18/1/16
Sin da quando ho iniziato ad appassionarmi di orologi sono sempre stato un estimatore di Orient e apprezzando particolarmente i
modelli Diver avevo fatto spesso un pensierino sull'M-Force. Purtroppo dati i
limiti monetari che mi ero imposto (200€) ci avevo sempre rinunciato. Stavolta,
complice la solita asta, sono riuscito a portare a casa questo SEL03001B0, la
versione quadrante nero della edizione 2011, ad un prezzo
considerevolmente inferiore al mio limite PMW.
Probabilmente in considerazione del prezzo è arrivato avvolto su un cuscinetto
di vellutino nero in una modesta scatola di cartone marrone con controscatola,
che conteneva anche la scheda di garanzia e il libretto istruzioni in diverse
lingue, italiano compreso. Non è la bella confezione nera con finiture rosse con
cui di solito viene consegnato, ma, dato che l'acquisto era per me,
sono stato ben contento di aver risparmiato dei soldi senza sacrificare la
sostanza.
Il diametro non indifferente lo consiglia per
polsi medio-grandi, comunque grazie alle anse corte e al fondello non troppo
pronunciato si adagia sul polso senza sembrare esagerato.
Sul quadrante nero opaco sono riportati gli indici trapezoidali delle ore
bordati d'argento e riempiti di vernice luminescente verde, più grandi a ore 3,
6 e 9, quest'ultimo troncato per fare posto alla finestrella della data in
questa inusuale posizione. Solo a ore 12 troviamo un grande indice triangolare
con la stessa finitura degli altri. Le lancette a bastoni di ore e minuti, un
po' troppo strette, sono
anch'esse ricoperte di vernice luminescente. A ore 1 è imperniata la piccola
lancetta bianca della riserva di carica che segnala su una scala semicircolare
infossata che va da ore 2 a ore 12 la durata rimanente della carica da 0 a 40
ore. L'insieme è ravvivato da alcuni tocchi di rosso come la lancetta dei
secondi, la scritta M-Force e lo scudo del logo con i due leoni stampato invece
che riportato. Sotto il logo c'è il marchio Orient e la scritta Automatic in
grigio chiaro e sotto la scritta M-Force il testo 200m in bianco indica il
valore dell'impermeabilità. Il tutto, ricoperto da un cristallo zaffiro
piatto, è ben
leggibile ed ha una personalità definita difficile da confondere con altri diver. Unico neo è la finestrella della data, le cui piccole dimensioni non
aiutano la lettura, e che sarebbe stata più coerente con testo in bianco su fondo
nero. Io inoltre avrei preferito una sistemazione simmetrica della riserva di carica,
come poi è stato fatto nella serie successiva SEL06, anche se queste
disposizioni asimmetriche sono caratteristiche diffuse su diversi modelli
Orient.
La luminescenza è notevole: basta una minima esposizione alla luce per attivarla
e mi sembra simile a quella proverbiale del Monster.
La ghiera tridimensionale, molto particolare, è suddivisa in settori alternati a
livello del vetro e in
rilievo: i primi riportano su fondo nero in cifre bianche le decine dei
minuti, mentre quelli in rilievo sono satinati con un dentino scavato in nero.
Nella parte interna della ghiera c'è una piccola scala dei minuti in bianco su
sfondo nero. La rotazione della ghiera, unidirezionale a 120 scatti, è fluida e
senza giochi, ricordando quella dei migliori Seiko.
La carrure è divisa longitudinalmente dalla finitura, satinata in basso e lucida
in alto con la parte superiore delle anse che ritornano satinate. A ore 4
troviamo la corona a vite, protetta dalle spallette, con logo e con una linea
rossa trasversale che a me piace moltissimo. Le anse sono perforate per una più
agevole rimozione di bracciali e cinturini. Purtroppo non è facile trovarne di
alternativi a causa dell'anomala larghezza tra le anse di 23mm.
Il fondello a vite piuttosto anonimo è satinato e riporta vari dati e descrizioni.
L'orologio è un vero diver con tutte le certificazioni possibili: ISO 6425 come
diver, ISO 764 per le proprietà antimagnetiche e ISO 1413 per la resistenza agli
urti. In realtà le due ultime certificazioni sembrano superflue in quanto già
comprese nella ISO 6425. Veramente notevole il sistema antishock che isola in maniera efficace
l'intero movimento in caso di urti.
