Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  F6922 Complicazioni:  data, giorno
Diametro cassa:  41,80mm Spessore cassa:  12,80mm Diametro vetro:  31,00mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  46,80mm Impermeabile:  200m Peso:  78g Acquistato da:  Amazon

 

17/3/20

E con questo sono nove. Tanto per ribadire la mia fiducia in Orient. E mai mi è capitato di rimpiangere i soldi spesi per un orologio di questa casa.

Subito dopo il Kano, ho deciso di acquistare il Kamasu qualora lo avessi trovato ad un prezzo decente anche se non nelle colorazioni da me preferite, verde o rosso. Al 14 marzo i prezzi per un braccialato erano stabilizzati su Ebay intorno ai 220/230€ mentre su Serious Watches  eravamo a 259€. Per cui quando su Amazon, dove la variabilità di prezzi è molto alta, ne ho trovato uno blu a 183€ non ho esitato oltre. Anche se gli preferisco il Kano, ho voluto acquistare anche questo perché sono sicuro che diventerà un classico da avere in collezione e il prezzo in futuro non potrà che aumentare.

Si tratta del discendente diretto del Mako di cui conserva cassa e ghiera con i classici rientri in corrispondenza dei valori che terminano in 5; in realtà la cassa è più bassa e larga e la ghiera più alta, ma le differenze di qualche decimo di millimetro sono difficilmente apprezzabili a occhio nudo. Quadrante e lancette, le parti che maggiormente identificano un orologio, sono derivate però dal Mako USA con leggere modifiche agli indici (da pentagonali a trapezoidali o rettangolari a ore 6 e 9) e con la lancetta dei minuti leggermente più slanciata. L'inserto ghiera si differenzia solo per avere dei punti per tutti i minuti da quello del Mako USA a sua volta ispirato a quello del Ray.

La confezione è identica a quella del Kano, dignitosa, ma un po' povera. Comunque, se non è per un regalo, per me la confezione ha un'importanza relativa.

Il quadrante ha uno sfondo blu piuttosto scuro che in condizioni di luce scarsa tende al nero. Lo sfondo sembra opaco, ma sotto una luce forte si evidenzia un bell'effetto soleil. Niente più numeri arabi, quelli che erano la caratteristica del Mako, gli indici applicati delle ore sono di forma trapezoidale convergenti verso il centro meno che a ore 6 e 9 dove sono rettangolari e a ore 12 dove troviamo un triangolo isoscele rovesciato. Tutti gli indici sono bordati in inox lucido con all'interno un'efficace vernice luminescente. La scala dei minuti è stampata con dei trattini in bianco. A ore 3 l'indice è sostituito dalla finestrella doppia della data/giorno, in nero su sfondo bianco bordata da una cornice inox smussata. Il giorno è rappresentato in inglese e spagnolo. La lancetta delle ore è un freccione mentre quella dei minuti è un gladio. Entrambe hanno i bordi inox lucidi e anch'esse hanno l'interno ricoperto di vernice luminescente. La lancetta dei secondi è in inox lucido con la punta a freccia rossa con l'interno luminescente. La leggibilità è ottima.

Il  rehaut non è più in plastica come nelle versioni passate, ma è in metallo.

A ore 12 è riportato in dimensioni discrete il logo della casa e subito sotto in stampa il marchio ORIENT e ancora più sotto la scritta Automatic in caratteri calligrafici. Con gli stessi caratteri troviamo a ore 6 la scritta Water Resist e ancora più sotto il valore di 20 bar in un font diverso.

La ghiera unidirezionale a 120 scatti gira in maniera fluida molto più piacevole che nelle versioni precedenti. Presenta un inserto in alluminio blu opaco, più chiaro rispetto allo sfondo, con indici in bianco, numerici ogni 10 e a bastoni nei valori intermedi di 5 in corrispondenza dei quali l'inserto presenta una lieve rientranza, e piccoli indici ogni minuto. A minuti 60 un trapezio racchiude la perlina luminescente incassata invece che sporgente. Rispetto al Mako la ghiera è leggermente più alta, probabilmente per ospitare il nuovo vetro che in questo caso è zaffiro.

La carrure è molto simile a quella del Mako con spigoli arrotondati, ma più bassa, probabilmente per compensare la maggior altezza della ghiera. I lati sono lucidati mentre la superficie superiore delle anse è spazzolata. La corona a vite, che riporta il logo Orient in incisione laser, è la parte più criticata perché a causa delle sue dimensioni ridotte e della invadenza delle spallette non è agevole da operare; avvitarla in particolare non è un'operazione facile.

