Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  F6922 Complicazioni:  data, giorno
Diametro cassa:  41,50mm Spessore cassa:  13,00mm Diametro vetro:  31,00mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  47,00mm Impermeabile:  200m Peso:  78g Acquistato da:  Creation Watches

 

30/11/17

Era da parecchio che tenevo d'occhio questo Mako seconda generazione sempre in attesa di una buona occasione. Questa finalmente si è presentata: Creation Watches lo proponeva a 120€. Anche non sapendo esattamente quanto sarebbero venute le spese doganali, ho ritenuto la cosa conveniente ed è partito l'acquisto. Prima della consegna DHL mi ha chiesto di saldare queste spese che ammontavano a 30€ circa. L'offerta più economica in rete era quella di Amazon, a 187€, mentre altri venditori superavano anche i 200€. Quindi è andata bene così.

Piuttosto DHL questa volta non ha brillato per velocità. Il pacchetto ha impiegato due giorni festivi (da sabato sera a lunedì mattina) per arrivare da Singapore ad Ancona via Lipsia e Bergamo, mentre per percorrere i 60 chilometri da Ancona a S. Benedetto ci son voluti tre giorni lavorativi. Mah?

L'orologio arriva avvolto su un cuscinetto di vellutino nero all'interno di una robusta scatola nera e rossa. La scatola è anonima, ma il venditore l'aveva dichiarato espressamente, quindi è OK così. Completano l'orologio la classica etichetta in plastica, il libretto di istruzioni multilingue e la scheda di garanzia timbrata dal venditore valida per un anno.

Cosa è cambiato rispetto alla prima generazione?

A livello visivo il quadrante è rimasto immutato, mentre lo sfondo dell'inserto ghiera ora è opaco invece che lucido, ma la cosa più evidente è l'eliminazione del pulsante a ore 2 per la regolazione del giorno, che ora si effettua in maniera tradizionale tramite la corona ruotandola in senso inverso rispetto alla regolazione della data. Non so se ciò sia dovuto al diverso movimento installato o alle numerose critiche suscitate da quel corpo estraneo.

Personalmente, anche se devo ammettere che così la linea è più pulita, trovo comodo quel pulsante ogni volta che termina un mese con 28 o 30 giorni, mentre col sistema tradizionale sulla corona devo andare sempre a consultare il foglio Excel su cui oltre alle altre caratteristiche ho memorizzato anche il verso di regolazione per giorno e data, altrimenti quasi sempre va a finire che aggiorno il giorno della settimana invece che quello del mese e devo rifare tutto il giro.

E poi, ammettiamolo, era una caratteristica unica, che lo faceva riconoscere immediatamente.

Infine la corona, ha lo stesso diametro, ma è più corta e, una volta avvitata completamente, non arriva a toccare la carrure, ma lascia un piccolo spazio. La riduzione della superficie di contatto rende le regolazioni meno agevoli.

Passando a quello che non si vede, c'è una ghiera che fa il suo percorso unidirezionale in 120 scatti invece che 60, ma soprattutto troviamo un nuovo movimento che finalmente ha le due caratteristiche la cui mancanza molti rimproveravano alla prima generazione: ricarica manuale e fermo macchina.

Il quadrante è quindi quello ormai classico del Mako con indici riportati luminescenti bordati inox in numeri arabi a ore 6, 9 e 12, a bastoni con una punta appena accennata verso l'interno per le altre ore meno che a ore 3 dove l'indice è completamente sostituito dalla doppia finestrella anch'essa bordata inox del giorno e della data,

La lettura di giorno e data è piuttosto agevole grazie ai caratteri spessi neri su sfondo bianco. La finestrella ha anche un bordo tra giorno e data per non far vedere la divisione dei due dischi sottostanti. Il giorno è in inglese e spagnolo e la domenica è evidenziata in rosso.

Lo sfondo è realizzato in blu con un effetto soleil che in piena luce è veramente d'effetto. A ore 12 è riportato in dimensioni discrete il logo della casa e subito sotto in stampa il marchio ORIENT e ancora più sotto la scritta Automatic in caratteri calligrafici. Con gli stessi caratteri troviamo a ore 6 la scritta Water Resist e ancora più sotto il valore di 200m.

Le lancette di ore e minuti, a forma di spada e bordate inox,  come pure gli indici, sono ricoperti di una vernice luminescente che normalmente è bianca, mentre quando è luminosa diventa verde. Dato il contrasto, la leggibilità è veramente ottima. La lancetta dei secondi è inox con la punta rossa, unico tocco di colore diverso in tutto l'orologio.

La ghiera unidirezionale a 120 scatti ha un inserto blu opaco  con piccoli indici in bianco, numerici ogni 10 e a bastoni nei valori intermedi di 5 in corrispondenza dei quali l'inserto presenta una lieve rientranza, inoltre da 1 a 9 abbiamo piccoli indici ogni minuto. A minuti 60 un triangolo equilatero invertito racchiude la perlina luminescente. Rispetto ai bicchierini e alla ghiera del Ray qui tutto tende a negare ogni rassomiglianza col Submariner.

