20/4/20 Continuando a fare acquisti in posti diversi
dalla Cina, dopo l'orgia Orient (tre pezzi) questa volta la mia attenzione è
stata attirata da un bel diver Citizen, il BN0151. Non sono un fan di Citizen,
tra i giapponesi lo colloco al terzo posto, prima di Casio e dopo Seiko, con
Orient ovviamente al primo posto. Non so perché
non riesco a stabilire un
feeling con Citizen, forse perché
la sua produzione si è
spostata quasi completamente su gli Eco
Drive mentre io, pur apprezzando i quarzi specie nella versione solar, sono
attratto "sentimentalmente" dai meccanici o più
probabilmente perché
i suoi
modelli, in particolare i diver, sono molto seriosi, quasi tutti neri con
qualche concessione al blu scuro e solo raramente delle ghiere colorate, quando
io invece sono amante delle soluzioni cromatiche diverse anche vivaci. Ciò
nulla toglie al
fatto che i prodotti di Citizen sono qualitativamente ottimi al pari di quelli
delle altre case giapponesi.
La prima volta che ho posato gli occhi sul BN0150 l'ho lasciato perdere perché
assomigliava troppo al NY0040, un classico Citizen che io non sono mai riuscito a
farmi piacere. Poi sono capitato su un thread dedicato al 151 sul forum
WUS che me lo ha fatto vedere con altri occhi. Effettivamente ci sono alcune
chiare somiglianze, eppure siamo di fronte a due pezzi ben distinti. La parte
che più
li accomuna è
sicuramente la ghiera: la dentellatura parziale alternata
a parti lisce e l'inserto che occupa poco più
della metà
della
superficie superiore sono frutto di un design comune. Altri particolari che li
fanno appartenere alla stessa famiglia sono gli indici delle ore cardinali dalla
forma bizzarra e le lancette corte e tozze. Inoltre, non è
il caso del full
lume, ma le altre versioni del NY0040 hanno gli indici riportati col bordo
inox come sul BN0151. A ben guardare però
ci sono anche delle notevoli
differenze: le dimensioni del nuovo modello, uscito nel 2015, (ricordo che il
NY0040 è
del 1997) sono più
importanti conferendo una maggior presenza al polso,
la forma della cassa è
completamente differente, al posto delle forme sinuose
del più
vecchio, chiaramente ispirate alla slim case dello SKX,
sul nuovo troviamo una forma cilindrica che si raccorda in
maniera perfetta con la ghiera, mentre le anse e le spallette di protezione sono
più
spigolose. Anche il livello di finitura è
migliorato con l'inserto ghiera
lucido e la cassa in acciaio
completamente spazzolata tranne che per l'interno delle scanalature della
ghiera, per la corona finalmente con il logo Promaster e per una piccola parte
esterna del fondello che sono lucidati. Un'altra differenza importante, anche se
non visibile, è
ovviamente il movimento: invece del vecchio, ma collaudato,
automatico 8203 qui troviamo un più
moderno Eco-Drive E168 che a livello
estetico comporta il posizionamento della finestrella della sola data a ore 4
con testo nero su sfondo bianco molto più
leggibile del grigio su grigio
dell'antenato.
La
confezione. Ho ordinato l'orologio su Chrono24 da un venditore di
Amburgo. È
arrivato dentro uno scatolone secondo come dimensioni
solo al baule del Rolex.
All'interno con grande piacere ho trovato, oltre alla fattura, la famosa bombola
gialla col logo Promaster. Il NY0040 comprato da Creation Watches era invece
arrivato in una misera scatoletta di cartone. Anche se di solito non ho un
grande interesse per le confezioni devo ammettere che questa è
veramente bella
nella sua originalità. L'unico problema è
che, siccome conservo tutte le confezioni
degli orologi in mio possesso, ho esaurito lo spazio nell'armadio e non so più
dove metterle. Troveremo una soluzione.
All'interno della bombola ho trovato l'orologio avvolto su un cuscinetto
di gommapiuma nera corredato da etichetta, manuale d'istruzioni in diverse
lingue tra cui l'italiano e una scheda garanzia debitamente compilata.