E veniamo al bracciale che è la parte più discutibile dell'insieme. Intendiamoci,
è piuttosto bello con una finitura spazzolata, senza alcuna traccia della lavorazione,
sulla gran parte delle superfici, e con solo i bordi laterali esterni e
trasversali lucidi. Purtroppo è molto leggero e quindi squilibrato rispetto al corpo
massiccio. E' appena rastremato sulla prima maglia arrivando a 22mm sulla
chiusura. Lo spessore delle maglie di 3mm è inferiore a quello delle maglie del
Ray (3,5mm). La chiusura logata con sicurezza e doppio pulsante d'apertura è
stampata denunciando qualche gioco, come non pieni sono i finali anche se questo secondo me non è un problema dato che si adattano
perfettamente alla cassa. Le maglie purtroppo sono collegate con l'odioso
sistema del perno e collare, che qualcuno ritiene più sicuro rispetto ai normali
perni, ma che si rivela un incubo quando si tratta di ridimensionare il
bracciale. Infine per me non è un problema, ma stupisce che un diver con tante
certificazioni e con un'ottima qualità costruttiva non abbia un'estensione del
bracciale. Di positivo c'è che impiega le fat bar da 2,5mm.
Appena arrivato ho cercato di ridimensionare il bracciale per indossarlo
subito. Ho smontato una maglia facendo molta attenzione a non perdere
il collarino, dati i tanti avvisi in proposito trovati su internet. Il passo successivo,
quello di rimontare il bracciale, non mi veniva facile nonostante le istruzioni
trovate in rete, tutte non molto chiare. Ho preferito lasciare decantare il tutto
rimandando al giorno successivo l'operazione, optando nel frattempo per il
montaggio di un Nato nero che nonostante i suoi 22mm si adatta abbastanza bene.
Il giorno successivo, a mente fredda, ho smontato un'altra maglia cercando di
vedere da che parte stava il collarino. A questo punto ho capito come
funzionava il meccanismo e seppur con qualche difficoltà sono riuscito a riassemblare il bracciale con due maglie in meno.
Nonostante la mole riesce a trovare un posto sotto al polsino.
Anche se la stagione non è ideale, portiamolo a fare un giro in spiaggia.
Il fondello, ovviamente solido, è molto semplice con marchio e logo in incisione laser assieme a vari testi.
La luminescenza iniziale è buona, quasi all'altezza dei diver Seiko, però non è di lunga durata.
4/3/16
Nonostante il suo aspetto molto personale ho notato che si presta a montare diversi cinturini senza problemi.
Prima prova con questo nero in silicone morbidissimo.
5/3/16
Seconda prova con il silicone nero con cuciture bianche del Barbos Nautilus.
6/3/16
Infine ultimo tentativo con questo Nato verde militare. Tutte le tre ultime prove sono state effettuate con cinturini da 24mm
che grazie alla flessibilità del materiale si adattano senza problemi ai 23mm delle anse.
Da tutte queste prove ho avuto l'impressione che le abbinate migliori siano
col suo bracciale in acciaio, un po' leggerino, ma esteticamente valido ed uno
Zulu nero da 24mm che ho già ordinato.
19/3/16
È arrivato lo Zulu nero da 24mm. Molto spesso e con ferramenta adeguata forma con l'orologio
un insieme imponente. Impossibile da portare sotto il polsino della camicia, però sembra un'ottima soluzione per l'estate.
Conclusioni:
L'orologio è veramente un bel pezzo, direi quasi un'opera d'arte, con una
personalità forte sia nel quadrante che nella ghiera. Di grandi dimensioni, al
polso però non risulta esagerato e anche il peso si sopporta bene. La
leggibilità, eccetto che per la data, è ottima. Molto apprezzato da me l'indicatore
di riserva di carica. Il movimento automatico in-house ha la carica manuale ed
il fermo macchina e dopo un periodo di assestamento presenta la solita buona accuratezza degli automatici Orient
intorno a pochi secondi di scarto al giorno. Peccato per il bracciale, troppo leggero per l'insieme e con
quel macchinoso sistema di perni e collari.
Più passa il tempo e più mi piace. Più lo indosso e più ruba il tempo al polso agli altri componenti della scuderia.
Questo orologio ha veramente qualcosa in più anche se non riesco a definirla con
precisione. Forse l'armonia tra le varie parti o le perfette proporzioni o la
finitura impeccabile, fatto è che sta diventando il favorito. Mi sto abituando
anche al bracciale che è sì leggero, ma ben rifinito e molto comodo.
08/4/16
Da quando lo ho ricevuto lo ho portato ogni giorno e quindi, superato il periodo di rodaggio, lo ho misurato
scoprendo un valore di scarto notevole di -2 secondi al giorno.
Pro e contro
PRO
Buona leggibilità (a parte la data)
Forte presenza
Materiali e finitura ottimi
Indicatore riserva di carica
Vetro zaffiro
Preciso movimento automatico
CONTRO
Bracciale leggero e macchinoso da ridimensionare. |