Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  NH35A Complicazioni:  Data
Diametro cassa:  44,00mm Spessore cassa:  13,60mm Diametro vetro:  31,50mm Larghezza tra anse:  20mm
Da ansa ad ansa:  46,50mm Impermeabile:  200m Peso:  95g Acquistato da:  Alibaba

 

2/11/20

È arrivato un altro Steeldive! Avevo già l'hommage del 6105 di Sharkey (Heimdallr) ed ero curioso di vedere la differenza con questo Steeldive che costa poco più della metà.

Prima però verifichiamo quali sono le differenze estetiche rispetto al 6105 originale. Anche qui la più evidente è la posizione della corona che è spostata a ore 4:15. Altre differenze nell'inserto ghiera sono gli indici più corposi  e la mancanza della perlina luminescente a minuti 60 (ma è l'intero triangolo ad essere luminescente). Infine la larghezza tra le anse è stata normalizzata a 20mm.

Il colore verde del quadrante con effetto soleil invece  è una novità ripresa dalla recente riedizione di Seiko, la ref. SPB153, anche se di una tonalità leggermente diversa.

Come al solito l'orologio arriva dentro la robusta scatola in plastica nera con un'etichetta in cartoncino e una scheda garanzia non compilata. Questa volta, essendo fornito di bracciale in acciaio, all'esterno della scatola era inclusa anche una spernatrice.

Il quadrante soleil è di un colore verde oliva che sotto una forte luce diviene più brillante. All'esterno troviamo la scala dei minuti stampata in bianco. Più internamente abbiamo gli indici delle ore riportati con bordo argento lucido e interno riempito di vernice luminescente. Sono di forma rettangolare, più grandi a ore 6 e 9 mentre quello a ore 12 è composto da due trapezi rettangoli simmetrici uniti per la base. A ore 3, al posto dell'indice, abbiamo la finestrella bordata inox della data con numeri neri su sfondo bianco, abbastanza ben leggibile.

A ore 12 troviamo il complesso logo Steeldive seguito dal marchio in caratteri corposi mentre a ore 6 su due righe di testo  abbiamo la scritta AUTOMATIC e l'indicazione della impermeabilità. Tutto quanto è stampato in bianco meno il valore della profondità raggiungibile in metri che è in rosso e leggermente in rilievo.

Le lancette di ore e minuti a bastone con un accenno di punta hanno il bordo argento lucido e sono riempite di vernice luminescente. La lancetta dei secondi è anch'essa argento lucida e verso la punta ha un'area più larga divisa in due zone, una rossa e una luminescente.

Il quadrante è protetto da un vetro zaffiro piatto leggermente sporgente rispetto alla ghiera. Questa ha all'esterno una dentellatura che permette una facile presa per la rotazione unidirezionale in 120 scatti. La rotazione avviene in maniera piacevole né troppo morbida né troppo dura e senza giochi.

L'inserto ghiera è in ceramica lucida di un colore simile a quello del quadrante. Gli indici leggermente incisi sono dei numeri arabi per i multipli di 10, delle barrette per i 5 intermedi e dei punti per tutti gi altri minuti. A minuti 60 troviamo un grande triangolo isoscele ribaltato. Tutti gli indici sono luminescenti.

Particolare delle lancette.

La carrure morbida dalla classica forma turtle è divisa in due parti, lucidata quella sottostante mentre quella superiore è spazzolata. La corona a vite con logo è ben incassata tra le protezioni che lasciando libere le aree sopra e sotto non pregiudicano l'operatività.

Il fondello a vite pieno in acciaio è lucido nella parte esterna con incise le solite indicazioni, mentre al centro troviamo il medaglione sabbiato con il logo in rilievo lucidato.

Il bracciale Oyster è di discreta qualità. I finali, pur non essendo perfettamente raccordati con le anse, sono comunque pieni e danno un'impressione di solidità. La chiusura, con tre fori per la microregolazione, è stampata: inizialmente volevo sostituirla con una piena, ma si chiude e si apre con scatti precisi e senza giochi per cui ho deciso di mantenerla. L'unico appunto che si può fare a questo bracciale è che, come molti altri bracciali cinesi economici, i bordi esterni delle maglie sono un po' taglienti, ma indossandolo questo non crea problemi.

Lo spessore delle maglie è  il classico 3,5mm. La regolazione della lunghezza si effettua per mezzo dei soliti perni a pressione.

Si adatta ad ogni polso, nonostante i 44mm di diametro, grazie alla ridotta distanza da ansa a ansa e si adagia bene sul polso grazie allo spessore ridotto del fondello.

Ritengo sia opportuno confrontare la luminescenza con quella dello Sharkey. Gli indici sul quadrante sono un po' meno luminosi del concorrente, però lo Steeldive si prende la rivincita con la luminescenza dell'intero inserto ghiera.

Conclusioni

Ancora una volta un ottimo Steeldive ad un prezzo incredibile.

Nulla da dire sulla finitura, più che buona per questa fascia di prezzo. Nessun problema di allineamento. Anche i materiali sono di ottima qualità.

Il contrasto tra indici e lancette da una parte e quadrante dall'altra favoriscono un'ottima leggibilità.

La corona si opera in maniera piacevole e non è difficoltosa da avvitare.

La ghiera unidirezionale gira in 120 scatti senza giochi, morbidi, ma ben avvertibili.

Grazie alle anse corte è portabile su qualunque polso.

Il bracciale sarebbe migliorabile, ma non è comunque da buttare.

Anche in questo caso ci sono diversi miglioramenti rispetto all'antenato omaggiato: il movimento sempre automatico ha ora la ricarica manuale, l'impermeabilità è aumentata a 200m, la corona adesso è  a vite e la ghiera è unidirezionale con 120 scatti. L'inserto ghiera è in ceramica ed il vetro è zaffiro.

Vorrei infine fare un confronto con l'equivalente Heimdallr. Le casse sono un po' diverse con quella dello Steeldive leggermente più alta il che comporta un corrispondente aumento di peso. L'andamento laterale della carrure è più slanciato sull'Heimdallr, La finitura dell'acciaio mi sembra allo stesso livello e anche quadrante e lancette si equivalgono come pure allineamenti e operazione con la corona. La corona dello Steeldive riporta il logo, mentre l'altra è sterile. La luminescenza dell'Heimdallr è nettamente superiore, ma lo Steeldive presenta la luminescenza anche su tutto l'inserto ghiera che è in ceramica mentre il rivale ce l'ha in alluminio. La rotazione della ghiera è più morbida e piacevole nello Steeldive. Infine il bracciale dell'uno, senza infamia e senza lode, si posiziona alla pari con il waffle profumato alla vaniglia dell'altro. Concludendo, a livello qualitativo sono entrambi a un buon livello, difficile stabilire un vincitore a meno ché non si prenda in considerazione anche il prezzo: in questo caso lo Steeldive che costa poco più della metà dell'Heimdallr vince a mani basse.

2/8/21

Avevo regalato a un mio nipote uno SD1970 nero che purtroppo aveva dei problemi. Per non perdere altro tempo con la consegna dalla Cina gli ho passato il mio che, seppur verde, è stato apprezzato.

 

Pro e contro

PRO
Ottima finitura
Vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica
Luminescenza eccellente anche sull'inserto ghiera
Notevole impermeabilità
Movimento automatico affidabile e piuttosto preciso con fermo macchina e ricarica manuale
Ottima leggibilità

CONTRO
Bracciale migliorabile