Cominciamo dal quadrante. Il colore dello sfondo è
un blu-grigio opaco
che in condizioni di scarsa illuminazione può
sembrare nero.
Sul rehaut inclinato troviamo la scala dei minuti stampata in grigio
chiaro con barrette più
corpose ogni 5.
Gli indici delle ore sono riportati con bordo inox e riempiti di vernice
luminescente. La forma di quelli cardinali, come spesso succede con i diver
Citizen, è
piuttosto bislacca, pentagonale rastremata verso il centro.
Quello più
grosso a ore 12 ha anche un'incisione nella parte alta. Nel già
citato thread su WUS dedicato al BN0151 i frequentatori si sono messi
d'accordo nel trovargli come soprannome Prime, riallacciandosi a quell'Optimus
Prime che dovrebbe essere un personaggio dei Transformers. Boh, sempre meglio
che le mutande ostentate sempre a ore 12 sul NY0040. Gli altri indici sono dei normali
bicchierini con quello ad ore 4 tagliato a metà
dalla finestrella, bordata in
bianco, della data abbastanza leggibile in nero su sfondo bianco. Come per tutti
i solar il piano della data è
parecchio infossato rispetto a quello del
quadrante.
Le lancette sono tozze e troppo corte. Quella delle ore ha il bordo nero, mentre
quella dei minuti ha il bordo arancione ed una zona grigia intorno all'attacco,
entrambe hanno un'abbondante area ricoperta di vernice luminescente. La sottile
lancetta dei secondi è
tutta bianca con una freccia verso la punta con vernice
luminescente. La leggibilità
dell'ora è
abbastanza buona.
Come testo abbiamo il marchio CITIZEN a ore 12 e a ore 6 due righe di cui la
prima specifica che il movimento è
un solar (Eco-Drive nella terminologia
Citizen), mentre la seconda dichiara oltre al valore di impermeabilità
di 200m
che l'orologio è
conforme alle norme ISO 6425. Sotto l'indice ad ore 6 un testo
microscopico dichiara il movimento impiegato e la sua origine giapponese oltre a
riportare un codice interno. Tutto il testo è
stampato in un grigio molto
chiaro. Mi sarei aspettato di trovare da qualche parte il classico logo Promaster, ma sul quadrante non ve n'é
traccia; lo ritroveremo da un'altra
parte, sulla corona.
La ghiera è
molto ampia e l'inserto occupa solamente due terzi circa della
superficie superiore. La parte superiore esterna è
inclinata verso il basso
raccordandosi alla parte laterale verticale che va poi ad allinearsi
perfettamente con la carrure. Lateralmente ci sono sei zone con cinque
scanalature ciascuna, alternate con altrettante zone lisce, che rendono agevole la
rotazione unidirezionale che avviene in 60 passi per un intero giro con scatti precisi e nessun
gioco.
L'inserto in alluminio lucido di un blu sempre scuro, ma più
brillante rispetto
al quadrante, riporta in stampa color argento dei numeri arabi ai multipli di 10, dei
bastoni ai 5 intermedi e dei punti per tutti i minuti. A minuti 60 c'è
un
trapezio rovesciato con incassata la perlina luminescente, soluzione preferibile
alla perlina sporgente che può
facilmente essere asportata anche con un urto
lieve.
Tutti gli allineamenti sono perfetti denotando un buon lavoro del Controllo
Qualità
della casa. L'indice a minuti 60 sull'inserto è
perfettamente in linea
sia con la scala dei minuti interna che con l'area liscia tra quelle scanalate
all'esterno. Perfino la lancetta dei secondi sembra allineata con la relativa
scala, dico sembra perché
data la scarsa lunghezza qualche piccolo
disallineamento non è
avvertibile ad occhio nudo.
La carrure ha un forma perfettamente cilindrica ben raccordata con
la ghiera superiore. Tutta spazzolata ha anse piuttosto corpose che costringono
a usare un cinturino da 20mm forse un po' sproporzionato per il diametro della
cassa. Due spallette non troppo ingombranti proteggono una corona a vite
lucidata di dimensioni appropriate su cui compare il logo scomparso dal
quadrante.
