14/3/17
Mi ero ripromesso nel breve termine l'acquisto di un mecaquartz. Alla ricerca di sempre nuove soluzioni tecnologiche mi aveva affascinato
questo movimento ibrido che garantendo la precisione del quarzo offre le sensazioni prodotte da un meccanico per quanto riguarda la
parte cronografica con il passo al quinto di secondo della lancetta centrale e col ritorno immediato a zero di tutte le lancette del
cronografo. Tra i vari modelli Seiko mi piaceva particolarmente il SSB003, un classico Panda, che purtroppo ormai è introvabile.
Facendo le solite ricerche in rete mi sono imbattuto in questo Panda della Pulsar che dichiarava una precisione della lancetta centrale al quinto di secondo.
Pulsar era un marchio dell'americana Hamilton Watch Company, che nel 1972 presentò il primo orologio elettronico a LED.
Nel 1978 il marchio fu acquistato da Seiko ed è ora utilizzato per una serie di modelli che,
impiegando componenti della casa madre,
costituisce una linea di fascia media, inferiore rispetto al brand Seiko, ma superiore rispetto a Lorus, J. Springs ed altri
sottomarchi del gruppo.
Il Panda Dial era una tipologia di quadrante molto in voga negli anni
70-80. Riservato ai cronografi, ma anche ai multifunzione, è basato su un
fondo chiaro, perlopiù bianco, con dei sotto quadranti neri. Lo schema
classico utilizza tre sottoquadranti a ore 3, 6 e 9, ma sono ammesse anche altre
disposizioni come pure l'impiego di due soli sottoquadranti disposti sia in
orizzontale che in verticale. Viene definito così, anche se impropriamente,
pure lo schema in negativo con sottoquadranti chiari su sfondo nero.
Esempi tipici
dell'epoca sono l'Hamilton Chrono-Matic, l'Heuer Carrera 2447SN e, probabilmente
il più famoso di tutti, il Rolex Paul Newman Daytona. Oggi questo schema è poco
usato e la relativa rarità nella produzione attuale rende più desiderabili
quegli orologi che lo impiegano emanando un'atmosfera vintage.
Di questo Pulsar, oltre all'estetica, mi piaceva il fatto che si trattasse di un modello Solar (che ricarica un accumulatore
attraverso celle sensibili alla luce sul quadrante). Avevo già un Eco-Drive della Citizen, mentre questa è la corrispondente
soluzione della Seiko. Dopo qualche tentennamento, grazie al prezzo abbordabile, è partito l'ordine.
Purtroppo all'arrivo ho scoperto che non si tratta di un mecaquartz. Questa tecnologia infatti sovrappone ad un movimento solo tempo al
quarzo, una parte meccanica per la gestione del cronografo. In questo modo, oltre ad ottenere lo scorrimento fluido dei secondi si ha la
rimessa a zero immediata di tutte le lancette cronometriche, funzione tipica dei cronometri meccanici. In questo caso invece lo scorrimento
fluido è ottenuto con un artifizio elettronico mentre il ritorno delle lancette è quello lento caratteristico dei cronografi al quarzo,
comunque anche la lancetta dei minuti per tornare a zero non fa mai più di un
giro di quadrante.
Pazienza, è sempre un bel Panda a carica solare. Vorrà dire che la caccia è ancora aperta e questa volta per sicurezza mi indirizzerò
su un modello Seiko della serie SSB.
L'orologio viene presentato dentro una scatola di plastica rigida bianca con la parte superiore del coperchio
leggermente imbottita. All'interno troviamo un cuscinetto in finta pelle bianca, il libretto delle istruzioni in diverse lingue,
italiano compreso, ma per un modello leggermente differente, che in fondo ha un coupon per la garanzia correttamente riempito dal venditore.
Il tutto contenuto in una controscatola di cartone bianco. L'imballo di spedizione è molto accurato con un'altra scatola di cartone da
imballo a due livelli contenuta a sua volta in un enorme Express Box con loghi UPS e Ebay.
Il quadrante argento con effetto soleil è diviso in due zone, quella centrale contiene i tre sottoquadranti con sfondo nero, mentre il cerchio
esterno contiene gli indici delle ore. Gli indici riportati sono costituiti da barrette
rettangolari inox lucide tranne che a ore 12 dove troviamo il numero in cifre arabe.
