione in
lunghezza si effettua con l'odioso sistema del perno e collare, ma qui è più
agevole che su altri bracciali grazie alla lunghezza del collare che è pari a
quella del settore interno. Piuttosto ho incontrato un altro problema: tolto un
paio di maglie non riuscivo ad incastrare le maglie rimaste. Ho dovuto ricorrere
alla lima e dopo un po' di olio di gomito sono riuscito a sistemare il problema.
Al polso si comporta più o meno come l'originale, da cui differisce solo per uno
spessore maggiore che in pratica non si fa sentire.
La luminescenza, come per tutti i prodotti Heimdallr, è eccellente, tale
da superare quella peraltro ottima dello 009.
Conclusioni Un orologio praticamente privo di difetti e con
tutte le funzionalità desiderabili presenti. Cercando il pelo nell'uovo possiamo
criticare il click un po' rumoroso della ghiera quando ruota, ma difetti reali
non ne ho riscontrati.
Il discorso che va fatto qui è se vale la pena di acquistarlo. Ora che l'IVA
va pagata sempre, il prezzo si aggira intorno ai 150€, con cosa possiamo
confrontarlo? Un Seiko SKX007/9 nuovo, ammesso di riuscire a trovarlo, ha
raggiunto dei prezzi assurdi e anche quelli di seconda mano, magari con notevoli
segni di usura, non si trovano a questo prezzo. Se non si è schiavi psicologici
del marchio bisogna ammettere che spendendo meno della metà si ha un orologio
esteticamente uguale, ma nettamente migliore come funzionalità (ricarica manuale
e fermo macchina) e qualità dei materiali (vetro zaffiro, inserto ghiera in
ceramica e bracciale con elementi pieni). Per la vicinanza di prezzo si potrebbe
prendere in considerazione il Seiko 5KX, ma il poveretto è stato talmente
sputtanato, specie tra i seikoisti, per la sua corona a pressione, che credo non
valga la pena di parlarne.
Alla fine l'unico concorrente credo sia lo Steeldive 1996AC che, aggiungendo
al suo prezzo l'importo per l'acquisto di una chiusura piena, andrebbe a
costare poco meno dell'Heimdallr. A quel punto la qualità è praticamente
uguale con una lieve preponderanza dello Steeldive grazie alla corona con logo e
alla ghiera interamente illuminata. La scelta diventa difficile è può essere
dirimente l'offerta dei colori o la simpatia per la casa. Nel dubbio fate come
me e prendetene uno per ciascun marchio.
Pro e contro PRO Ottimo livello di finitura
Vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica
Affidabile movimento giapponese con fermo macchina e ricarica manuale
Eccezionale luminescenza
Decente bracciale
Buona leggibilità
Notevole valore di impermeabilità CONTRO
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