2/11/20 È arrivato un altro Steeldive! Avevo già l'hommage
del 6105 di Sharkey (Heimdallr) ed ero curioso di vedere la differenza con
questo Steeldive che costa poco più della metà.
Prima però verifichiamo quali sono le differenze estetiche rispetto al 6105
originale. Anche qui la più evidente è la posizione della corona che è spostata
a ore 4:15. Altre differenze nell'inserto ghiera sono gli indici più corposi
e la mancanza della perlina luminescente a minuti 60 (ma è l'intero triangolo ad
essere luminescente). Infine la larghezza tra le anse è stata normalizzata a
20mm.
Il colore verde del quadrante con effetto soleil invece è una
novità ripresa dalla recente riedizione di Seiko, la ref. SPB153, anche se di una
tonalità leggermente diversa.
Come al solito l'orologio arriva dentro la robusta scatola in plastica nera con un'etichetta in cartoncino e una scheda garanzia non
compilata. Questa volta, essendo fornito di bracciale in acciaio, all'esterno
della scatola era inclusa anche una spernatrice.
Il quadrante soleil è di un colore verde oliva che sotto una forte
luce diviene più brillante. All'esterno troviamo la scala dei minuti stampata
in bianco. Più internamente abbiamo gli indici delle ore riportati con bordo
argento lucido e interno riempito di vernice luminescente. Sono di forma
rettangolare, più grandi a ore 6 e 9 mentre quello a ore 12 è composto da due
trapezi rettangoli simmetrici uniti per la base. A ore 3, al posto dell'indice,
abbiamo la finestrella bordata inox della data con numeri neri su sfondo bianco,
abbastanza ben leggibile.
A ore 12 troviamo il complesso logo Steeldive seguito dal marchio in caratteri
corposi mentre a ore 6 su due righe di testo abbiamo la scritta AUTOMATIC
e l'indicazione della impermeabilità. Tutto quanto è stampato in bianco meno il
valore della profondità raggiungibile in metri che è in rosso e leggermente in
rilievo.
Le lancette di ore e minuti a bastone con un accenno di punta hanno il bordo
argento lucido e sono riempite di vernice luminescente. La lancetta dei secondi è
anch'essa argento lucida e verso la punta ha un'area più larga divisa in due zone, una
rossa e una luminescente.
Il quadrante è protetto da un vetro zaffiro piatto leggermente sporgente
rispetto alla ghiera. Questa ha all'esterno una dentellatura che permette una
facile presa per la rotazione unidirezionale in 120 scatti. La rotazione avviene
in maniera piacevole né troppo morbida né troppo dura e senza giochi.
L'inserto ghiera è in ceramica lucida di un colore simile a quello del
quadrante. Gli indici leggermente incisi sono dei numeri arabi per i multipli di
10, delle barrette per i 5 intermedi e dei punti per tutti gi altri minuti. A
minuti 60 troviamo un grande triangolo isoscele ribaltato. Tutti gli indici sono
luminescenti.
Particolare delle lancette.
La carrure morbida dalla classica forma turtle è divisa in
due parti, lucidata quella sottostante mentre quella superiore è spazzolata. La
corona a vite con logo è ben incassata tra le protezioni che lasciando libere le
aree sopra e sotto non pregiudicano l'operatività.
Il fondello a vite pieno in acciaio è lucido nella parte esterna con
incise le solite indicazioni, mentre al centro troviamo il medaglione sabbiato
con il logo in rilievo lucidato.
Il bracciale Oyster è di discreta qualità. I finali, pur non essendo
perfettamente raccordati con le anse, sono comunque pieni e danno un'impressione
di solidità. La chiusura, con tre fori per la microregolazione, è stampata: inizialmente volevo sostituirla con una
piena, ma si chiude e si apre con scatti precisi e senza giochi per cui ho
deciso di mantenerla. L'unico appunto che si può fare a questo bracciale è che,
come molti altri bracciali cinesi economici, i bordi esterni delle maglie sono un
po' taglienti, ma indossandolo questo non crea problemi.
Lo spessore delle maglie è il classico 3,5mm. La regolazione della
lunghezza si effettua per mezzo dei soliti perni a pressione.
Si adatta ad ogni polso, nonostante i 44mm di diametro, grazie alla
ridotta distanza da ansa a ansa e si adagia bene sul polso grazie allo spessore
ridotto del fondello.
Ritengo sia opportuno confrontare la luminescenza con quella dello Sharkey. Gli indici sul quadrante sono un po' meno luminosi del concorrente, però
lo Steeldive
si prende la rivincita con la luminescenza dell'intero inserto ghiera.
Conclusioni Ancora una volta un ottimo Steeldive ad un prezzo
incredibile.
Nulla da dire sulla finitura, più che buona per questa fascia di prezzo.
Nessun problema di allineamento. Anche i materiali sono di ottima qualità.
Il contrasto tra indici e lancette da una parte e quadrante dall'altra
favoriscono un'ottima leggibilità.
La corona si opera in maniera piacevole e non è difficoltosa da avvitare.
La ghiera unidirezionale gira in 120 scatti senza giochi, morbidi, ma ben
avvertibili.
Grazie alle anse corte è portabile su qualunque polso.
Il bracciale sarebbe migliorabile, ma non è comunque da buttare.
Anche in questo caso ci sono diversi miglioramenti rispetto all'antenato
omaggiato: il movimento sempre automatico ha ora la ricarica manuale,
l'impermeabilità è aumentata a 200m, la corona adesso è a vite e la ghiera
è unidirezionale con 120 scatti. L'inserto ghiera è in ceramica ed il vetro è
zaffiro.
Vorrei infine fare un confronto con l'equivalente Heimdallr. Le casse sono un
po' diverse con quella dello Steeldive leggermente più alta il che comporta un
corrispondente aumento di peso. L'andamento laterale della carrure è più
slanciato sull'Heimdallr, La finitura dell'acciaio mi sembra allo stesso livello
e anche quadrante e lancette si equivalgono come pure allineamenti e operazione con la corona. La corona dello Steeldive riporta
il logo, mentre l'altra è sterile. La luminescenza dell'Heimdallr è
nettamente superiore, ma lo Steeldive presenta la luminescenza anche su tutto
l'inserto ghiera che è in ceramica mentre il rivale ce l'ha in alluminio.
La rotazione della ghiera è più morbida e piacevole nello Steeldive. Infine
il bracciale dell'uno, senza infamia e senza lode, si posiziona alla pari con il
waffle profumato alla vaniglia dell'altro. Concludendo, a livello qualitativo sono entrambi a
un buon livello, difficile stabilire un vincitore a meno ché non si
prenda in
considerazione anche il prezzo: in questo caso lo Steeldive che costa poco più
della metà dell'Heimdallr vince a mani basse.
2/8/21
Avevo regalato a un mio nipote uno SD1970 nero che purtroppo aveva dei problemi.
Per non perdere altro tempo con la consegna dalla Cina gli ho passato il mio
che, seppur verde, è stato apprezzato.
Pro e contro PRO Ottima finitura
Vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica
Luminescenza eccellente anche sull'inserto ghiera
Notevole impermeabilità
Movimento automatico affidabile e piuttosto preciso con fermo macchina e
ricarica manuale
Ottima leggibilità
CONTRO
Bracciale migliorabile |