22/8/18 Finalmente entra in scuderia un
movimento a 28.800 A/h. A parte lo Zenith El Primero che batte a 36.000 A/h
tutti i miei altri meccanici incassano movimenti a 21.600 A/h.
Questo Miyota 9015 è da molti considerato alla pari dell'ETA 2824-2 almeno nei primi due gradi di finitura, ma sicuramente è più robusto
per quanto riguarda il sistema di ricarica manuale. Com'è noto nello svizzero la ricarica manuale deve essere utilizzata il meno possibile
essendo progettata come back-up. Usandola spesso è facile incorrere in guasti
da cui il giapponese invece è immune.
Questo è il terzo movimento automatico giapponese impiegato negli orologi cinesi dopo il Miyota 82xx e il SII NH3x ed essendo
l'ultimo in ordine di tempo è anche il più
moderno e l'unico hi-beat.
Il primo cinese ad impiegarlo è stato Parnis in un hommage del Black Bay, ma il prezzo era attorno ai 200 €. Guardando in giro ho scoperto
che altri produttori (assemblatori?) cinesi stavano utilizzando questo bel movimento a prezzi più abbordabili. Cadisen offriva infatti un modello a
meno di 130 €. Finché ho trovato questo Nakzen che ho acquistato ad
un prezzo inferiore a quello del solo movimento che è impossibile trovare a meno di 85 €.
Non è esattamente il tipo di orologio che io amo, un po' lezioso per via dei brillantini ai quattro indici principali e del braccialetto
piuttosto vistoso, ma in fondo non è brutto e al richiamo del 9015 non ho saputo resistere.
L'orologio è arrivato in una scatola di cartone a cassetto rivestita di finta pelle nera con controscatola. La scatola è sufficientemente
robusta dato che aveva come unica
protezione una normale busta a bolle d'aria e il tutto è arrivato senza alcuna ammaccatura. All'interno l'orologio con etichetta adagiato
su un letto di gommapiuma e ricoperto da un sottile foglio sempre di gommapiuma.
In una cassa completamente lucidata il quadrante nero ha una suddivisione classica tra area centrale lavorata a righe orizzontali e una corona circolare esterna lucida che contiene gli indici delle ore,
triangolari tridimensionali in acciaio inox meno quelli delle quattro posizioni principali che sono costituiti da una serie di tre brillantini,
abbastanza piccoli per non generare un'impressione kitsch. Non ci sono invece gli indici dei minuti.
A ore 3, senza sacrificare l'indice corrispondente, troviamo la finestrella della data, in nero su sfondo bianco.
Nell'area centrale a ore 12 il marchio e la scritta Sapphire riferita al vetro
sono riportati su una basetta nera. Su un'analoga basetta la scritta Automatic a
ore 6.
In acciaio inox le lancette, tipo Dauphine quelle di ore e minuti, dritta sottile quella dei secondi.
La stretta lunetta lascia molto spazio al quadrante favorendo la leggibilità.
Un vetro zaffiro piatto ricopre il quadrante.
Grazie al movimento impiegato la carrure rimane piuttosto bassa; non è proprio un ultraslim, ma lo spessore è accettabile per un orologio elegante.
La corona a scatto riporta il logo del produttore. La corona è molto bassa e questa caratteristica insieme
al fatto di avere solo un scanalatura circolare
invece di una zigrinatura o dentellatura rende difficoltosa l'operazione di ricarica manuale, anche perché la rotazione della corona è molto
più dura di quanto uno si aspetterebbe da un movimento come il 9015.
Il fondello riporta nella parte esterna il codice del modello, l'impermeabilità, il materiale della cassa e il tipo di vetro sul quadrante.
La parte centrale vetrata
permette di vedere il movimento, bello pulito, ma molto povero di decorazioni com'è nello spirito pragmatico dei giapponesi.
Il bracciale con finali pieni ha le maglie piuttosto sottili (3mm), ma dopotutto adatte alle dimensioni della cassa.
Ha la classica, per questo tipo di orologi, chiusura a farfalla, bella, ma che non permette alcun tipo di microregolazione.
Il disegno piuttosto arzigogolato
e vistoso da un po' troppo nell'occhio. Secondo me starebbe meglio con un cinturino in pelle nera
o marrone.
Grazie alle dimensioni non eccessive e al peso ridotto si adatta a qualsiasi polso in maniera confortevole.
Penso che l'abbinamento ideale sia con un cinturino in pelle nera. Purtroppo al momento non ho trovato nella scatola dei cinturini uno nero della sua misura.
Per vedere l'effetto che fa intanto ho provato a mettergli questo blu con motivo coccodrillo, ma ho già provveduto ad ordinargli uno nero in lucertola.
21/9/2018
Oggi è arrivato il cinturino nero in pelle di lucertola. La chiusura è molto pratica. L'aspetto è decisamente più elegante.
Peccato il marchio Tudor, ma non ne faccio una paranoia.
25/2/2020
Ho trovato su Ebay questo cinturino, proveniente dal Vietnam, dichiarato di coccodrillo per poco più di 20 €.
Non sono in grado di affermare se effettivamente si tratti di pelle di rettile, ma devo ammettere che
oltre ad una buona finitura
presenta una morbidezza eccezionale.
Conclusioni
Tutto sommato i brillantini comincio ad accettarli, in fondo non luccicano
più degli indici lucidati delle ore. La lettura del tempo è piuttosto agevole e
si trova a suo agio con giacca e camicia. Peccato che si tratti di un genere che non
ho occasione di indossare
spesso preferendo modelli più sportivi.
Del resto materiali e finitura sono molto buoni, l'ottimo movimento vale da solo più di quello che ho pagato per l'intero orologio.
Praticamente poi è esente dai due problemi cronici dei cinesi: la luminescenza che qui non è presente date le caratteristiche eleganti del modello e la
impermeabilità che qui è di 50m, più che sufficiente per la tipologia di orologio.
Pro e Contro
PRO
Estetica classica
Materiali e finitura ottimi
Movimento hi-beat giapponese
Impermeabilità 50m
Ottima leggibilità
CONTRO
Un po' troppo vistoso
La corona troppo piccola non favorisce la ricarica manuale |