Questo cronografo mi è stato regalato nel 1976. La referenza è 01-0210-415.
Si tratta di un orologio che monta il classico movimento El Primero a 36.000 a/h.
Il cronografo è al 1/5 di secondo. Il bracciale in acciaio inossidabile è originale.
Il movimento El Primero, il primo cronografo automatico della storia, è stato
lanciato nel 1969 dopo un lungo periodo di gestazione.
Qui la sua storia. 3/2/14 Oggi, come i bravi orologi di marca, l'ho portato a revisionare: aveva perso in precisione e un tasto
del cronografo era bloccato. Ahi, salasso in vista.
Speriamo bene perché con la banca ho esaurito il fido.
Appena ne sarò rientrato in possesso pubblicherò una recensione e le foto.
26/2/15 Finalmente! Oggi il mio orologiaio mi ha finalmente
riconsegnato il mio amato Zenith in cambio di 150€. Revisionato completamente e lavato con gli
ultrasuoni. Non dico che sembra nuovo, ma ha comunque un aspetto da seconda
giovinezza. Ho ancora la scatola originale, il libretto di istruzioni e la
scheda di garanzia dell'epoca.
E' stato per moltissimi anni sempre presente al mio polso e questo lo si vede dai segni che il tempo ha lasciato su carrure e vetro,
ma, come le rughe per un uomo, sono segni di carattere.
Sul calibro è inutile soffermarsi perché è ormai entrato nella leggenda.
E' uno dei pochissimi calibri automatici a 36.000 a/h, tanto che i primi Daytona della Rolex lo montavano stante l'impossibilità
del produttore di costruire un movimento così raffinato. Nel 2000, per una
questione d’immagine, la Rolex ha sostituito l'El Primero con un movimento di
sua produzione, il 4130, peraltro di caratteristiche inferiori (28.800 a/h).
Tutto in acciaio inossidabile con una cassa piuttosto massiccia anche se dal
diametro relativamente modesto come usava una volta. Lunetta, lato carrure e
fondello fissato a vite sono lucidati, mentre la parte superiore della carrure è
satinata come il bracciale. Il quadrante argento ha una leggibilità discreta.
Gli indici delle ore sono delle barrette lucide uguali per tutte meno che per le
ore 3, 6 e 9 dove non sono presenti perché ricoperti dai sottoquadranti del
cronografo. A ore 9 ci sono i piccoli secondi continui, ad ore 3 il registro dei minuti (con scala fino
a 30) e a ore 6 il registro delle ore (fino a 12). I secondi del cronografo sono visualizzati
ovviamente dalla lancetta centrale, che, dato l'elevato valore dell'alternanza, è
in grado di rappresentare direttamente sulla scala esterna una precisione al
quinto di secondo. La finestrella della data sta ad ore 4:30. Le lancette a
bastone piuttosto sottili sono ricoperte parzialmente da una vernice che è ormai
luminescente solo nel ricordo. Lo spessore importante viene mitigato visivamente
dalla struttura a tre strati: Sopra la carrure c'è una lunetta alta un paio di
millimetri, mentre sotto anche il fondello sporge per una misura simile. Il
vetro minerale è leggermente sporgente rispetto alla lunetta.
Il bracciale in acciaio infine, a tre sezioni e a maglie piene (ma con finali ripiegati) è leggero
e confortevole con una larghezza proporzionata alla cassa (19/16mm) e con
chiusura logata senza fermo di sicurezza. In compenso c'è una microregolazione
di ben 7 fori.
10/6/15 In tanti anni in cui mi ha accompagnato l'ho visto sempre con il suo bracciale originale.
Chissà che effetto farà con un cinturino in pelle. E allora montiamo queso cocco nero opaco con chiusura (scomodissima) a farfalla.
20/11/15 Non avevo mai azzardato un contrasto cromatico così audace. E mi sembra che stia molto bene anche con un cinturino marrone.
24/4/16 - Zenith e Rolex
I contatti tra Zenith e Rolex non sono numerosi, ma qualcosa c'è stato.
Prima del Daytona, Rolex offriva un cronografo a carica manuale con movimento Valjoux 72B
dal
quadrante straordinariamente rassomigliante al mio Zenith.
Lo stesso movimento fu utilizzato
successivamente per il Daytona fino al 1988, anno in cui il cronografo Rolex fece un notevole passo
in avanti con la dotazione di un movimento El Primero rimaneggiato nel bilanciere, nella rimozione della data,
in diversi aspetti estetici di finitura e con la riduzione delle a/h a 28.800. Solo nel 2000 Rolex riuscì a
realizzare un movimento cronografico automatico in casa seppur con caratteristiche inferiori all'El Primero originale.
Conclusioni Un cronografo storico dal movimento leggendario,
anche se un po' delicato. Le 36.000 a/h permettono di rappresentare sul
quadrante una precisione al quinto di secondo. Elegante, ma non formale, si può
indossare in qualsiasi occasione. Pro e contro
PRO
Articolo iconico
Elegante e ben rifinito
Movimento automatico a 36.000 ah
Cronografo al quinto di secondo e misurazione fino a 12 ore
CONTRO
Scomoda la carica manuale a causa della corona piccola
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