17/04/24
Ormai gli hommage dei Seiko hanno superato come numero quelli di
qualsiasi altra marca, grazie anche all'enorme quantità di modelli sfornati negli
anni dalla casa giapponese. Questa volta entra in scuderia un cronografo
particolare per la disposizione dei pulsanti, posti in alto invece che
lateralmente, che gli ha valso il nome di Bullhead. Questa disposizione è molto
rara, oltre al Seiko cui si ispira questo Red Star, si erano cimentati con
questa configurazione, in un numero ridotto di modelli, Citizen, Omega e pochi
altri.
Tornando al nostro hommage l'orologio cui si ispira è il Seiko 6138-0040,
prodotto per tutto l'arco degli anni 70.
Anche se la derivazione è immediatamente percepibile le differenze sono tante sì da
poterlo definire sicuramente un hommage e non una copia. La prima cosa
che balza all'occhio è la disposizione dei sottoquadranti imposta dal movimento
utilizzato, verticali nel cinese e orizzontali nel giapponese. Le altre
differenze del Red Star rispetto al Seiko sono: sottoquadranti di forma
squadrata con indici sulla svasatura, indici delle ore più corposi, scala dei
minuti con indici più corti, assenza di data e giorno, lancetta cronografica
arancione, grafica diversa dell'inserto ghiera e corona dalla forma differente.
Il bracciale mantiene la colonna centrale del fishbone originale, ma gli
elementi sono convessi e più corti.
La confezione è un po' diversa dalle solite scatole nere in plastica rigida.
Sempre in plastica, ma questa volta, morbida e piacevole al tatto, riporta il
marchio in rilievo su una finitura tipo fibra di carbonio ed è chiusa da una zip.
All'interno, oltre all'orologio, troviamo un bel cinturino in pelle, un libretto
d'istruzioni per vari modelli in inglese, un panno per la pulizia ed uno
strumento per cambiare i cinturini.
Il quadrante marrone sunburst con i sotto quadranti dorati è
semplicemente spettacolare. All'esterno la scala dei minuti/secondi è stampata
in bianco con trattini più corti ai quinti di secondo, cosa un po' strana dato
che il movimento batte a 3 Hz.
Gli indici delle ore sono riportati col bordo in argento lucido e interno in
vernice luminescente bianca. Quelli a ore 6 e 12 sono accorciati per far posto
ai sottoquadranti che hanno lo sfondo dorato e il bordo svasato marrone su cui è
riportata la scala dei minuti cronografici a ore 12 e quella dei secondi
continui ogni 5 a ore 6.
I sottoquadranti quadrati con sfondo dorato hanno un bordo svasato marrone su cui è riportata
in bianco la scala dei minuti cronografici a ore 12 e quella dei secondi
continui a ore 6. È una soluzione più ricercata rispetto all'originale Seiko,
però la lettura degli indici è più difficoltosa in caso di scarsa illuminazione
mentre i valori numerici stampati in nero e disposti a triangolo sono sempre ben
leggibili.
Belle le lancette a matita di ore e minuti col bordo bianco e riuscita anche
quella centrale arancione dei secondi cronografici a forma di triangolo
isoscele molto allungato.
A ore 3 il marchio stampato in bianco sormontato dalla stellina tridimensionale
rossa compensa l'assenza della data.
La lunetta in alluminio anodizzato nello stesso colore del quadrante riporta la
scala tachimetrica con numeri in grigio che sarebbero stati molto più leggibili
in bianco come sull'originale.
Infine un bel vetro bombato conferma l'atmosfera anni 70. Peccato che si
tratti di un vetro minerale e non di uno zaffiro.
La vista laterale evidenzia la forma particolare dovuta al posizionamento
superiore di corona e pulsanti. Per far coabitare questi e l'attacco del
cinturino, la parte in alto della carrure è molto più ampia di quella in
basso conferendo quindi un'inusuale forma asimmetrica. Il fianco della
carrure è spazzolato mentre la parte superiore è lucidata.
Nella parte superiore, tra i due pulsanti lucidati, spicca la corona a pressione
di grandi dimensioni col logo della stella lucidata.