L'orologio sembra avere uno spessore molto maggiore di quello reale a causa del
fondello quasi piatto che mette in risalto l'altezza di carrure e ghiera.
Il fondello a vite non presenta niente di speciale. Riporta delle incisioni
laser con varie informazioni tra cui il Serial Number.
E veniamo al cinturino, la parte più
criticabile dell'insieme. È
un pezzo di
plastica abbastanza rigido (qualcuno lo fa bollire per addomesticarlo un po') stranamente
con una fibbia impersonale senza marchio o logo. Questi strumenti di tortura
venivano indossati nella seconda metà
del secolo scorso sopra la muta per le
immersioni subacquee professionali. Oggi forse l'uno per cento dei diver viene
usato per immersioni serie e sempre come backup di un computer subacqueo. Quasi
tutti i diver odierni vengono indossati in occasioni casual/sportive, ma
con un cinturino/bracciale adatto non disdegnano l'abbinamento con giacca e cravatta. E
allora perché
la maggioranza dei diver viene tutt'ora venduta con questo
accessorio da palombaro invece che col suo bel bracciale in acciaio con finali
curvi? Perché, è
vero gli si può
abbinare senza problemi un Nato o un cinturino
in pelle, ma la morte sua, almeno per me, è
il bracciale, e sappiamo quanto sia
difficile trovare un bracciale compatibile che si adatti al nostro orologio.
Nel
caso in questione esistono due varianti di colore del quadrante, quello nero può
essere acquistato, anche se non è
facile trovarlo, anche con il bracciale in
acciaio, mentre quello blu, che io preferisco, è
in vendita solo con quello in
plastica. Proprio volendo si può
ordinare alla Citizen il bracciale da solo, ma
bisogna aspettare parecchi mesi e il prezzo richiesto è
pari a due terzi di
quello dell'orologio col cinturino in plastica, moooolto più
caro degli ottimi
bracciali per esempio di Strapcode, che purtroppo, almeno per il momento non ha
disponibile uno specifico per il BN0151.
Al polso, col suo cinturino di plastica, non è
proprio scomodissimo,
comunque non ha importanza, perché
dopo le foto di prammatica il cinturino
finirà
velocemente nella scatola apposita per non ricomparire mai più.
L'aspetto
interessante invece è
che sul polso non sembra così
grande come il diametro
della cassa e l'altezza da ansa ad ansa potrebbero suggerire. La cosa si spiega
col fatto che il diametro esterno dell'inserto ghiera, quello che determina il
maggior impatto visivo, è
di soli 38mm circa. Anche lo spessore relativamente
modesto contribuisce a questo effetto. Il Mako XL qui sotto ha un diametro
della cassa maggiore di solo un mezzo millimetro, eppure, soprattutto al polso,
sembra molto più
grande.
Vediamo un po' come sta con dei bracciali in acciaio, per il momento tutti con
finali dritti. Cominciamo con un Engineer.
Niente male. Ora proviamo questo Oyster rastremato da 22mm cui ho ridotto i finali
limandoli a 20mm e ampliando con il Dremel la fessura posteriore altrimenti non
avrei potuto togliere le ansette una volta installato. L'effetto di raccordo
desiderato tra cassa e bracciale non è
però
raggiunto. Forse dovrei provare con
un 24mm, ma mi sa che lascerò
perdere questa soluzione.
Per un diver niente di meglio che uno Shark mesh. Mi sembra migliore
rispetto alla soluzione precedente.
E infine con un Hexad non rastremato, forse quello che mi piace di più
.
Ed ora proviamo con un po' di Nato. Cominciamo con questo in pelle blu notte.
Proseguiamo con questo azzurro chiaro piuttosto spesso in tessuto tipo cinture di
sicurezza.
Con uno azzurro più
scuro.
E ora con un blu navy.
Con un nerazzurro, senza alcun riferimento calcistico.
E per finire un blu arancione.
Non poteva mancare uno in stile Marine Nationale.
E per finire un perlon blu scuro.
