Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  NH35A Complicazioni:  -
Diametro cassa:  40,00mm Spessore cassa:  13,75mm Diametro vetro:  31,50mm Larghezza tra anse:  20mm
Da ansa ad ansa:  49,00mm Impermeabile:  200m Peso:  68g Acquistato da:  Invicta Stores Europe

 

5/1/21

Finalmente sono riuscito ad accaparrarmi uno dei più interessanti hommage oggi disponibili. Mentre in giro si trovano decine e decine di hommage più o meno fedeli del Submariner ultime versioni, credo che questo proposto da Invicta sia l'unico relativo al primo diver di casa Rolex (non il primo diver in assoluto perché questo titolo se lo è aggiudicato per pochi mesi il Fifty Fathoms di Blancpain).

Uscito senza fanfara nel 2019 probabilmente solo negli USA era ricomparso in prevendita negli Invicta Stores Europe nel giugno 2020. In pochi giorni c'era stato il sold out e da quel momento non ci sono state più notizie relative alla sua disponibilità futura. Ecco perché meno di 10 minuti dopo aver ricevuto una mail da Invicta EU sulla sua rinnovata disponibilità era già partito l'ordine

L'ispiratore è la classica referenza 6204, uscita nel lontano 1953, ed è proprio quest'anno che identifica il nuovo Invicta. Tutto sommato mi sembra che la copia sia piuttosto fedele e, almeno dalle fotografie, non riesco a vedere differenze evidenti a parte testi e logo.

Credo sia interessante effettuare un confronto tra due modelli Invicta che sono copie piuttosto fedeli rispettivamente dell'ultima e della prima versione del Submariner. A parte l'aspetto generico da diver sembrano avere ben poco in comune. Il 1953 ha un'estetica molto pulita e sobria da vero strumento di lavoro, mentre l'aspetto dell'altro è più lezioso con tutti i suoi luccichii. Il quadrante più ampio con gli indici di dimensioni maggiori e senza elementi di disturbo come testo eccessivo e finestrella della data con lente magnificatrice garantiscono un'ottima leggibilità. L'evoluzione della specie è avvenuta attraverso tanti piccoli passi e alla fine è difficile trovare dei tratti in comune. E poi siamo sicuri che si tratti di evoluzione?

Il giallo è il colore di Invicta: questa volta l'orologio è arrivato in 5 giorni dall'Olanda dentro ad una scatola con la classica struttura Invicta, ma più larga del solito e all'interno di una controscatola di cartone con coperchio anch'essa nello stesso colore giallo. L'orologio, avvolto su un cuscinetto, è accompagnato da un'etichetta di plastica, un panno per la pulizia, un libriccino di istruzioni e due schede garanzia compilate solo col nome del venditore. La fattura, dietro mia richiesta, mi è stata spedita per email.

Verrebbe da dire che l'estetica è del classico tipo vintage, ma secondo me è talmente pulita, sobria ed elegante da potersi definire senza tempo (Grazie Rolex).

Il colore dominante è il nero opaco del quadrante e dell'inserto ghiera. La scala dei minuti/secondi, i bordi degli indici e delle lancette e lo scarso testo sono tutti dorati. L'interno degli indici e delle lancette con la loro vernice luminescente hanno un colore verde molto chiaro. Gli indici, a pallettoni tranne che per quelli a ore 3, 6 e 9  rettangolari e quello a ore 12 a triangolo isoscele invertito, hanno un leggero bordo dorato. Le lancette di ore e minuti sono a matita - finalmente qualcosa di diverso dalle inflazionatissime lancette Mercedes - mentre quella sempre dorata dei secondi è a leccalecca con un pallino, non luminescente, all'estremità. Tutte le lancette sono molto lunghe con quelle dei minuti e dei secondi che sfiorano il rehaut.

Ho accolto con piacere la mancanza della data, cosa che conferisce un aspetto pulito e simmetrico al quadrante. Naturalmente il movimento la prevede, per cui sulla corona c'è la relativa posizione fantasma, ma questo non mi procura il minimo fastidio.

A ore 12 troviamo il marchio Invicta con il classico font mentre è sparito il logo. A ore 6 invece due sole righe di testo, la prima con il nome del modello, 1953 e la seconda con AUTOMATIC.

L'inserto ghiera in alluminio nero opaco riporta in stampa bianca gli indici dei minuti in numeri arabi per i multipli di 10 e a barrette per i valori intermedi ai 5. A minuti 60 una perlina scarsamente luminescente è inscritta in un triangolo equilatero rovesciato. Non ho riscontrato problemi di allineamento.