La carrure, lucida lateralmente e sotto e con la parte superiore spazzolata, ha un andamento piuttosto morbido con le anse arcuate verso il basso che favoriscono l'indossabilità. La corona lucida a vite riporta il logo e stranamente, quando è completamente avvitata, non giunge a toccare la cassa.

Il fondello a vite, com'è abbastanza usuale per un diver è pieno, con la corona circolare esterna lucida, mentre la parte centrale spazzolata riporta in lieve incisione logo e marchio e alcune informazioni sul modello e la sua impermeabilità.

Il bracciale tipo Oyster è di qualità decorosa con maglie piene di discreto spessore (3,5mm) e finali non pieni, ma perfettamente raccordati alla cassa. Secondo lo stile Orient è appena rastremato da 22 a 20mm. La chiusura con dispositivo di sicurezza è stampata, ma chiude bene senza impuntamenti. Secondo me però un orologio così avrebbe meritato dei finali pieni.

Al polso si indossa comodamente e le sue dimensioni non eccessive lo rendono adatto a tutti i polsi. In questa versione blu può essere indossato senza problemi con giacca e cravatta.

La luminescenza è molto buona, rispetto allo 009 pare inferiore, ma in realtà l'intensità è praticamente uguale. Lo 009 sembra avere una luminosità maggiore solo perché ha una superficie luminescente più ampia. Però la mancanza di luminescenza sulla lancetta dei secondi non gli permetterebbe di ottenere la certificazione diver's.

 
 

15/2/20

Mi sono accorto che nonostante lo scarso utilizzo e tutte le attenzioni rivoltegli sono riuscito a graffiare il vetro minerale. Si tratta di una piccola scalfittura appena visibile, ma io so che c'è lì e mi da un gran fastidio, considerando che l'orologio è praticamente nuovo.

Ho deciso allora di ordinare su Alexpress un cristallo in zaffiro piatto - bombato non mi sembrava intonarsi con l'orologio - che ho portato al mio orologiaio da cui oggi l'ho ritirato perfettamente a posto con una spesa totale appena sopra i 20 €. Esteticamente non è cambiato nulla, a parte il graffio scomparso, ma ora con lo zaffiro, da me testato, mi sento più tranquillo. E poi penso che se lo meriti.

Conclusioni:

Ho sempre avuto un debole per la marca. Questo è il mio sesto Orient, più uno che ho regalato, e non sono mai rimasto deluso.

Esteticamente è rimasto fedele alla prima generazione. La modifica più avvertibile è l'assenza del pulsante a ore 2 per il cambio del giorno. Il risultato è di maggior pulizia estetica, anche se così ha perso una caratteristica che lo rendeva immediatamente riconoscibile tra mille.

I materiali sono ottimi, specie ora che ho sostituito il vetro minerale con uno zaffiro. La finitura è impeccabile, la leggibilità ottima in ogni circostanza.

La ghiera unidirezionale è un po' duretta per evitare spostamenti involontari e compie un giro intero in 120 scatti senza il minimo gioco.

Ma è all'interno, dove non si vede, che è stato apportato il miglioramento più importante. Il nuovo movimento infatti aggiunge all'affidabilità di quello precedente la ricarica manuale ed il fermo macchina.

L'unico particolare che non mi sembra all'altezza è il bracciale che è sì decente, ma l'orologio meriterebbe qualcosa di più come finali e chiusura pieni.

Nella sua categoria rappresenta senza dubbio l'offerta migliore, dovendo misurarsi con l'SKX007/9 di Seiko che monta l'obsoleto 7S26 e con l'altro vecchietto, il Citizen NY0040, uno dei pochi automatici della casa rimasti. L'unico "difetto" è che pur avendo superato i concorrenti come specifiche, purtroppo li ha quasi raggiunti come prezzo.

Venendo incontro alle richieste di molti clienti negli USA e per rispondere alle altrettante critiche, il distributore locale ha commissionato a Orient una versione nota come Mako USA, aggiornato ora a Mako USA II, che, oltre a quadrante, inserto ghiera e lancette diversi, offre un bracciale con finali pieni ed un vetro zaffiro.

I finali pieni sono sicuramente una soluzione più costosa di quelli ripiegati, ma siamo sicuri che siano sempre migliori? Alla fine quello che conta è che il finale si adatti alla cassa in maniera perfetta senza vuoti o disallineamenti. In questo caso direi che esteticamente è preferibile il Mako normale (a destra) con i suoi finali ripiegati rispetto al Mako USA i cui finali pieni non si raccordano perfettamente con la cassa, ma lasciano scoperta una lunetta abbastanza ampia.

Comunque anche se le modifiche possono essere apprezzabili il prezzo purtroppo è quasi raddoppiato. Inoltre secondo me sarebbe stato più giusto mantenere le caratteristiche estetiche del Mako perché così ci troviamo davanti ad un orologio diverso, con migliorie anche interessanti, ma sicuramente meno personale di quello da cui deriva e di cui usurpa immeritatamente il nome.

Pro e Contro

PRO
Nuovo affidabile movimento in-house con ricarica manuale e fermo macchina
Splendido quadrante con effetto soleil
Elevata impermeabilità
Ottima leggibilità
Eccellenti materiali e finitura
Ghiera unidirezionale a 120 scatti senza giochi
Luminescenza più che accettabile

CONTRO
Bracciale non proprio all'altezza