Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Quarzo Calibro:  Ronda 517 Complicazioni:  data, giorno
Diametro cassa:  47,50mm Spessore cassa:  17mm Diametro vetro:  34,50mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  57mm Impermeabile:  1000m Peso:  165g Acquistato da:  Ebay

 

25/6/15

Questi Barbos sono come le ciliege, uno tira l'altro. Non avevo ancora ricevuto il Nautilus che in un attacco di follia ossessivo-compulsiva mi sono aggiudicato all'asta questo Seamaster Green sempre a 58 € più spese di spedizione. La scelta è stata determinata dal fatto che non avevo ancora nessun orologio col quadrante di questo colore. Anche in questo caso si nota la mancanza di fantasia del distributore. Per dare un nome a questo modello è dovuto andare a pescarlo nella gamma Omega.

Anche se dalle misure sembrerebbe più piccolo del Nautilus l'aspetto è ancora più massiccio. Il diametro della cassa è leggermente più umano (47,50mm), la distanza tra le anse sale a 57mm mentre l’altezza è praticamente uguale (17mm) ed il peso con il suo cinturino originale raggiunge i 193g. Grazie alla forma della carrure a cuscino le anse sembrano più corte, la corona logata a vite ha delle spallette di protezione e la ghiera ha il bordo dentellato ed i numeri incisi senza colore in contrasto; anche se esteticamente è una soluzione valida, temo che se uno lo volesse usare in immersione la visibilità ne sarebbe compromessa. In compenso la ghiera unidirezionale ruota che è una bellezza e senza giochi. Tutto l’orologio è in acciaio satinato tranne che il bordo dentellato della ghiera, la corona e la parte inferiore delle spallette che sono lucidati.

Il quadrante di un verde brillante con finitura sunray dai bellissimi riflessi ha degli indici luminescenti pentagonali con bordo argento riportati mentre a ore 12 c’è un indice a doppio dente simmetrico e sotto solito marchio e modello e a ore 6 uno sopra l’altro una figurina di un sub, la scritta in bianco Deep Dive e i valori dell’impermeabilità in caratteri rossi, come i numeri ogni 15 minuti sulla scala esterna, praticamente illeggibili sul fondo verde. Il bianco degli indici e della lancetta delle ore con il rosso (in realtà è arancione) delle lancette dei minuti e dei secondi e il verde dello sfondo dona un vago accento patriottico. La leggibilità è buona, ma avrei preferito che le lancette dei minuti e dei secondi fossero più lunghe sì da arrivare agli indici relativi. La luminosità di lancette e indici è scarsa, decisamente inferiore a quella del Nautilus. Nell'insieme il quadrante si ispira vagamente al Monster mentre le lancette di ore e minuti sono simili a quelle dello 007.

Il cinturino in silicone morbido nero senza cuciture ha un aspetto più "tecnico" ed è finito con una bella fibbia logata in acciaio inox.

Come il Nautilus il Seamaster arriva in una scatola che è una classica valigetta in alluminio in miniatura con foglietto di istruzioni, fattura e garanzia di due anni.
 

Una cosa curiosa è questo progressivo numerico sul fondello che farebbe pensare ad una tiratura. Pensavo che fosse un numero fasullo come mi era capitato con il Parnis Pilot, ma poi sulla rete ho trovato un altro Seamaster, anch'esso verde, con un progressivo diverso sempre su 999. Non so cosa dire, si tratta forse di un’edizione limitata o è normale che per questo tipo di orologi non ne facciano più di mille?. Boh...

10/7/15

Anche se il suo cinturino in silicone non è affatto male voglio provare a vedere come sta con un bracciale in acciaio. Ho riutilizzato questo a finali dritti che su altri orologi mi pareva massiccio e qui invece appare leggerino. Comunque il peso totale raggiunge i 243g e inizialmente al polso si sente, ma poi ci si abitua. A causa dell'attacco sulle anse molto basso rimane un’area scoperta abbastanza ampia, ma data la finitura omogenea di quest’area l'effetto non è spiacevole.

Nonostante le dimensioni esagerate grazie alla conformazioni delle anse a al fondello poco sporgente sta bene su un polso come il mio da 19cm.

La luminosità non è all'altezza di quella del Nautilus con quella delle lancette migliore di quella degli indici.

28/3/16

Nell'ottica di alleggerirlo sia in senso letterale che visivo provo a fargli indossare questo Nato. Rigorosamente nero perché snellisce e Nato invece di Zulu perché quest'ultimo con uno spessore maggiore e con gli anelli massicci non contribuirebbe al risultato sperato. Mi sembra una soluzione percorribile.

 
 

20/5/19

Penso che una delle migliori soluzioni sia questa con un Super Engineer.


Conclusioni:

Si può discutere sull’estetica, a me piace per le linee piuttosto pulite e perché è "diverso", ma sulla sostanza non c’è nulla da obiettare. Un quintale di acciaio 316L ben modellato e rifinito, un’impermeabilità notevole anche se non dovesse arrivare ai 1000m dichiarati, un cinturino ben più confortevole dei soliti incartapecoriti giapponesi, un quarzo, pazienza se è "svizzero", che garantisce una notevole precisione, che si può volere di più? Il suo unico limite, comprensibile e giustificabile, è quello di essere un orologio spiccatamente sportivo, da mare, poco indicato per un’occasione formale. Ma nell'ambiente giusto fa il suo figurone.

16/3/23

E anche il terzo Barbos se ne è andato, questa volta venduto in Germania. Senza rimpianti, anche se tutti e tre i Barbos erano ottimi orologi sotto ogni aspetto; solo dimensioni e peso impedivano che li indossassi regolarmente. Ed è meglio così, spero che chi li ha acquistati li porti piè spesso di quanto non facevo io.

Pro e Contro

PRO
Materiali e finitura
Buona leggibilità
Quadrante sunray dai riflessi spettacolari
Movimento ghiera fluido e senza giochi
Impermeabilità elevata
Precisione del quarzo

CONTRO
Dimensioni e peso non adatti a tutti i polsi
Luminescenza scarsa