Il bordo scanalato piuttosto basso della ghiera dovuto alla sua svasatura rende un po' difficoltosa la rotazione unidirezionale che avviene in 120 scatti senza giochi per un giro completo.

Un vetro minerale piatto leggermente sporgente rispetto alla ghiera ricopre il quadrante.

L'insieme è molto elegante e funzionale nel senso della leggibilità e tutto sommato bello moderno.

La carrure mi sembra un po' più alta rispetto all'originale del 1953, ma la forma è quella. La parte laterale è spazzolata orizzontalmente ed è divisa dalla parte superiore delle anse pure spazzolate da una smussatura perfettamente lucidata.

La corona a vite con logo è molto comoda da operare anche nell'avvitamento grazie all'assenza di spallette protettive.

Grande entusiasmo ha sollevato tra gli aficionados il fatto che sul lato sinistro non sia presente il marchio in incisione come sui classici Pro Diver.

Il fondello a vite è in acciaio lucidato nella parte esterna con le solite specifiche, mentre la parte centrale in vetro fa vedere il movimento, un SII NH35A con il classico rotore dipinto di giallo Invicta.

Il bracciale ha i finali cavi, ma questo non è un problema perché si adattano perfettamente alla cassa e in fondo ricordano quelli dell'originale che erano anch'essi cavi. La forma è quella tipica dell'Oyster e le maglie piene di adeguato spessore (3,5mm) sono completamente spazzolate anche sui bordi laterali.

La chiusura, con logo e marchio, purtroppo è del tipo stampato e a causa della configurazione dell'ultima maglia non è possibile sostituirla con una chiusura piena, operazione che invece ho fatto per tanti altri bracciali. La chiusura è anche molto dura e grazie alla mancanza dei pulsantini laterali di sblocco mi sono già spezzato un'unghia. Di buono ha che ci sono quattro fori per la microregolazione.

La regolazione in lunghezza del bracciale si ottiene tramite perni a pressione, ma questi perni sono estremamente risoluti a non uscire dalle sedi. Ho rotto una spernatrice e storto un paio di punzoni, ma alla fine ci sono riuscito usando le maniere forti con un martello pesante. Una cosa simile non mi era mai successa.

Al polso è semplicemente perfetto. Il diametro universale, lo spessore ridotto, il profilo fondello-anse, tutto contribuisce a renderlo confortevole da indossare.

Quadrante nero, aspetto vintage, niente di meglio di questo cinturino artigianale marrone traforato in cuoio.

 
 

10/2/21

Un cinturino in pelle nera con impunture in contrasto gli dona un'aria più civilizzata.

Per tornare alla sua vocazione da diver proviamogli un waffle nero.

Come collocazione storica forse è più appropriato un tropic.

Terminiamo la sfilata con questo Nato nero e beige che si intona col quadrante.

La luminescenza non è delle peggiori. Certo, non raggiunge l'intensità dello 009, in compenso è omogenea tranne che per la perlina sulla ghiera poco visibile.

Il confronto con il "vecchio" 9094 evidenzia che la luminescenza è più equilibrata, inferiore sulle lancette, ma più intensa sul resto.

Conclusioni

Sembra impossibile che questo orologio così bello, pulito, elegante, essenziale, ecc. ecc. sia stato prodotto dalla stessa azienda famosa per i suoi mostri da 50/55mm di diametro che paiono uscire dalla penna di un designer di tunnel dell'orrore da luna park.

Possiamo dire che non mostra la sua età, o se la mostra è per evidenziare come in molti casi i segnatempo moderni siano più frutto di un'involuzione che di un'evoluzione positiva.

Bello, elegante e funzionale, validissimo ancor'oggi, con l'estetica classica affiancata da un movimento automatico affidabile.

Sono proprio contento che, dopo aver evocato con molti hommage i classici Seiko di una volta, qualcuno si interessi a duplicare pezzi storici di altri marchi.

Un appunto per il prezzo. L'orologio  è bello e ben fatto, ma il prezzo standard di 145€, scontato temporaneamente su Invicta Stores Europe a 120€, appare sproporzionato rispetto agli 84€ con cui, oggi 17 gennaio 2021, si può comprare su Amazon l'8926OB con finitura comparabile e stesso movimento. Probabilmente è una questione di volumi e sono sicuro che, se la produzione lo permetterà, le vendite del 1953 potranno avvicinare i numeri del bestseller della casa e quindi, si auspica, anche il prezzo.

Pro e contro

PRO
Buona finitura
Ottima impermeabilità
Eccellente leggibilità
Affidabilità meccanica
Luminescenza discreta per la tipologia

CONTRO
Bracciale non all'altezza