Il fondello a vite trasparente permette di vedere il bel movimento dove
spicca azzurrato il gooseneck o collo di cigno.
Il bracciale non è entusiasmante. Ha tre elementi come l'originale, ma
invece di essere piatti questi sono convessi risultando in una via di mezzo tra
un Jubilee e un President. Inoltre è molto ballerino, ma questa sembra essere
stata una caratteristica anche del Seiko dell'epoca. La sua leggerezza e
la sua flessibilità lo rendono confortevole al polso anche se esteticamente non si
addicono al corpo massiccio. Altri elementi negativi sono la chiusura stampata e
i bordi taglienti delle maglie. Un ulteriore problema che ho incontrato è la
inconsueta lunghezza, per cui ho dovuto togliere ben 7 maglie per adattarlo al
mio polso non proprio esile lasciando una sola maglia rimovibile; per me va
bene, ma penso sia un problema per chi ha un polso più stretto. Di positivo ha
l'attacco tipo Monster con il finale da 18mm e la prima maglia da 21mm,
caratteristica che offre un miglior raccordo tra cassa e bracciale. Dai 21mm
alla cassa rastrema ai 18mm alla chiusura,
Pur essendo un amante dei bracciali in acciaio
non credo che lo manterrò così.
Considerando le ragguardevoli dimensioni, al polso si comporta piuttosto
bene. Lo spessore è notevole, ma il fondello piatto e la ridotta lunghezza da
ansa ad ansa, o meglio l'altezza, perché in realtà qui le anse non ci sono
proprio, favoriscono l'appoggio tranne che nel caso di un polso molto esile.
Dato che il suo bracciale non mi ha convinto ho voluto subito provare il
cinturino in pelle marrone incluso nella confezione, ed è tutta un'altra musica.
La pelle liscia sembra di buona qualità, morbida e flessibile, l'accostamento
cromatico è perfetto e, come per il bracciale, l'attacco è un 18-22mm che
rastrema a 20mm alla fibbia. L'unico particolare che non mi piace è il fibbione tipo Panerai
decisamente surdimensionato per questo orologio. Ma a questo c'è un facile
rimedio.
Con la nuova fibbia molto più discreta.
La luminescenza è discreta, leggermente inferiore a quella del Seiko di riferimento e
considerando la tipologia d'orologio va bene così.
Conclusioni È un orologio che mi piace moltissimo. Sarà la
forma particolare, asimmetrica sull'asse orizzontale, lo splendido quadrante
sunburst, gli indici tridimensionali che riflettono in modo differente
secondo l'incidenza della luce, i sottoquadranti dorati e il perfetto connubio
cromatico con il cinturino in pelle, non lo so, ma lo ritengo uno dei più belli
tra quelli in collezione.
La corona a cipollone è piacevole da operare sia nella ricarica che
nell'impostazione dell'ora. La cassa ha una finitura impeccabile,
I pulsanti del cronografo sono un piacere da usare con il pulsante start/stop
un po' più duro, come avevo già rilevato nel Sugess Deus che monta lo stesso
movimento. Si tratta del Sea-Gull ST-1901, un cronografo fino a 30 minuti,
sviluppo dello svizzero Venus 175, meccanico a carica manuale dall'ottimo
rapporto/qualità prezzo. Su questa versione è montata una raffinatezza, un
goose
neck (o swan neck = collo di cigno) azzurrato che permette una più agevole
regolazione del movimento. Personalmente al posto di questo - per me - inutile
dispositivo avrei preferito trovare un vetro zaffiro ed un inserto lunetta in
ceramica, ma mi accontento anche così.
Poiché non mi è piaciuto particolarmente il bracciale in acciaio ho apprezzato il fatto che nella confezione fosse incluso
anche un cinturino in pelle che sembra di buona qualità. Quella
dell'accoppiata bracciale/cinturino secondo me è un esempio
che tutti i venditori dovrebbero seguire, magari come opzione con costo
aggiuntivo.
Pro e contro
PRO
Grande personalità
Eccellente finitura
Buona leggibilità
Discreta luminescenza
Movimento cronografico manuale a ruote a colonna
CONTRO
Inserto ghiera non in ceramica
Vetro non zaffiro
Bracciale con qualche difetto
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