20/2/20
La decisione sull'acquisto di questo orologio è stata assai laboriosa.
Inizialmente il prossimo acquisto programmato riguardava lo Steeldive
Marinemaster 300, ma il venditore, da me contattato, dichiarava che la
spedizione avrebbe subito un ritardo non quantificabile dovuto ai problemi in Cina connessi con il
coronavirus. Seppur a malincuore ho deciso di rimandare l'acquisto a momenti più
tranquilli.
Nel frattempo ho cominciato a dare un'occhiata in zone più vicine a noi.
Dapprima ho seguito delle aste su Ebay di un venditore tedesco che offriva l'Orient
Mako XL nella colorazione blu che secondo me è una delle più riuscite. Si tratta
di un orologio non recente, piuttosto massiccio, dall'estetica personale il cui
unico problema è il movimento datato senza fermo macchina e ricarica manuale.
Problema su cui sarei passato sopra tranquillamente se non fosse stato che per
ben due volte questi orologi alla fine dell'asta sono andati venduti per una
cifra intorno ai 150€, secondo me eccessiva per l'oggetto e comunque ottenibile
anche al di fuori di un'asta.
Siccome su Amazon per alcuni orologi riscontro una grande volatilità di prezzi,
vi ho cominciato a controllare le offerte Orient disponibili. E finalmente ne ho
trovato una molto interessante: un Orient Kamasu blu a 176€ tutto compreso. A me
il Kamasu, che viene considerato l'erede del Mako (per la precisione è derivato
chiaramente dal Mako USA II), piace nelle nuove colorazioni verde o rosso. Non è
male neanche il blu, ma avendo appena ritirato dal mio orologiaio il mio Mako II
blu cui avevo fatto sostituire il vetro graffiato con uno zaffiro ho deciso che
era meglio aspettare un ribasso di prezzi per una delle colorazioni preferite e
ho lasciato perdere. Successivamente, sempre su Amazon, ho trovato un Kano
ghiera rossa, altro modello che tenevo d'occhio da un po', a 145€ e a questo
punto ho premuto il grilletto. Rispetto al Kamasu ha una cassa più grande di
qualche millimetro, cosa che a me non dispiace, ed un vetro minerale invece
dello zaffiro, cosa cui potrei rimediare se in seguito fosse necessario grazie
alla disponibilità di vetri zaffiro cinesi a prezzi abbordabili.
L'orologio arriva nella classica scatola Orient ricoperta in carta marrone e con
il coperchio in metallo spazzolato.
All'interno l'orologio è avvolto in un cuscinetto bianco, corredato di etichetta
in plastica, libretto di istruzioni in diverse lingue, italiano compreso e
scheda di garanzia non compilata. La fattura invece è disponibile sul sito
Amazon.
Come sempre con Orient c'è un po' di confusione coi sopranomi. In rete è facile
imbattersi in qualcuno che lo chiama Mako III, mentre questo titolo spetterebbe
semmai al Kamasu. Se proprio vogliamo trovargli un'ascendenza questa andrebbe
ricercata, date le dimensioni, nel Mako XL. Comunque chiamiamolo Kano anche se
al momento non ho trovato una traduzione significativa di questo termine
giapponese.
Sul quadrante nero opaco spiccano gli indici riportati rettangolari delle ore
con bordi argento, raddoppiati a ore 12. La scala dei minuti è stampata con
barrette bianche.
A ore 3 la doppia finestrella della data/giorno accorcia il relativo indice. Due
linee bianche incorniciano in maniera caratteristica sopra e sotto la finestra
che riporta le informazioni in nero su sfondo bianco. Il giorno della settimana
può essere visualizzato in inglese o spagnolo.
A ore 12 troviamo il logo riportato con i due leoni rampanti che io trovo sempre
più simpatico anche se qualcuno lo associa a qualche marca di sigarette. Sotto,
stampato in bianco il marchio e di seguito la scritta Automatic in
carattere calligrafico che viene usato anche a ore 6 per la scritta Water Resist
cui segue il valore di impermeabilità in metri.
Le lancette a spada di ore e minuti hanno il bordo argento con all'interno vernice
luminescente, mentre quella dei secondi completamente inox ha una testa di
freccia verso la punta anch'essa con vernice luminescente. Apprezzo il fatto che
sia la lancetta dei minuti che quella dei secondi arrivino a toccare la relativa
scala.
