21/12/17
Oggi mi è arrivato il Reef Tiger Grand Reef. Sono rimasto piacevolmente
sorpreso dalla confezione. A differenza dei soliti cinesi in questa fascia di
prezzo, qui si avverte subito una particolare attenzione alla presentazione.
Al posto del solito box in polistirolo espanso la spedizione arriva in una scatola di cartone esterna fatta su misura della
scatola interna che protegge con precisi strati di plastica espansa.
All'interno
una robusta scatola, con controscatola in cartone, rivestita di finta pelle
nera, imbottita sul lato superiore, contiene l'orologio completamente
cellofanato e avvolto su un morbido cuscinetto in vellutino nero come tutto
l'interno della scatola.
All'esterno troviamo un libretto in inglese di oltre
cento pagine in carta patinata con le foto a colori dei vari modelli e relative
istruzioni ben leggibili, una scheda di garanzia non compilata ed un panno per
la pulizia dell'orologio.
Non che io ci tenga in particolar modo alla
confezione, ma se c'è è giusto che venga apprezzata.
L'orologio fa parte della mia lista di hommages, ma è particolare in
quanto non copia i soliti svizzeri, bensì un giapponese, il Grand Seiko
SBGH001J, un pezzo notevole della casa con un movimento automatico hi-beat a
36.000 a/h e un livello di finitura pari se non superiore ai modelli in acciaio
di Omega e Rolex appartenenti alla stessa categoria di prezzo (intorno ai 6.000
€). Un'altra curiosità è che per copiare un orologio Seiko si
è scelto di montare un movimento della stessa casa. Chiaramente non si
tratta del sofisticato 9S85, ma di un ben più modesto NH35A, comunque un
valido movimento automatico, piuttosto preciso e affidabile dotato di fermo macchina e
ricarica manuale.
Prima di incominciare ad analizzare l'orologio, penso valga la pena di parlare
un po' di questa marca ai più sconosciuta. Si tratta ovviamente di un
marchio cinese, cui i geni del marketing dagli occhi a mandorla conferiscono un
nobile e lungo passato. Nel sito si parla di creatività francese e
tecnologia svizzera. Secondo la storia che vi si racconta la società
nacque in Svizzera nel 1898 quando il tecnico svizzero Reef ed il nobile inglese
Tiger unirono le loro forze per fondare a Ginevra la Reef Tiger con l'obiettivo
di produrre orologi di qualità a prezzi ragionevoli. Dopo alterne
vicissitudini la società venne rifondata in tempi moderni dai discendenti
dei fondatori sempre con lo stesso obiettivo: produrre validi orologi economici.
Una bella fantasia, non c'è che dire, con l'ossessione di voler apparire
svizzeri ad ogni costo. Anche per l'orologio di cui stiamo parlando, nonostante
sia una copia cinese di un giapponese e con un movimento giapponese, si ostinano
a far credere ad un origine svizzera spacciando per tale il movimento e
apponendo sul quadrante a ore 6 la dicitura SWISS TECH. Sono un po' patetici, ma
resta il fatto che l'orologio è bello e ben fatto e quindi a queste
ingenuità ci si passa sopra.
Confrontando hommage e omaggiato notiamo che il quadrante è
pressoché identico, mentre troviamo delle differenze nella forma delle
anse e nella dimensione della cassa, minore rispetto all'originale
mentre la lunetta è leggermente più grande. Anche il bracciale
è praticamente uguale, a parte la chiusura. Naturalmente l'acciaio non è
forgiato con la tecnica usata per la produzione della katana come nell'originale, ma la finitura è più che accettabile.
Chiuso il confronto con l'originale cominciamo ad esaminare il quadrante. Lo
sfondo è bianco opaco con un leggero effetto soleil. Gli indici riportati
a bastoni, doppi a ore 3, 6, 9 e 12, sono inox con la superficie superiore
spazzolata e i lati lucidati.
Analogo trattamento hanno le lancette dauphine di
ore e minuti. La lineare lancetta dei secondi è azzurrata.
A ore 3 la
finestrella bordata inox della data ridimensiona l'indice delle 3. La lettura
della data è relativamente agevole grazie al contrasto del testo nero
sullo sfondo bianco.
