11/9/20 Il Daytona è certamente uno degli orologi più
belli e più ambiti, e io, che mi accontento delle copie, non ho difficoltà ad
aggiungerne qualcuna alla scuderia. Questa volta ho voluto provare questo Pagani
Design non solo perché ne ho sentito parlare molto bene, ma anche grazie alle mie esperienze
positive con altri modelli del marchio.
Il Rolex imitato è la ref. 116500 e a colpo d'occhio la somiglianza è notevole,
poi analizzando più approfonditamente si scopre che non può essere una replica rimarchiata, ma solo un'onesta copia
non fedelissima. Gli indici mantengono la forma
pentagonale, ma sono più slanciati, i sottoquadranti sono un po' più distanziati
tra loro con la corona circolare nera meno corposa. A causa del movimento le
funzionalità dei sottoquadranti sono diverse. Anche la ghiera presenta notevoli
differenze: la scritta TACHIMETRE invece che UNITS PER HOUR, il valore più alto
della scala che è 500 invece che 400, i numeri in un font più piccolo, delle T
al posto dei triangoli e la scala continua che comincia a 120 invece che a 100.
Infine la data a ore 4:30 non presente sull'originale.
L'orologio è stato spedito dalla Spagna senza sovrapprezzo rispetto alla
spedizione dalla Cina ed è arrivato in sette giorni dall'ordine. La confezione è la classica Pagani Design in robusto cartone nero con
l'orologio avvolto su un cuscinetto di gommapiuma. A corredo il libriccino delle
istruzioni, una scheda garanzia non compilata, un panno per la pulizia, un
cacciavite per la regolazione del bracciale e come omaggio un cinturino in pelle
(vera?) nera. Come ulteriore omaggio un braccialetto di non so che materiale
dato che si tratta di un oggetto che non uso.
Il quadrante
bianco opaco riporta in stampa all'esterno la scala dei minuti con barrette nere
più lunghe ogni 5. Gli indici delle ore pentagonali sono riportati con bordo
inox lucido e interno vagamente luminescente. A ore 3, 6 e 9 sono ridotti ad un
quadrato per lasciare spazio ai sottoquadranti che sono composti da una corona
circolare esterna in nero con effetto soleil e indici in bianco.
La funzionalità dei sottoquadranti sono quelle del VK63, 24h a ore 3, secondi
continui a ore 6 e minuti cronografici a ore 9. La lancetta dei secondi
cronografici è quella centrale che si muove a 5Hz. Le semplici lancette di ore e
minuti hanno una parte ricoperta da timida vernice luminescente.
A ore 4:30 troviamo la finestrella senza bordi della data, con numeri neri su
sfondo bianco.
Tutto il testo stampato è concentrato nella parte superiore del quadrante. In
nero prima il logo seguito dal marchio, poi il testo CHRONOGRAPH e un'ultima
riga, questa in rosso, con la scritta Sport che da un tocco di vivacità al
quadrante
A ore 6 con piccoli caratteri viene dichiarato che il movimento è giapponese.
La bella ghiera fissa in ceramica nera lucida riporta gli indici incisi in
bianco.
Il vetro zaffiro piatto è leggermente sporgente.
La carrure è tutta lucidata con le anse incurvate verso il basso. La
corona lucidata con il logo, protetta da due spallette non troppo invadenti, è a
vite come i due pulsanti che la circondano.
Purtroppo il mio esemplare presenta un problema non proprio trascurabile: il
pulsante di start, una volta premuto, rimane incastrato e per fermare il
cronografo bisogna estrarlo manualmente. Peccato!
Il fondello
pieno a vite è lucidato nella parte esterna e spazzolato all'interno con
le varie informazioni riportate in rilievo.
Il bracciale
è di discreta fattura, giustamente spesso, tipo Oyster con il settore centrale
lucidato così come i bordi laterali. La regolazione della lunghezza si effettua
tramite viti.
La chiusura è bella robusta piena e non stampata e, come per il Submariner
recensito tempo fa, è provvista del dispositivo Easylink che permette di
modificare la lunghezza del bracciale di 5mm senza necessità di alcun attrezzo,
ma l'estrazione e la rimessa a posto risultano molto difficoltose. Anche la
microregolazione su tre posizioni non è agevole in quanto non ci sono i fori
passanti.
Al polso
non crea problemi. Grazie alle dimensioni relativamente modeste si trova a suo
agio su qualsiasi polso.
La luminescenza è molto modesta. L'ho ripreso da solo perché i tempi
necessari perché si riuscisse a vedere qualcosa avrebbero bruciato l'immagine
dello 009.
11/12/29
Avevo segnalato il problema del pulsante Start al venditore che mi aveva
promesso un rimborso di 10$ che oggi è arrivato sul mio conto PayPal. Conclusioni È un bell'orologio, ben realizzato con buoni
materiali, vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica.
A differenza del collega Parnis qui non ci sono disallineamenti, né sugli
indici delle ore né sulla scala tachimetrica della ghiera e anche la corona,
oltre ai due pulsanti cronografici, è a vite.
Il bracciale con i finali pieni è ben realizzato, di adeguato spessore, con
una bella chiusura piena con dispositivo di sicurezza e l'Easylink che però non
è di agevole utilizzo.
Il movimento è l'ottimo mecaquartz Seiko con scorrimento fluido della
lancetta cronografica dei secondi e il ritorno immediato di tutte le lancette
cronografiche al reset.
La scarsa luminosità è il classico difetto degli orologi cinesi in questa
fascia di prezzo, ma non essendo un diver non penso sia un problema.
L'unico inconveniente, ma probabilmente è solo del mio esemplare, è che il
pulsante di start si blocca in posizione premuta e bisogna estrarlo a mano.
Considerando il prezzo, compresa consegna da UE e il rimborso di 10$, rimane sempre un ottimo
affare.
Pro e contro PRO Buona finitura
Vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica
Movimento mecaquartz
Aspetto classico CONTRO
Pulsante di start si blocca
Scarsa luminescenza |