Una microscopica scritta a ore 6 identifica il movimento e certifica che è di
provenienza giapponese.
L'aspetto globale è molto semplice, ma garantisce un'ottima leggibilità.
La ghiera, che ha un profilo laterale convesso, è veramente notevole con la sua
rotazione unidirezionale in 120 scatti senza il minimo gioco. Non è ne troppo
dura ne troppo lenta ricordando nella fluidità quella dei migliori Seiko.
L'inserto, probabilmente in alluminio, è di un bellissimo rosso bordeaux, e solo
per questo colore l'orologio è stato da più d'uno accostato al Tudor Black Bay,
con cui per'altro, a parte il colore, non ha assolutamente niente in comune.
Il quadrante bellissimo nella sua linearità è ricoperto da un vetro minerale
piatto. La leggibilità è favorita dall'assenza quasi totale di particolari
lucidi. Il luccichio è infatti limitato alla lancetta di secondi e al logo.
Segnalo che l'orologio viene offerto in tre varianti di colore con diverso
trattamento del quadrante: inserto ghiera
rosso e quadrante nero opaco, inserto nero e quadrante nero lucido e infine
inserto blu e quadrante blu soleil.
Il fianco della carrure è perfettamente lucidato in contrasto con
la parte superiore delle anse spazzolata. La corona lucida a vite ben
dimensionata riporta il logo in leggera incisione. Grazie alla dimensione e alle
spallette non troppo importanti tutte le operazioni, compreso il riavvitamento,
sono agevoli. Nella vista laterale si può notare la forma particolare convessa
del profilo della ghiera.
Il fondello a vite in acciaio pieno ha la parte esterna lucidata, mentre
il centro spazzolato riporta in incisione laser un paio di delfini e varie
caratteristiche. Notare che rispetto ai modelli precedenti non compare il
marchio Orient, ma quello Epson che corrisponde a quello della capogruppo.
Purtroppo questa versione con ghiera rossa è disponibile solo con il
cinturino in silicone, il bracciale in acciaio è riservato alla sola
versione blu. Per molti, e anche per me, questa è la versione più bella, ma
andare d'accordo con il cinturino di serie non è facile. Ho cominciato ad odiare
questi cinturini a fisarmonica dopo aver provato lo Z22 acquistato con il
SKX009, uno strumento di tortura per la sua rigidezza. E poi a causa di quello
che io chiamo l'effetto palombaro non lo trovo portabile al di fuori
dell'ambiente marino.
In realtà questo è molto più morbido e risulta relativamente confortevole, ma
l'aspetto eccessivamente tecnico, tra l'altro l'estrema lunghezza permette di
indossarlo sopra una muta, e la disposizione ad attirare polvere e pelucchi di
qualsiasi genere, ben visibile nelle foto, mi hanno indotto a cercare delle alternative più allettanti.
Sia per il diametro della cassa che per l'altezza da ansa ad ansa è senz'altro un orologio grande che richiede un
polso di adeguate dimensioni.
Accantono momentaneamente il cinturino in silicone, forse per ritirarlo fuori la
prossima estate, e gli faccio provare questo bracciale Hexad in acciaio con
finali dritti. Temo che non sarà facile trovargli un bracciale con finali curvi
che gli si adatti, pertanto, almeno per il momento, mi accontento di questo
risultato.
Sul forum Watchuseek un frequentatore ha postato di aver montato sul Kano il
bracciale del Mako. Mi sembrava impossibile, ma comunque ho voluto provare
utilizzando quello del Ray che ha gli stessi finali. E con mia grande sorpresa
sono riuscito a montarlo senza alcuna difficoltà. Il finale è un po' più
arrotondato rispetto alle anse e leggermente più corto, ma già così non è male.
Chi aveva già realizzato quella soluzione aveva parlato di qualche piccolo
lavoro di pinze per adattarlo meglio e sono sicuro che con un po' di pazienza il
risultato non può che migliorare. Ho preferito non toccare il bracciale per
rimontarlo sul Ray, ma ho ordinato su Ebay un bracciale dichiarato per Mako/Ray
sul quale penso di intervenire con le modifiche necessarie.
