12/2/16 Uno dei movimenti che più
mi affascina è stranamente un quarzo. Però non è un quarzo qualunque, ma uno dalle
caratteristiche uniche. Sto parlando dell'UHF P102.12 montato sulla collezione Precisionist della Bulova. Questo movimento impiega 8 rubini (rispetto a 0 o al
massimo 1 dei normali quarzi), utilizza un risonatore al quarzo a tre
punte invece di quello classico a due punte e lavora per torsione e non per
oscillazione ad una frequenza di 262,144 kHz, otto
volte superiore a quella dai quarzi normali di 32,768 kHz. Questa tecnologia
permette una precisione maggiore (dichiarata di circa 10 secondi all'anno) senza
la necessità di ricorrere a dei circuiti elettronici di termocompensazione come
avviene nei cosiddetti superquartz, o almeno questo è quello che dice Bulova.
Un'altra caratteristica particolare di questo movimento è lo scorrimento
continuo della lancetta dei secondi che lo fa sembrare un meccanico; in realtà la
frequenza di avanzamento della lancetta dei secondi è basata sull'equivalente di
57.600 alternanze/ora contro le 36.000 a/o degli hi-beat meccanici più
sofisticati (8 passi al secondo invece di 5). E quindi il movimento della
lancetta è ancora più fluido. La combinazione di una precisione così elevata e
di una lancetta dei secondi a scorrimento continuo ne fa un orologio unico in
questa fascia di prezzo. Per avere caratteristiche confrontabili bisogna andare
sugli Spring Drive della Seiko, ma ovviamente parliamo di un altro ordine di
grandezza di prezzo.
Comunque il più economico della
gamma Precisionist ha un prezzo superiore al mio limite autoimposto (200€) e per
il momento mi ero limitato ad osservarlo e a studiarlo attentamente. Poi, grazie
ad uno sconto di 70€ gentilmente offerto dall'accoppiata Ebay/PayPal sono
arrivato a scendere sotto quel limite e non ho esitato ad acquistare l'orologio
dei miei sogni, un Precisionist Langford 96B158.
Si tratta del modello con
quadrante grigio scuro e cinturino in pelle nera. Del bracciale in acciaio non ne ho
sentito parlare molto bene e comunque data la differenza di prezzo di 40€ sarei
andato fuori budget; peraltro trattandosi di un modello abbastanza elegante il
cinturino in pelle mi sembra più adatto.
L'orologio è arrivato dentro una
scatola di robusto cartone - marchiata Accutron II e non Precisionist - contenente il libretto istruzioni multilingua
(anche in italiano) e garanzia timbrata. L'insieme è piuttosto modesto, ma come
dico sempre, se non è per un regalo va bene così.
Passiamo ora ad analizzare il
prodotto. La cassa è completamente in acciaio inossidabile lucido.
Il quadrante di color grigio
scuro è piuttosto elaborato e dominato dal motivo di una serie di cerchi
concentrici, dalla ghiera al rehaut con la scala dei minuti/secondi con una
suddivisione al quinto di secondo, all'area degli indici riportati delle ore in
acciaio lucidato
formata da un cerchio grigio con un guilloché elicoidale racchiuso tra due
cerchi di color grigio scuro opaco e infine al cerchio centrale sempre a
guilloché elicoidale. Le lancette di ore e secondi di forma lineare sono
parzialmente ricoperte di vernice luminescente come gli indici sul rehaut. La
corposa
lancetta dei secondi ha un curioso contrappeso con il simbolo dell'infinito. A
ore 3 la finestrella della data, in nero su sfondo bianco, abbastanza grande da
rendere la lettura agevole, tronca l'indice delle ore.
La lunetta è ovviamente fissa e
la corona a ore 3 protetta da spallette simmetriche squadrate ha una zigrinatura
elicoidale che richiama la decorazione del quadrante e riporta il classico logo del diapason.
Il quale purtroppo non è presente,
in questa edizione, a ore dodici sostituito da un indice a bastoni uguale a
tutti gli altri.
Le anse piuttosto massicce
appesantiscono un po' l'insieme conferendogli un aspetto più sportivo.