Esternamente la scala dei minuti è stampata in nero.
A ore 12 compare il marchio Reef Tiger in nero con un font un po' troppo esile
per controbilanciare i caratteri gotici con cui a ore 6 è scritta
l'identificazione del modello, GR su una riga e Grand Reef sulla seconda.
Sotto
ancora, con gli stessi caratteri del marchio, ma più piccoli, troviamo la
scritta AUTOMATIC.
L'insieme appare bilanciato, solo il marchio a ore 12 avrebbe
beneficiato di un carattere con grazie e magari in grassetto. La leggibilità
di tutte le informazioni è molto buona.
Ovviamente non è presente
alcuna luminescenza.
La lunetta fissa lucidata ha una larghezza ben
proporzionata al quadrante.
Infine il vetro zaffiro piatto con trattamento
antiriflettente permette un'ottima leggibilità in ogni circostanza.
La carrure è piuttosto snella con la parte laterale lucidata e quella
superiore spazzolata. La sua forma curva permette un appoggio perfetto sul polso.
Grazie al movimento utilizzato ed al vetro piatto lo spessore dell'orologio è
piuttosto contenuto. La corona lucidata con logo è a scatto.
Il fondello a vite è esternamente in acciaio lucidato riportante in
incisione alcune informazioni tra cui spicca la scritta SWISS TECH che fa il
paio con quella presente sul quadrante sotto ore 6, l'unico aspetto criticabile
dell'orologio. La parte centrale in vetro permette di vedere il movimento
automatico che per le sue scarse decorazioni non giustificherebbe una tale
soluzione. Però il lato positivo è che permette di riconoscere il
movimento e quindi di acquistare senza patemi l'orologio sapendo che cosa monta.
Il bracciale è una variante dell'Oyster, da cui si differenzia per i bordi
del settore centrale lucidi come i bordi esterni, mentre tutto il resto
è spazzolato. I finali, come le maglie, sono pieni e la sensibile rastrematura (22-19mm)
assieme alla chiusura a scomparsa lo rendono particolarmente elegante. La
finitura è ottima senza i bordi taglienti che si possono trovare in alcuni
bracciali cinesi
Non sono
un fan della chiusura a farfalla, in quanto poco agevole da allacciare e non
permette la microregolazione, ma devo dire che a livello estetico il risultato
è notevole.
Al polso dimensioni e peso non eccessivi lo rendono agevole da portare e grazie
allo spessore ridotto si infila tranquillamente sotto il polsino della camicia
che è l'habitat suo naturale.
Con il bracciale si trova a suo agio in quasi tutte le circostanze, ma se vogliamo dargli un look più formale, niente di meglio che un bel cinturino
in pelle nera. Così vestito può essere indossato tranquillamente anche nelle occasioni più eleganti.
Conclusioni
Comprato per il Singles Day ad un prezzo stracciato è stato un ottimo
affare. Un bell'orologio dalle linee molto pulite che essendo sì un
hommage, ma di un orologio giapponese, pochissimi riconosceranno come tale.
Materiali e finitura sono più che buoni, ma la caratteristica più
interessante è il movimento. Si tratta di un Seiko NH35A, affidabile e
preciso, con ricarica manuale e fermo macchina che viene spesso montato in
microbrand dal prezzo tre, quattro volte superiore.
Col bracciale in acciaio può essere portato quasi dappertutto, in
ufficio, in situazioni casual, in ambiente sportivo (ma non troppo), in serate
purché non eccessivamente formali, dove però può essere
indossato senza problemi sostituendo il suo bracciale con un bel cinturino in
pelle nera.
Infine, essendo un orologio elegante, non ha necessità né di un'elevata
impermeabilità né di una qualsiasi luminescenza. Ed avendo così evitato i
classici difetti dei cinesi è un orologio quasi perfetto.
Pro e Contro
PRO
Materiali e finitura molto buoni
Movimento Seiko preciso e affidabile con fermo macchina e ricarica manuale
Vetro zaffiro antiriflesso
Ottima leggibilità
Linea classica senza tempo
CONTRO
L'onnipresente scritta SWISS TECH fuori luogo |