Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Quarzo Calibro:  P102.12 Complicazioni:  data
Diametro cassa:  42,50mm Spessore cassa:  9,25 mm Diametro vetro:  35mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  48mm Impermeabile:  30m Peso:  49g Acquistato da:  Ebay

 

12/2/16

Uno dei movimenti che più mi affascina è stranamente un quarzo. Però non è un quarzo qualunque, ma uno dalle caratteristiche uniche. Sto parlando dell'UHF P102.12 montato sulla collezione Precisionist della Bulova. Questo movimento impiega 8 rubini (rispetto a 0 o al massimo 1 dei normali quarzi), utilizza un risonatore al quarzo a tre punte invece di quello classico a due punte e lavora per torsione e non per oscillazione ad una frequenza di 262,144 kHz, otto volte superiore a quella dai quarzi normali di 32,768 kHz. Questa tecnologia permette una precisione maggiore (dichiarata di circa 10 secondi all'anno) senza la necessità di ricorrere a dei circuiti elettronici di termocompensazione come avviene nei cosiddetti superquartz, o almeno questo è quello che dice Bulova. Un'altra caratteristica particolare di questo movimento è lo scorrimento continuo della lancetta dei secondi che lo fa sembrare un meccanico; in realtà la frequenza di avanzamento della lancetta dei secondi è basata sull'equivalente di 57.600 alternanze/ora contro le 36.000 a/o degli hi-beat meccanici più sofisticati (8 passi al secondo invece di 5). E quindi il movimento della lancetta è ancora più fluido. La combinazione di una precisione così elevata e di una lancetta dei secondi a scorrimento continuo ne fa un orologio unico in questa fascia di prezzo. Per avere caratteristiche confrontabili bisogna andare sugli Spring Drive della Seiko, ma ovviamente parliamo di un altro ordine di grandezza di prezzo.

Comunque il più economico della gamma Precisionist ha un prezzo superiore al mio limite autoimposto (200€) e per il momento mi ero limitato ad osservarlo e a studiarlo attentamente. Poi, grazie ad uno sconto di 70€ gentilmente offerto dall'accoppiata Ebay/PayPal sono arrivato a scendere sotto quel limite e non ho esitato ad acquistare l'orologio dei miei sogni, un Precisionist Langford 96B158.

Si tratta del modello con quadrante grigio scuro e cinturino in pelle nera.  Del bracciale in acciaio non ne ho sentito parlare molto bene e comunque data la differenza di prezzo di 40€ sarei andato fuori budget; peraltro trattandosi di un modello abbastanza elegante il cinturino in pelle mi sembra più adatto.

L'orologio è arrivato dentro una scatola di robusto cartone - marchiata Accutron II e non Precisionist - contenente il libretto istruzioni multilingua (anche in italiano) e garanzia timbrata. L'insieme è piuttosto modesto, ma come dico sempre, se non è per un regalo va bene così.

Passiamo ora ad analizzare il prodotto. La cassa è completamente in acciaio inossidabile lucido.

Il quadrante di color grigio scuro è piuttosto elaborato e dominato dal motivo di una serie di cerchi concentrici, dalla ghiera al rehaut con la scala dei minuti/secondi con una suddivisione al quinto di secondo, all'area degli indici riportati delle ore in acciaio lucidato formata da un cerchio grigio con un guilloché elicoidale racchiuso tra due cerchi di color grigio scuro opaco e infine al cerchio centrale sempre a guilloché elicoidale. Le lancette di ore e secondi di forma lineare sono parzialmente ricoperte di vernice luminescente come gli indici sul rehaut. La corposa lancetta dei secondi ha un curioso contrappeso con il simbolo dell'infinito.  A ore 3 la finestrella della data, in nero su sfondo bianco, abbastanza grande da rendere la lettura agevole, tronca l'indice delle ore.

La lunetta è ovviamente fissa e la corona a ore 3 protetta da spallette simmetriche squadrate ha una zigrinatura elicoidale che richiama la decorazione del quadrante e riporta il classico logo del diapason. Il quale purtroppo non è presente, in questa edizione, a ore dodici sostituito da un indice a bastoni uguale a tutti gli altri.