Il fondello lucido a scatto
riporta il marchio Bulova con il solito diapason, la scritta Precisionist
riferita al movimento con il relativo simbolo dell'infinito, il codice modello,
le scritte Stainless Steel e Water Resistant e due numeri di cui uno sarà
sicuramente il serial number. Un piccolo adesivo ricorda che il movimento è
giapponese e che il cinturino proviene da Hong Kong.
Il cinturino infine, in pelle
nera stampato coccodrillo, è di fattura decente con una fibbia lucida dalla
forma personale con il solito logo del diapason.
La luminosità non è eccezionale, ma sufficiente, anche se per questa tipologia d'orologio
poteva benissimo non esserci affatto. In realtà mi sono poi reso conto che la vernice luminescente normalmente di colore bianco
serve soprattutto alla luce del giorno. Infatti le lancette inox producono un effetto camaleontico tendendosi
a confondere con lo sfondo sotto certe incidenze di luce. Con la vernice chiara la leggibilità è ottima in tutte le circostanze.
Ed ora un video che illustra lo scorrimento della lancetta dei secondi.
Conclusioni
Bello, ma soprattutto unico. In
fatti assieme ai fratelli della collezione Precisionist e Accutron II è forse
l'unico orologio al quarzo ad alta precisione (in realtà il Seiko Spring Drive è
un orologio meccanico regolato al quarzo) con il movimento della lancetta dei
secondi continui. Questo effetto, data l'alta frequenza di qualsiasi
quarzo, non sarebbe difficile da ottenere, ma la controindicazione è l'elevato assorbimento
di corrente richiesto da uno spostamento della lancetta per frequenze superiori
al secondo e di conseguenza la ridotta autonomia della batteria. Il problema è
stato parzialmente risolto adottando una pila CR2016 di grandi dimensioni, e l'autonomia dichiarata è di 2-3 anni. Dato che Bulova è proprietà di
Citizen una soluzione ottimale sarebbe stata quella di abbinare la
tecnologia Precisionist a quella Eco Drive.
Da quanto visto sui forum sembra
che la specifica della casa relativa allo scostamento massimo di 10 secondi
all'anno sia piuttosto ottimistica e che sia magari raggiungibile all'inizio per
poi degradare con l'invecchiamento del quarzo. Problemi che invece non
comparirebbero con movimenti termocompensati come Seiko 9F o Citizen A010 che
però sono montati su orologi di prezzo molto superiore. Pazienza, anche
degradando a 60 secondi all'anno rimarrebbe più preciso di un quarzo ordinario e
resta il fascino della lancetta dei secondi continui.
Col passar del tempo mi rendo conto che la questione della precisione spinta a 10 secondi all'anno
è una sciocchezza. Potrebbe essere importante se nel corso dell'anno l'orologio non
dovesse essere mai toccato.
Invece tra mesi con meno di 31 giorni e ora legale va rimesso ben sette volte in un anno. Il periodo
più lungo
per cui corre senza essere toccato è di tre mesi (da 1 dicembre a 28/29 febbraio per 90/91 giorni e
da 1 luglio a 30 settembre per 92 giorni). Un normale quarzo giapponese nella
fascia di prezzo da 100 a 200€ viene dato per un massimo scostamento mensile di
15", il che significa che prima di essere necessariamente rimesso nella peggiore
delle ipotesi dopo tre mesi avrà un errore di 45". Per una maggior praticità la soluzione
sarebbe
quella del radiocontrollo, ma in questo caso non si tratta di precisione intrinseca, ma di
un orologio non necessariamente molto accurato che viene controllato e rimesso in automatico almeno
una volta al giorno. Stabilito che
la questione dell'accuratezza estrema, almeno nell'uso quotidiano, non è così importante, l'orologio si distingue
comunque dagli altri quarzi per il movimento continuo, questo veramente affascinante
oltre che unico, della lancetta dei secondi.
Pro e contro
PRO
Buona leggibilità
Bel quadrante tridimensionale
Lancetta dei secondi continui
Accuratezza elevata
CONTRO
Con un vetro zaffiro sarebbe stato perfetto |