22/10/20 Ho sempre avuto una predilezione per i
bracciali in acciaio inossidabile, ma questo hommage del Daytona in oro
rosa col cinturino in silicone nero mi ha incantato grazie ai finali in tinta
con la cassa. In realtà i finali non fanno parte del cinturino in quanto sono
fissati alla cassa, non so se saldati o incollati, fatto sta che con questa
soluzione si possono impiegare bracciali o cinturini con finali dritti senza
dover sopportare quell'antiestetico vuoto tra cinturino e cassa.
L'orologio, a parte i colori e i finali, è identico a quello bianco e nero
già recensito qui. Il Rolex cui si ispira è la ref.
116515LN da cui si differenzia, oltre che per i piccoli particolari già
evidenziati nella recensione della versione bianconera, per la chiusura del
cinturino che qui, a differenza di quella classica da diver con dispositivo di
sicurezza e Easylink dell'originale, è una più tradizionale fibbia, seppur di
disegno personale, che secondo me dona più eleganza e leggerezza al segnatempo.
L'orologio arriva in una scatola di cartone nero questa volta senza chiusura
magnetica. L'orologio avvolto su un cuscinetto di gommapiuma è accompagnato da
una scheda garanzia non compilata, da un libretto istruzioni, da un panno per la
pulizia e da un cinturino omaggio in pelle (?) nera stampata coccodrillo.
Il quadrante e la ghiera, a parte i colori sono identici a quelli della
versione bianconera. Anche qui la scala tachimetrica sulla ghiera non è
allineata col quadrante. Sembra che questa sia una prerogativa standard degli
hommage del Daytona. Infatti dei miei cinque "Daytona", due Parnis, due
Pagani Design e un Gigandet, solo quest'ultimo ha la scala tachimetrica
allineata perfettamente col quadrante. In compenso gli indici delle ore
sono allineati con la scala dei minuti a differenza di quanto accade con i
Parnis.
Anche la lancetta cronografica dei secondi non è allineata in posizione di
riposo, ma rimane indietro di più di mezzo secondo; per le fotografie l'ho fatta avanzare di un po' per poi fermarla.
Dato che ben di rado mi capiterà di usare il cronografo può andar bene così.
La leggibilità è buona per ore, minuti e secondi cronografici, mentre è ridotta
per i sottoquadranti a causa dello scarso contrasto tra sfondo e lancette.
La caratteristica particolare di questa versione è che il "finale" non fa parte
del cinturino, ma è integrato nella cassa. Non riesco a capire se è tutto un
pezzo con la carrure o se è saldato o incollato successivamente, in ogni
caso questa soluzione permette di utilizzare sia cinturini che bracciali con
finali dritti evitando l'antiestetico vuoto tra cinturino e cassa. Mi piace.
Lateralmente la forma è quella classica del Daytona. La corona con logo, a
differenza del Parnis, è a vite come lo sono i pulsanti di start e stop.
Il fondello a vite in acciaio non placcato in oro è diverso dall'altro
Daytona di casa Pagani Design, il PD 1644, con un medaglione centrale sabbiato
con una stella marina in incisione leggera e le solite informazioni
tutt'attorno.
Il cinturino in morbido silicone è particolarmente curato. Molto
confortevole, si distingue da quelli più economici per non essere un attrattore
di polveri e pelucchi. Qualcosa si può vedere negli ingrandimenti fotografici,
ma nella realtà questi corpi estranei sono praticamente invisibili.
La fibbia ha una forma personale e riporta il logo in lieve incisione.
Notevoli anche i quattro dentini, due per parte, che trattengono il primo
passante mantenendolo vicino alla fibbia come nei cinturini in pelle.
Questa griglia incisa permette di godere di una notevole flessibilità pur con
uno spessore corposo. Ciliegina sulla torta le ansette a sblocco facilitato.
Al polso si comporta come un orologio da 40mm di diametro: va bene
praticamente per tutti.
La forma elegante del cinturino gli permette di affacciarsi sotto un polsino
senza problemi.
La luminescenza è è piuttosto scarsa, praticamente uguale a quella dell'altro Daytona di Pagani Design (a sinistra).
In attesa di fare un confronto completo pubblico qui il risultato rispetto al Parnis Daytona (a sinistra). Magari non di molto, ma il Pagani Design è migliore.
Ma contro l'SKX009 non c'è niente da fare.
Conclusioni Come al solito le mie considerazioni tengono conto
del prezzo, per cui ritengo questo Pagani Design estremamente interessante.
L'accostamento tra oro rosa e nero lo rendono elegante pur con un tocco di
sportività, seppur non eccessiva, evidenziata anche dal bel cinturino nero in
silicone.
Mi piace molto la soluzione dei finali in tinta con la cassa e ad essa
fissati che permette di utilizzare moltissimi cinturini e bracciali a finali
dritti garantendo un perfetto adattamento alla cassa.
Ho rilevato alcuni difetti, ma considerando di aver risparmiato più di 30.000€ rispetto all'originale mi
posso considerare soddisfatto.
Pro e contro PRO Buona finitura
Vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica
Affidabile movimento giapponese mecaquartz
Aspetto sportivo/elegante CONTRO
Qualche problema di disallineamento
Leggibilità non ottimale
Luminescenza scarsa |