21/06/18 A tempo di record (16 giorni) è
arrivato quest'altro Sekaro, copia di un classico di sempre, l'Omega Seamaster
300 M. È arrivato talmente veloce che durante il percorso in qualche curva deve
essere andato a sbattere. Fortunatamente, grazie all'abbondante plastica a
bolle, all'interno nessuno si è fatto male.
Era mia intenzione acquistare il modello con sfondo blu a onde e con il
movimento Miyota. Purtroppo quando mi sono deciso, col movimento giapponese era
disponibile solo quello con quadrante blu liscio, così, per una questione
estetica, ho scelto il quadrante blu a onde, ma con il movimento DG2813. In
fondo molti lo considerano affidabile e preciso e per male che vada, vista la
compatibilità, con qualche decina di € potrò sostituirlo con un 8215.
Oltre che marchio e scritte le differenze con l'originale sono le seguenti: finestrella della
data con sfondo bianco e bordo rettangolare a angoli vivi, numeri nell'inserto
ghiera più alti, perlina a minuti 60 sporgente e corone, compresa quella finta
della valvola elio, meno sporgenti.
Anche questa volta la confezione, tenendo conto del prezzo, è notevole. Una scatola, con controscatola,
di cartone blu contiene l'orologio avvolto su un cuscinetto ed un panno per la
pulizia. Nell'imballo esterno ho trovato una busta con scheda garanzia (?) per
un anno, un libretto istruzioni in cinese per tutti i modelli, ma con una parte
semplificata per tipologia in inglese e, come omaggio, un cinturino Nato tipo
Bond grigio e nero con due belle ansette da 1,78. La stessa dotazione del Sekaro
Tangomat, con l'aggiunta, visto che si tratta di un modello con bracciale, di una
spernatrice.
Il quadrante è di un blu opaco con motivo a onde. Gli indici delle ore sono a
bicchierini meno quelli a ore 3, 6 e 9 che sono a barrette, doppie a ore 12.
L'indice a ore 3 è ridotto per fare posto alla finestrella della data, con
caratteri neri su fondo bianco, bordata da una riga bianca. Le particolari
lancette di ore e minuti sono scheletrate, mentre quella dei secondi presenta un
cerchietto verso l'estremità e la punta rossa. Nel complesso la leggibilità è
piuttosto buona.
La ghiera lucida smerlata dodecagonale ha un inserto blu in alluminio con gli
indici a numeri arabi ogni 10, con barrette ogni 5 con evidenziati i valori da 1
a 15. La rotazione della ghiera presenta un piccolo gioco e non richiede il
minimo sforzo, anzi può avvenire anche inavvertitamente.
Mentre la perlina a minuti 60 sulla ghiera si allinea perfettamente con
l'indice delle 12, dopo attenta osservazione ho scoperto un piccolo difetto: le
smerlature esterne della ghiera non sono allineate con la perlina.
Il tutto è ricoperto da un vetro minerale con notevole bombatura. L'effetto vintage è garantito, però tra curvatura e mancanza di
trattamento antiriflesso si lamenta una serie di riflessi indesiderati.
La carrure ha i lati spazzolati mentre la parte superiore delle anse è
lucidata. La corona a ore 10 simula la valvola dell'elio dell'originale, ma qui
non ha nessuna funzione. La corona di carica lucida a vite è senza
logo ed è protetta da due spallette non esagerate.
Il fondello a vite presenta il logo Sekaro, il codice del modello e
poco altro. È spazzolato tranne per il bordo esterno che è lucidato.
Il bracciale di spessore adeguato è copiato dall'originale, finalmente ho qualcosa di diverso dai
soliti Oyster. È composto da cinque settori, di cui il secondo e il quarto
hanno i bordi lucidati, mentre tutto il resto è spazzolato. Maglie, finali e
chiusura sono tutti pieni.
La chiusura non ha nessun dispositivo di microregolazione. In compenso il
bracciale presenta verso la chiusura due maglie di lunghezza ridotta per
adattare perfettamente il bracciale al polso. Tale soluzione non è ottimale,
specialmente d'estate quando durante la giornata il polso può gonfiarsi
leggermente e dover ricorrere allo smontaggio delle maglie ogni volta non è
proponibile.
Inoltre la chiusura è dotata di un'estensione per l'uso con la muta
che però una volta estratta è piuttosto difficoltoso rimettere nella posizione
chiusa.
Infine l'apertura della clasp tramite i bottoncini
laterali non è sempre agevole.
Al polso il fondello sporgente lo tiene un po' alto, comunque le sue dimensioni
non eccessive lo rendono indossabile da qualunque polso.
È un orologio che per la sua tipologia sportiva ben si presta all'impiego di un Nato. Cominciamo con questo azzurro.
Proseguiamo con questo classic Bond.
Sarà anche vero che il grigio sta bene con tutto, ma in questo caso non mi convince. Meglio tornare al blu,
questa volta in gradazione navy.
Com'era d'aspettarsi la luminescenza è decisamente scarsa.
Conclusioni Inizialmente avevo fatto un pensierino sul'Alpha, però quando ho
visto questo Sekaro apparentemente sullo stesso livello qualitativo, ma quasi a
metà del prezzo, ne ho deciso l'acquisto.
Esternamente non c'è niente da dire, cassa e bracciale sono in buon acciaio
con discreta finitura.
Qualche dubbio sul movimento ce l'ho. Avrei preferito il Miyota per questione
di affidabilità, ma voglio dare una chance a questo DG2813.
Pro e Contro
PRO
Estetica classica vintage
Materiali e finitura buoni
Ottima leggibilità
Bracciale ben realizzato con maglie e finali pieni e estansione per la muta
CONTRO
Mancato allineamento delle smerlature della ghiera con la perlina
Soliti problemi di impermeabilità e luminescenza |