Passiamo alla pelle con questo artigianale marrone traforato con cuciture
bianche,
Questo in pelle blu liscia con cuciture bianche gli conferisce un'aria a metà
tra elegante e sportivo.
Anche questo scamosciato beige con cuciture in tinta gli dona un aspetto più
civilizzato.
Altro tentativo con un cinturino liscio marrone e cuciture in contrasto.
Marrone e blu formano un piacevole contrasto. Pelle di bufalo con cuciture in
tinta.
Volendo ricordare qual'è il suo ambiente naturale, senza ricorrere al suo
scadente cinturino in plastica originale, provo con questo oysterflex-like.
Purtroppo la forte rastrematura unita alla larghezza alla cassa di soli 20mm lo
rende decisamente sbilanciato. Anche la notevole propensione ad attirare i pelucchi
non lo fanno una soluzione ideale.
Se vogliamo mantenergli la connotazione marina, allora consiglio questo
isofrane-style. L'abbinamento cromatico è perfetto, il materiale, pur essendo a base
di silicone, non è quel dust magnet che si trova nelle soluzioni più
economiche, e soprattutto è molto più confortevole del plasticone
originale, sia per la morbidezza che per le ampie aperture che favoriscono la traspirazione.
Sempre nella scatola dei cinturini ho trovato questo bracciale President a finali curvi che non ricordo né quando né perché l'ho preso e con mia grande
sorpresa si è sistemato
sul 151 senza fare nessuna obiezione.
Ho letto sul forum Watchuseek che uno era riuscito ad adattare un bracciale per l'SKX007 a finali cavi al BN0151 e ho voluto provare anch'io.
Con molta pazienza ho limato i finali per ridurli a 20mm e poi lavorando di pinze ho aggiustato l'angolo dei finali fino ad ottenere un risultato accettabile.
28/7/20
Non completamente soddisfatto da alcuna delle precedenti soluzioni di bracciale ho preso su Ebay questo Oyster dichiarato specifico per il BN0150 ed effettivamente
si è adattato senza problemi. I finali sono cavi, ma la chiusura con tre
fori di microregolazione è piena. Di tutte le versioni provate questa mi sembra
la migliore.
La luminescenza è di buon livello, più
o meno equiparabile a quella dello 009.
Il colore è
di un piacevole azzurro, ma stranamente la perlina sulla ghiera è
verde.
Conclusioni Questo è il mio terzo Citizen dopo un NY0040 full
lume che non mi ha mai entusiasmato e un Nighthawk, bello, ma con un GMT
macchinoso da impostare. Questo BN0151 invece mi ha fatto ricredere su Citizen
perché lo trovo molto bello, ben rifinito, e funzionale. L'unico
trascurabile difetto
(a parte il cinturino che è un problema facilmente risolvibile) che gli ho trovato sono le lancette troppo piccole, ma si sa, la perfezione non
è di questo mondo. Per il resto apprezzo tutto, le dimensioni, la
finitura e quei particolari come indici e lancette che lo identificano
senza ombra di dubbio come un Citizen.
La finitura spazzolata della cassa è
ottima, il quadrante con gli indici
bordati inox scintilla al sole, mentre la luminescenza al buio è
di buon
livello.
Tutte le operazioni sono piacevoli: la corona si avvita senza il minimo
problema, la ghiera unidirezionale ruota con la giusta durezza e senza il minimo
gioco.
Gli allineamenti sono tutti precisi, sia della ghiera che della lancetta dei
secondi, cosa quest'ultima abbastanza rara, almeno in questa fascia di prezzo.
La leggibilità
è
buona, ma potrebbe essere migliore con lancette un po' più
lunghe.
È
un orologio abbastanza versatile, sta bene con diversi tipi di bracciali e
cinturini, cosa che gli permette di adattarsi ad ambienti di vario tipo, dalla
spiaggia all'ufficio, con la sola esclusione di quelli formali.
Pro e contro PRO Aspetto molto personale
Ottima finitura
Rispondenza a norme ISO 6425
Elevata luminescenza
Buona leggibilità
Preciso movimento a carica solare CONTRO
Tutte le lancette sono un po' troppo corte |