19/3/19 Sempre Corgeut presenta un altro hommage ad un
classico Omega, il Railmaster. Qui devo ammettere che anche Omega qualche volta
fa delle discutibili operazioni alla Rolex, per cui cambiando quadrante e lancette di un
modello esistente se ne crea uno nuovo. Il Railmaster (che comunque ora fa parte
della serie Seamaster) è semplicemente un Aqua Terra cui è stato sostituito lo
sfondo del quadrante, gli indici stampati invece che riportati e le lancette. In
realtà Omega ha fatto un'operazione molto più riuscita di quella messa in atto
da Rolex con la coppia Explorer e Air King che sono esteticamente gli stessi
orologi con solo i quattro indici principali delle ore cambiati. Qui sembra di
trovarsi di fronte a due orologi molto diversi. L'Aqua Terra è molto più
luccicante con la cassa quasi completamente lucidata, come pure gli indici
tridimensionali delle ore e le lancette. Al contrario il Railmaster è un
capolavoro di understatement con la cassa tutta spazzolata e gli indici
delle ore stampati in bianco opaco nello stesso colore delle lancette,
dall'aspetto molto più sportivo dell'elegante Aqua Terra.
Comunque Corgeut qui ha fatto davvero un buon lavoro di copia: rispetto all'originale, a parte marchi e scritte si rileva una forma leggermente
diversa delle anse mentre la corona non è a tronco di cono.
Anche questa volta l'orologio è arrivato nel solito box di polistirolo avvolto
in plastica gialla, senza alcun accompagnamento.
La cassa, come avevo anticipato, è la stessa del Corgeut Aqua Terra, solamente
la finitura è diversa, tutta spazzolata in questo caso invece che
prevalentemente lucidata del caso dell'AT.
Una lunetta fissa abbastanza stretta lascia spazio abbondante al quadrante il
cui sfondo presenta una struttura a righe verticali irregolari che simula un
denim blu. Sulla scala dei minuti a binario in bianco sono stampati nello stesso
colore i grossi indici triangolari delle ore, ai quattro punti cardinali
più larghi e più corti per ospitare i valori relativi in numeri arabi
anch'essi in bianco. Una croce, con i bracci verticali interrotti a ore 12 dal
marchio e a ore 6 da due righe di testo, divide in quattro parti il quadrante.
Le lancette di ore e minuti del tipo a matita hanno i bordi inox che sotto
alcune incidenze di luce appaiono neri. In tutto questo bianco e azzurro spicca
la lancetta dei secondi a leccalecca di un vivace arancione con un cerchietto
bianco verso l'estremità. Nell'insieme uno degli orologi più leggibili in
assoluto.
Il quadrante è protetto da un vetro zaffiro piatto.
La carrure ha l'andamento tipico di molti Omega, quasi orizzontale con un leggero accenno di curvatura delle anse verso il basso che fa rimanere
l'orologio un po' sollevato sul polso. La corona a vite, spazzolata come tutto il resto,
è senza logo.
Il fondello inox spazzolato a vite, senza alcuna scritta, ha la parte centrale vetrata che fa vedere quello che sembra un Miyota 821A. Dico sembra perché stranamente
questo movimento, come pure quello presente sull'Aqua Terra, ha il fermo macchina. È sorta una discussione sul forum WUS, ma nessuno è riuscito
a capire se si tratta di una
variante recente oppure di una specie di malfunzionamento che in questo caso avrebbe un effetto positivo.
Il bracciale è la parte più deludente. Simile a quello dell'originale ha i finali pieni, come la chiusura a farfalla e qui finiscono le buone notizie.
I difetti riscontrati sono: i bordi esterni sono taglienti, le viti di fissaggio delle maglie hanno una filettatura piuttosto corta,
ma ciononostante quando si avvita a fondo la vite finisce per sporgere dalla parte opposta. Infine ho trovato un paio di viti spanate, il che non mi fa
indossare il bracciale con tranquillità. Vedrò di fissare le viti spanate con una goccina di Loctite, ma per il momento, per stare tranquillo,
gli farò indossare un Nato.
Al polso i suoi 41mm di diametro lo rendono accettabile per varie misure di
polso
In attesa di sistemare il bracciale l'ho messo su questo Nato azzurro con il
quale mi sembra si trovi molto bene.
La luminescenza è quella che ci si poteva aspettare. Nulla può contro lo 009.
5/4/19 Ed ora per dargli un'aria elegante, ma non troppo, gli faccio indossare questo cinturino in pelle blu liscia
con cuciture bianche che richiamano gli indici del quadrante.
Appena arrivato questo Nato in tessuto tipo cinture di sicurezza. Azzurro con bordo grigio chiaro si intona bene con l'orologio.
La qualità è molto buona, specie la ferramenta. Rispetto ai classici Nato è più spesso e più rigido,
che se da una parte è indice di qualità, dall'altra rende difficoltoso ripiegarlo alla fine.
E con un perlon blu?
Conclusioni
Questo orologio mi piace molto, specie in questa variante con il quadrante blue jeans.
La sua caratteristica principale, oltre alla semplicità, è l'ottima leggibilità.
La finitura è buona con il vetro zaffiro e un buon acciaio. Il movimento
dovrebbe essere un Miyota 821A, un muletto molto affidabile, ma anche preciso.
Rimane questa perplessità riguardo al fermo macchina, che ufficialmente non
dovrebbe essere presente in nessun membro della famiglia 82xx. In fondo però,
più che un difetto si tratta di una miglioria, per cui alla fine non mi posso
lamentare.
Una delusione purtroppo è stato il bracciale, ben lontano dalla finitura dei
Parnis. Peccato.
29/3/19
Un frequentatore del forum Watchuseek ha contattato Miyota riguardo al
problema del fermo macchina sull'821A. La risposta è stata che nell'ottica del
continuo miglioramento dei suoi prodotti Miyota ha dotato parzialmente sulla
serie 82 (non accenna in particolare all'821A) un dispositivo di fermo macchina
per cui oggi è possibile imbattersi in modelli di questa serie sia con fermo
macchina sia senza.
Pro e Contro
PRO
Quadrante originale molto bello
Ottima leggibilità
Vetro zaffiro
Movimento Miyota affidabile e accurato
CONTRO
Bracciale mal rifinito
Luminescenza scarsa
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