13/1/14
Ho preso questo Orient Ray Orange dopo aver letto lusinghieri commenti sui forum
(fora?) di tutto il mondo. Veramente avrei preferito il blu, ma data
l’impossibilità di trovarlo in Italia o anche in UE in tempo utile per il mio
compleanno, mi sono risolto a prendere questo anche perché invogliato dalla
promozione del venditore che me lo ha fatto avere a 110 € spedizione inclusa.
L'orologio è arrivato con una bella scatola di legno non troppo grande con libretto istruzioni e garanzia.
Diciamo subito che sono molto contento dell’acquisto: l’orologio, non troppo
grande, è abbastanza massiccio, ma il colore lo alleggerisce, la cassa è ben rifinita, il
bracciale piuttosto pesante a maglie piene e a larghezza quasi costante appena
più largo sulle due prime maglie gli da un’aria
d’importanza anche se io avrei preferito uno più rastremato
verso la chiusura. Il quadrante, in un più classico stile sub rispetto al Mako, è ben leggibile,
stampato con precisione, con i bicchierini ben realizzati e con il logo con i due leoni riportato,
il che conferisce un
tocco di qualità aggiuntivo.
La
ghiera a sessanta scatti con numeri grandi, non piatta, ma spiovente
verso l’esterno, snellisce il tutto, anche se la ridotta altezza laterale non
facilità la rotazione della ghiera stessa. La luminosità degli indici e delle
lancette è veramente notevole. La corona logata naturalmente è a vite come pure
a vite è l'originale pulsante a ore 2 che serve per impostare il giorno che è
disponibile in due lingue: inglese e spagnolo. Io ho scelto il secondo in quanto
molte abbreviazioni dei giorni sono uguali all'italiano.
La cosa che più mi ha colpito, anche se non sorpreso in quanto ero preparato
dalle varie esplorazioni propedeutiche fatte sulla rete, è stata la precisione,
più vicina a quella dei quarzo che a quella di automatici ben più blasonati.
Lasciandolo andare per qualche settimana ho riscontrato uno scarto di 3 secondi
mediamente al giorno.
Se proprio vogliamo trovare un difetto ci sarebbe l’indicatore 60 minuti sulla
ghiera che è un pelino spostato a sinistra sulle ore 12. A livello di
funzionalità mancano il fermo macchina (hacking) e la carica manuale, ma sono
funzionalità di cui si può (o almeno io posso) fare a meno senza problemi.
Qualcuno ha fatto giustamente notare che il bracciale non è un Oyster vero, che
il vetro non è zaffiro e che i due leoni del logo non garantiscono la stessa
immagine della coroncina. Si è dimenticato però di dire che con quello che costa
il Submariner più economico se ne comprano più di cinquanta di Ray. Ritengo che
siano ben pochi gli orologi che possano vantare un rapporto qualità prezzo così
alto e magari per trovarli bisognerebbe andare a cercarli ancora nel catalogo
della Orient. Purtroppo la vasta gamma della casa qui da noi arriva decimata e
per trovare i modelli desiderati spesso bisognerebbe ordinarli negli Usa o a
Singapore sobbarcandosi ulteriori costi di spedizione, dogana e IVA.
4/6/14
Con il bracciale in acciaio ha un bell'aspetto, anche elegante a modo suo. Per
farlo apparire più sportivo ho deciso di applicargli un nuovo cinturino in
silicone arancione con cuciture in tinta e inserti in finto carbonio. Il
risultato è decisamente meno serioso e l'orologio diventa un oggetto da
spiaggia.
2/1/16 Per la stagione fredda non mi dispiace
indossare un cinturino di pelle che invece evito, se posso, d'estate. Preso
apposta per lui questo stampato coccodrillo gli si intona perfettamente. Le
dimensioni sono un po' strane con la parte della fibbia lunga come l'altra.
Credo che per questo motivo non me lo sento perfettamente sul polso mentre
esteticamente supera l'esame a pieni voti. Ma appena posso gli rimetto il suo
bracciale d'acciaio.
16/1/16 Altro esperimento. Questa volta provo a montargli un mesh a maglie sottili in due parti.
Gli conferisce un’aria vintage e l’effetto mi sembra migliore che con il cinturino in pelle.
31/7/17 Non avevo mai provato a fargli indossare un Nato. Lacuna colmata. E mi sembra che se la cavi bene.
Conclusioni Conoscevo solo di nome questo produttore (che tra l’altro per i suoi automatici
usa dei movimenti in-house), ma dopo aver toccato con mano la qualità dei suoi
prodotti ho deciso di ampliare la mia modesta collezione con qualche altro suo
orologio, questa volta di tipo più classico.
Pro e contro PRO Ottimi materiali e finitura
Ben leggibile in ogni condizione
Affidabile movimento in-house
Notevole accuratezza CONTRO
Manca carica manuale e fermo macchina.
P.S. Per favore non chiamatelo Mako Ray. Questi nomignoli non sono ufficiali (nel sito Orient Watches non compaiono mai), ma sono stati inventati dal
distributore Orient negli USA che in questo caso, dovendo battezzare dei diver,
ha scelto nomi di pesci: Mako è una varietà di squalo, Ray in inglese significa
razza o manta, quindi Mako Ray sarebbe un ibrido mostruoso. Perciò pur
appartenendo alla stessa serie EM6500, Mako è la prima versione e Ray è la
seconda che comunque, almeno per il momento, non sostituisce la prima, ma vi si
affianca.
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