Il fondello a vite pieno in acciaio è lucidato nella parte esterna, mentre la parte centrale spazzolata riporta in leggera incisione la figura di due delfini, presente anche sul Ray e sul Kano. Come su quest'ultimo al posto di Orient compare il marchio Epson. Le altre indicazioni sono relative alla cassa in acciaio inossidabile, al valore di impermeabilità di 200m, al movimento e al vetro zaffiro.

Il bracciale di tipo Oyster con la sua  leggera rastrematura (22-20mm) appesantisce un po' l'insieme. Avrei preferito un andamento maggiormente rastremato (22-18mm) oppure una larghezza tra anse più stretta (20mm).

Come in altri modelli della casa i finali sono cavi e lasciano scoperta una lunetta nell'area tra le anse. La realizzazione è economica, ma non ci sono bordi taglienti come spesso succede con i bracciali cinesi. La chiusura lucidata con dispositivo di sicurezza è stampata e riporta quattro fori (secondo me il minimo accettabile) per la microregolazione.

La regolazione della lunghezza si effettua facilmente con i soliti perni a pressione.

Al polso non ci sono problemi, sembra più piccolo dei suoi 42mm.

Per quanto riguarda la luminescenza il Kamasu sembra essere all'altezza del SKX, se non leggermente migliore, mentre è nettamente superiore al Mako II specie sugli indici.

Conclusioni:

Come sempre Orient non delude. Questo Barracuda (è questo il significato in giapponese di Kamasu), chiamato così per gli indici sul quadrante che però come denti  sono un po' spuntati se confrontati con quelli dell'omonimo pesce, è chiaramente l'evoluzione del Mako.

La  cassa è più bassa e leggermente diversa nelle anse, rispetto alla versione blu del Mako il quadrante ha uno sfondo più scuro e con un effetto soleil meno evidente,  gli indici delle ore sono più corposi e sono spariti quelli in numeri arabi, la scala dei minuti sta in piano mentre prima era inclinata e raccordata al rehaut, quest'ultimo ora è in metallo invece che in plastica, le lancette di ore e minuti sono completamente diverse mentre quella dei secondi ha un punto luminescente sulla cima, la luminescenza, specie quella degli indici, è più intensa, l'inserto ghiera in alluminio opaco mantiene la sua caratteristica forma con i sei incavi, ma i numeri sono più grandi in stile Ray oltre a riportare dei punti per tutti i minuti e infine la ghiera è più alta favorendo la presa per la rotazione che risulta più piacevolmente morbida.

Il bracciale è ancora un Oyster con finali sempre cavi ma leggermente diversi e differente è anche la chiusura, sempre stampata, ma questa volta lucidata e con un foro in più (da 3 a 4) per la microregolazione. Tante piccole differenze, alcune certamente migliorative, ma il miglioramento più consistente è nel vetro, finalmente zaffiro. Non si è voluto offrire un bracciale con finali pieni come sul Mako Usa probabilmente per riservarlo al prossimo step di sviluppo.

Quello che rimane inalterato è l'affidabile movimento automatico F6922.

Possiamo dire di avere un degno erede del Mako, offerto in un'ampia gamma cromatica che va dal nero e blu classici a degli inusuali, ma splendidi verde e rosso oltre a una Limited Edition, difficile da trovare, blu con accenti in oro rosa.

Peccato la piccola corona che rende difficoltose le operazioni, specie l'avvitamento.

Personalmente ho un leggera preferenza per il Kano sia per le dimensioni - mi piacciono gli orologi grandi - che per le proporzioni: adoro l'ampio inserto ghiera e trovo più armonico il bracciale da 22mm con una cassa da 44mm, ma devo ammettere che questo Kamasu ha un family feeling più spiccato del Kano, soprattutto per la particolare sagoma dell'inserto ghiera.

Sicuramente il Kamasu è più versatile e con un cinturino adatto può andare d'accordo con giacca e camicia mentre il Kano ha un aspetto più sportivo adatto a polo o maglioncino. Sono dei modelli che si complementano a vicenda e alla fine ho scelto di acquistarli entrambi.

Pro e Contro

PRO
Affidabile movimento in-house con ricarica manuale e fermo macchina
Vetro zaffiro
Ottima leggibilità
Eccellenti materiali e finitura
Elevata impermeabilità
Morbida ghiera unidirezionale a 120 scatti senza giochi
Allineamento OK indici e ghiera
Notevole luminescenza

CONTRO
Bracciale migliorabile
Operazione con la corona difficoltosa