Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  NH35A Complicazioni:  data
Diametro cassa:  40mm Spessore cassa:  13,50mm Diametro vetro:  30mm Larghezza tra anse:  20mm
Da ansa ad ansa:  48mm Impermeabile:  200m Peso:  71g Acquistato da:  Amazon

 

5/7/2016

Inizialmente lo avevo snobbato perché mi era parso un po' troppo vistoso, ma in seguito mi ero ricreduto e mi ero ripromesso che prima o poi gli avrei riservato un posto in scuderia. Quando il suo prezzo altalenante su Amazon ha raggiunto il minimo storico non ho resistito e lo ho acquistato.

Lo so, è una copia sfacciatamente uguale al Submariner, ma questo per me non è un problema. Pur non apprezzando per niente le politiche di marketing di Rolex devo ammettere che alcuni modelli sono veramente carini e quindi non ho difficoltà a portare un orologio che esteticamente mi piace senza dover sborsare una somma assurda. Con questo non voglio dire che la qualità Invicta sia uguale a quella Rolex, ma che, per l'uso che ne faccio io e per il fatto di essere insensibile al fascino di un marchio ipergonfiato dalla pubblicità, uno vale l'altro.

Fortunatamente questo modello si ispira al vecchio 16613 e non al più recente "Super case" 116613, che, pur mantenendo il diametro di 40mm, presenta delle anse ipertrofiche che fanno sembrare il bracciale un corpo estraneo. Quindi un orologio ben proporzionato, anche se gli indici un po' più grandi non ci sarebbero stati male. E qui chiudo ogni riferimento al coronato.

La confezione è la solita scatola gialla già utilizzata per i miei precedenti tre Invicta. Oltre all'orologio contiene il libretto d'istruzioni ed una card per registrarsi al servizio assistenza in Olanda. La fattura invece la scarico da Amazon.

Faccio subito il primo esame di prammatica che viene brillantemente superato: perlina a minuti 60 sulla ghiera perfettamente allineata all'indice ore 12 e lente di ingrandimento data ad ore 3 incollata in posizione corretta.

Messo a confronto con il 9094, di cui ha le stesse dimensioni, se ne distingue principalmente, oltre che per i colori, per la ghiera dentellata invece che smerlata e per il relativo inserto che riporta in un font diverso numeri arabi per i minuti ogni 10 e per i minuti intermedi, identificati da barrette, solo fino al primo quarto d'ora. La carrure è molto simile, però con alcune piccole ma significative differenze: le spallette hanno un andamento meno morbido e le anse sono leggermente più larghe (1,5mm circa tra tutte e due), ma grazie al taglio finale obliquo non si osserva quell'effetto di sproporzione col bracciale. Per il resto è identico, anche per il bracciale e naturalmente per il movimento.

A questo punto posso continuare con l'analisi.

Questa variante del 8926OB si distingue per la finitura tricolore, non particolarmente diffusa sui diver e che qualcuno trova troppo leziosa per la presenza dell'oro in quello che dovrebbe essere un orologio professionale. Ma dato che nessun proprietario lo utilizzerà per raggiungere i 200m di profondità e forse neanche i 2m va bene così e il suo stile è un misto di sportivo e di elegante senza impegno eccessivo in nessuna delle due direzioni. Per quanto riguarda il taglio dei colori abbiamo l'acciaio sulla carrure, sull'esterno del fondello, sul rehaut, sulle sezioni esterne del bracciale e sulla chiusura, l'oro - dichiarato a 23 carati - sulla ghiera, sulla corona logata, sui numeri dell'inserto della ghiera e sulle sezioni interne del bracciale, sugli indici e sui bordi delle lancette e infine il blu sul quadrante, apparentemente opaco, ma che sotto una luce intensa si tramuta in soleil con riflessi tendenti al viola, e sull'inserto della ghiera. L'insieme dà l'impressione, se così si può dire, di una vistosa eleganza.

Il vetro piatto è il solito minerale leggermente sporgente dalla ghiera con una lente per la lettura della data a ore 3 veramente efficiente.