Voglio dare un motivo a quelli che si ostinano a vederlo simile al Black Bay. E
sì, con questo cinturino tipo MN una certa somiglianza c'è, ma rimane un pezzo
con la sua personalità.
13/3/20
È arrivato da Ebay questo bracciale dichiarato adatto per Mako/Ray. Come sperato con un po' di lavoro di pinze sui finali vuoti sono riuscito ad adattarlo
in maniera più che accettabile.
La chiusura è migliore di quella del bracciale originale che è stampata, mentre
qui è piena.
La forma del finale lascia intravedere una lunetta lucidata tra le anse, ma questa caratteristica è tipica di Orient in quanto si può trovare,
oltre che sullo stesso Kano quando dotato del bracciale originale, su altri
orologi come Beast (nella foto), Mako USA, Kamasu, ecc..
Anche la luminescenza è di buon livello, sia per intensità che per durata.
Peccato che il riferimento sulla ghiera non sia luminescente, rendendo
impossibile al buio la verifica del tempo trascorso.
Conclusioni Che dire? È un Orient e già questo basterebbe. Credo non
sia possibile trovare sul mercato un prodotto simile per qualità dei materiali,
livello di finitura, movimento, controllo qualità e assistenza a questo prezzo.
Certo, mancano alcune raffinatezze cui ci hanno abituati i cinesi in una fascia
di prezzo simile o anche inferiore come inserto ghiera in ceramica e vetro
zaffiro, ma che poi si pagano con scarso controllo qualità, disallineamento
indici, problemi alla ghiera, alla corona, oltre alla mancanza di assistenza
postvendita.
Diventa quasi obbligatorio un confronto con il Kamasu che alcuni considerano
di un livello superiore. In realtà si tratta di orologi abbastanza diversi la
cui qualità è comparabile se si eccettua il vetro che nel Kamasu è zaffiro e non
si capisce perché non lo sia anche nel Kano. Le differenze estetiche sono molto evidenti a
cominciare dalle dimensioni, continuando con le finiture, luccicanti nel primo e
più sobrie nel secondo. Il Kano, particolarmente in questa variante con
il quadrante nero opaco, è decisamente una soluzione sportiva, mentre il Kamasu può essere portato in ambienti più formali.
Io personalmente, pur apprezzando il Kamasu, preferisco il Kano e per le
dimensioni maggiori della cassa e della ghiera e per quell'aspetto sportivo più marcato.
Il collocamento rispettivo considerando il prezzo non è facile proprio perché
nei prezzi praticati effettivamente c'è un enorme variabilità secondo il colore.
Su Amazon per esempio ci sono delle versioni del Kano più costose di alcune del
Kamasu. Per quest'ultimo poi si passa dai 176€ visti qualche giorno fa per il
blu ai 349€ di oggi per il verde. Probabilmente questa variabilità dipende dai
diversi venditori, perché i prezzi di listino del rivenditore Orient per gli USA
sono 390$/425$ per il Kano e 415$/460$ per il Kamasu rispettivamente
per la versione in silicone e in acciaio indipendentemente dai colori.
Riassumendo, l'operazione con l'ampia corona è sempre agevole anche
nell'avvitamento, la ghiera scorre con una fluidità impossibile da trovare in
altri esemplari in questa fascia di prezzo, gli indici sul quadrante e i
riferimenti sulla ghiera sono perfettamente allineati, la luminescenza è di buon
livello, i valori di impermeabilità sono elevati, l'affidabile movimento in-house ha fermo macchina e ricarica manuale, quindi dove sta il trucco?
Da qualche parte dovevano risparmiare e la scelta è caduta sul vetro,
minerale invece che zaffiro, e sul bracciale (quando disponibile), decente, ma non all'altezza del
resto per i finali cavi e la chiusura stampata. Considerando il prezzo, e la
possibilità di poter sostituire sia vetro che bracciale, rimane comunque un
ottimo acquisto.
Se proprio vogliamo trovargli un difetto non si spiega la mancanza di
luminescenza del riferimento a 60 minuti sull'inserto ghiera.
Pro e Contro
PRO
Materiali e finitura di alta qualità
Eccellente leggibilità
Affidabile movimento in-house con fermo macchina e ricarica manuale
Buon valore di impermeabilità
Operazioni con ghiera e corona estremamente fluide
Ottima luminescenza
CONTRO
Mancanza perlina luminescente su ghiera |