Le anse piuttosto massicce  appesantiscono un po' l'insieme conferendogli un aspetto più sportivo.

Il fondello lucido a scatto riporta il marchio Bulova con il solito diapason, la scritta Precisionist riferita al movimento con il relativo simbolo dell'infinito, il codice modello, le scritte Stainless Steel e Water Resistant e due numeri di cui uno sarà sicuramente il serial number. Un piccolo adesivo ricorda che il movimento è giapponese e che il cinturino proviene da Hong Kong.

Il cinturino infine, in pelle nera stampato coccodrillo, è di fattura decente con una fibbia lucida dalla forma personale con il solito logo del diapason.

La luminosità non è eccezionale, ma sufficiente, anche se per questa tipologia d'orologio poteva benissimo non esserci affatto. In realtà mi sono poi reso conto che la vernice luminescente normalmente di colore bianco serve soprattutto alla luce del giorno. Infatti le lancette inox producono un effetto camaleontico tendendosi a confondere con lo sfondo sotto certe incidenze di luce. Con la vernice chiara la leggibilità è ottima in tutte le circostanze.

Ed ora un video che illustra lo scorrimento della lancetta dei secondi.

Conclusioni

Bello, ma soprattutto unico. In fatti assieme ai fratelli della collezione Precisionist e Accutron II è forse l'unico orologio al quarzo ad alta precisione (in realtà il Seiko Spring Drive è un orologio meccanico regolato al quarzo) con il movimento della lancetta dei secondi continui. Questo effetto, data l'alta frequenza di qualsiasi quarzo, non sarebbe difficile da ottenere, ma la controindicazione è l'elevato assorbimento di corrente richiesto da uno spostamento della lancetta per frequenze superiori al secondo e di conseguenza la ridotta autonomia della batteria. Il problema è stato parzialmente risolto adottando una pila CR2016 di grandi dimensioni, e l'autonomia dichiarata è di 2-3 anni. Dato che Bulova è proprietà di Citizen una soluzione ottimale sarebbe stata quella di abbinare la tecnologia Precisionist a quella Eco Drive.  

Da quanto visto sui forum sembra che la specifica della casa relativa allo scostamento  massimo di 10 secondi all'anno sia piuttosto ottimistica e che sia magari raggiungibile all'inizio per poi degradare con l'invecchiamento del quarzo. Problemi che invece non comparirebbero con movimenti termocompensati come Seiko 9F o Citizen A010 che però sono montati su orologi di prezzo molto superiore. Pazienza, anche degradando a 60 secondi all'anno rimarrebbe più preciso di un quarzo ordinario e resta il fascino della lancetta dei secondi continui.

Col passar del tempo mi rendo conto che la questione della precisione spinta a 10 secondi all'anno è una sciocchezza. Potrebbe essere importante se nel corso dell'anno l'orologio non dovesse essere mai toccato. Invece tra mesi con meno di 31 giorni e ora legale va rimesso ben sette volte in un anno. Il periodo più lungo per cui corre senza essere toccato è di tre mesi (da 1 dicembre a 28/29 febbraio per 90/91 giorni e da 1 luglio a 30 settembre per 92 giorni). Un normale quarzo giapponese nella fascia di prezzo da 100 a 200€ viene dato per un massimo scostamento mensile di 15", il che significa che prima di essere necessariamente rimesso nella peggiore delle ipotesi dopo tre mesi avrà un errore di 45".

Per una maggior praticità la soluzione sarebbe quella del radiocontrollo, ma in questo caso non si tratta di precisione intrinseca, ma di un orologio non necessariamente molto accurato che viene controllato e rimesso in automatico almeno una volta al giorno. Stabilito che la questione dell'accuratezza estrema, almeno nell'uso quotidiano, non è così importante, l'orologio si distingue comunque dagli altri quarzi per il movimento continuo, questo veramente affascinante oltre che unico, della lancetta dei secondi.

Pro e contro

PRO
Buona leggibilità
Bel quadrante tridimensionale
Lancetta dei secondi continui
Accuratezza elevata

CONTRO
Con un vetro zaffiro sarebbe stato perfetto