A ore 3 abbiamo il sottoquadrante abbastanza inutile delle 24 ore (può servire solo quando si deve rimettere l'ora dopo che si è fermato per
gestire correttamente il cambio di data), a ore 6 il sottoquadrante dei minuti cronografici e a ore 9 quello dei secondi continui. A ore 4:30 si
trova la finestrella della data in bianco su fondo nero piccola e poco leggibile anche perché a causa della tecnologia solar
le cifre della data risultano molto incassate.
Le lancette di ore e minuti con un bordo inox e riempite di vernice luminescente
bianca permettono una discreta leggibilità. Le lancette cronometriche di minuti e secondi sono completamente rosse. E' un peccato che la
lancetta dei secondi cronometrici sia troppo corta non raggiungendo la scala sul
rehaut correttamente frazionata in quinti di secondo
rendendo quindi impossibile una lettura precisa della frazione di secondo.
Il cronografo riesce a misurare fino ad un massimo di 60 minuti.
La lunetta in acciaio spazzolato riporta incisi gli
indici dei minuti, in numeri arabi per i multipli di 5 e a barrette per le decine. Manca una scala tachimetrica.
Non essendo un mecaquartz il funzionamento dei pulsanti è quello classico dei quarzi, in pratica non danno nessun feedback.
La corona senza spallette è a pressione e priva di logo.
Il vetro è un minerale piatto, leggermente sporgente rispetto alla lunetta e non è fonte di particolari riflessi.
Carrure, parte laterale della lunetta e fondello sono in acciaio lucido, mentre la parte superiore della lunetta e delle anse sono con finitura spazzolata.
Il cinturino in pelle marrone opaca, abbastanza imbottito, è di qualità discreta con una fibbia senza logo.
Al polso si appoggia bene e nonostante le sue dimensioni non proprio ridotte non crea problemi di sorta.
Si trova bene anche sbucando dal polsino di una camicia.
E infine qualche foto in ambiente naturale.
La luminescenza, una caratteristica che per un orologio del genere non ha molta importanza, è abbastanza visibile, ma limitata alle lancette di ore e minuti.
24/3/17
È la prima volta che provo uno Zulu in pelle. Probabilmente non è adatto a questa tipologia di orologio. È
piuttosto voluminoso e lo rende un po' goffo.
Con questo Nato nero invece sembra molto più a suo agio.
31/3/17
È un tipo di orologio che può sopportare anche un tocco di colore più acceso. Ed eccolo con un Nato rosso e nero
Torniamo alla pelle, sempre marrone, ma con cucitura chiara che gli conferisce un carattere un po' sportivo.
E infine un cinturino in pelle nera lucida per le occasioni più eleganti.
24/5/17
Sul Nighthawk mi pareva un po' sbilanciato, troppo leggero, mentre su questo Panda il kevlar grigio con un tocco di rosso
mi sembra perfetto per la bella stagione.
30/6/17
Per l'estate comincio ad apprezzare i Nato/Zulu.
È già abbastanza difficile trovare un bracciale da 21mm, pensare di trovarne uno con i finali curvi che si adattino al Pulsar è pura utopia.
Perciò mi sono rassegnato a questo a finali dritti con i settori centrali spazzolati ed il resto lucido che si intona abbastanza bene con l'orologio. Rispetto
a quelle viste precedentemente probabilmente non è la soluzione migliore.
Conclusioni
Anche se non è esattamente quello che cercavo, sono comunque contento
dell'acquisto. È un bell'esempio di Panda Dial, con cronografo in grado di rilevare tempi fino ad un'ora con una precisione al quinto di secondo.
La tecnologia solar permetterà di rimandare per lungo tempo la sostituzione
della batteria, o meglio dell'accumulatore in questo caso.
Il livello di finitura è più che accettabile, al livello di un Seiko entry
level. È piuttosto versatile trovandosi a suo agio sia in un ambiente sportivo che in uno elegante.
Ad una cifra modesta offre la possibilità di indossare un bell'esemplare
dall'aspetto vintage con l'accuratezza del quarzo, ma con quel qualcosa in più offerto dallo scorrere fluido
della lancetta cronometrica dei secondi.
Pro e contro
PRO
Bel quadrante tipo Panda
Buoni materiali e finitura
Cinturino in pelle ben conformato
Buona leggibilità
Versatilità: cambiando cinturino si trova a suo agio in qualsiasi ambiente
CONTRO
La lancetta dei secondi cronometrici non arriva alla scala sul rehaut
Luminescenza ridotta
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