Il lato destro della carrure presenta a ore 3 la corona in oro logata racchiusa da due spallette non troppo invadenti.

Il lato sinistro presenta la consueta incisione del marchio Invicta.

Il bracciale è quello classico dei Pro Diver, un Oyster proporzionato all'insieme, con una rastrematura che prende avvio dalla cassa grazie alle anse relativamente sottili, con maglie piene e finali piegati che però si adattano perfettamente alla cassa.

Le sezioni centrali sono in oro lucido e temo che saranno le prime a graffiarsi in maniera evidente. Qui l'unica cosa migliorabile è la chiusura che potrebbe essere piena invece che stampata e, perché no, con i doppi pulsanti d'apertura per salvaguardare le unghie.

Il fondello è in acciaio lucido esternamente, mentre la parte centrale in vetro fa vedere il movimento in cui purtroppo il rotore ostenta un terribile colore giallo-verdolino invece delle più classiche Côtes de Genève presenti sui miei Grand Diver.

Indossarlo non pone problemi. Il diametro della cassa da 40mm lo rende portabile su qualsiasi polso, anche se chi è dotato di uno importante lo potrebbe trovare un po' piccolo, ma è una questione di moda e ovviamente di gusto personale.

La luminescenza di indici e lancette è il classico tallone d'Achille dei Pro Diver. Decisamente scarsa, soprattutto per la durata, anche se io personalmente non saprei che farmene di una luminosità migliore.

Il movimento è l'ultra conosciuto Seiko NH35A che sappiamo essere preciso e affidabile con fermo macchina e ricarica manuale.

5/7/2016

Dopo averlo portato un paio di volte ho notato che mi diventava difficile trovare il momento giusto per indossarlo in quanto mi sembrava troppo vistoso per un'occasione formale e troppo delicato per un uso sportivo. Pertanto, per rimanere fedele alla regola autoimpostami di non avere più di un orologio uguale anche se con soluzioni cromatiche diverse, avendo l'intenzione di acquistare il classico 8926OB, l'ho regalato ad una mia amica che, grazie alle dimensioni non eccessive che ne fanno oggi un pezzo unisex, lo ha gradito molto e lo porterà sicuramente più di me.

Conclusioni:

ci sono due categorie di persone a cui non lo consiglierei mai: i custodi dell'ortodossia Rolex che non tollerano copie o hommage di nessun tipo e coloro per cui i diver devono essere esclusivamente in acciaio col quadrante nero. Se non fate parte di questi gruppi integralisti direi che l'8928OB è un acquisto consigliabile. Ben proporzionato, ottimamente costruito, con una sua eleganza nonostante la vistosità, con un movimento preciso e affidabile e con un prezzo ridicolo rispetto alle sue qualità, se non avete paura di scelte cromatiche un po' audaci, è sicuramente da prendere in considerazione.

Non è perfetto naturalmente, ma una perfezione relativa la potrebbe raggiungere facilmente con le seguenti modifiche: vetro zaffiro, lume più efficiente e nel bracciale finali pieni e chiusura piena magari con doppi bottoni di rilascio. Queste soluzioni Invicta le impiega in alcuni modelli simili (9937, 18504), ma purtroppo dotati di movimento svizzero Sellita, il che senza nulla aggiungere alla qualità del NH35A fa quadruplicare il prezzo, mentre mantenendo il movimento Seiko con aumento del 50% (totale 150€) si otterrebbe un orologio eccezionale per rapporto prezzo/prestazioni.

Pro e contro

PRO
Bracciale discreto ben bilanciato rispetto alla cassa
Movimento automatico Seiko NH35A con carica manuale e fermo macchina
Ottima accuratezza
Ottima leggibilità
Estetica super collaudata anche se non molto personale
Buoni materiali e finitura generale


CONTRO
Chiusura bracciale migliorabile
Luminosità debole
Accostamento colori vistoso (almeno per i miei gusti)
Garanzia e assistenza?