6/5/19
Un'altra asta, un altro candidato e un'altra offerta solitaria. E così è
scattato l'acquisto di questo Parnis Radiomir cronografo.
Si tratta di un hommage/copia del Panerai Radiomir 1940 Cronografo
quadrante nero. A parte la forma delle anse, la funzionalità del sottoquadrante
a ore 3 e gli indici delle ore non ricavate dal sandwich, la copia è abbastanza
fedele. Peccato che su questa versione si siano mantenute le lancette del
quadrante bianco. La lancetta dei secondi centrali cronografici e quella del
sottoquadrante di destra sono purtroppo azzurrate e, se giustamente visibili sul
bianco, qui sullo sfondo nero scompaiono tranne che con particolari incidenza di
luce molto forte. Ho chiesto al venditore dove si potevano trovare le
lancette in oro, ma purtroppo mi ha risposto che non erano disponibili.
Sullo sfondo nero opaco tutte le informazioni sono stampate in giallo chiaro
tendente all'ocra. Il quadrante risulta molto grande grazie alla stretta
lunetta. Verso il rehaut abbiamo due scale entrambe a binario: quella
esterna riporta i valori tachimetrici, mentre quella più interna presenta i
minuti/secondi con numeri arabi ogni cinque e sottoindici al quinto di secondo.
Proseguendo verso il centro troviamo gli indici delle ore a pallettoni con un
bastone a estremità arrotondate singolo a ore 6 e doppio a ore 12.
Lo schema bicompax del cronografo è ottenuto grazie al movimento Seiko VK64. Se
da una parte è un movimento valido in quanto mecaquartz, dall'altra rappresenta
un'occasione perduta per Seiko. Il sottoquadrante a ore 3 invece di indicare,
come sarebbe logico, i secondi continui, è un 24h. Si sa che un'indicazione 24h
è utile solo in due casi: quando si devono trascorrere più giorni dentro una
grotta o comunque un luogo chiuso in cui non penetra la luce del giorno e quando
si deve reimpostare il calendario per evitare che il cambio di giorno avvenga a
mezzogiorno invece che a mezzanotte. Ora io personalmente, come la stragrande
maggioranza della gente su questa terra, non avrò mai occasione di passare tanto
tempo in una grotta, mentre l'orologio, non essendo dotato di data (anche se il
movimento in realtà la prevede), non potrà trarre vantaggio da questa
informazione. Invece la mancanza di una visualizzazione dei secondi continui
comporta un doppio svantaggio perché non permette di capire in qualsiasi momento
se l'orologio funziona o meno e perché non è in grado di segnalare la "riserva"
ovvero di fornire la classica indicazione degli orologi al quarzo che fanno
avanzare la
lancetta dei secondi ogni due secondi quando la pila sta per esaurirsi. Il
sottoquadrante a ore 9 indica i minuti cronometrici e pertanto il periodo
massimo misurabile è di 59 minuti e 59 secondi. Grazie al mecaquartz la
precisione è al quinto di secondo, visibile, sempre che si sia dotati di una
vista acuta, direttamente sulla scala e il ritorno delle lacette cronometriche a
zero è immediato.
Il testo si limita al marchio a ore 12 e al testo CHRONOGRAPH a ore 6.
Le lancette di ore e minuti a matita, ma con la punta molto lunga, sono bordate
in oro rosa mentre all'interno sono riempite di vernice luminescente. Anche la
lancetta dei minuti cronometrici è in oro rosa, mentre quella 24h e quella dei
secondi cronometrici, come avevo già accennato, sono azzurrate compromettendone la
leggibilità in condizioni normali.
Il quadrante è protetto da un vetro piatto minerale e non dal sempre più diffuso
zaffiro.
Caratteristica la forma a cuscino della cassa, completamente lucidata, e la
larghezza esagerata delle anse.
La corposa carrure lucidata ha un andamento morbido con le anse
non raccordate tendenti verso il basso per favorire l'indossabilità. La corona a
scatto è lucidata senza logo. I due pulsanti donano un piacevole feedback
tipico dei cronografi meccanici.
Le anse sono forate facilitando così la sostituzione dei cinturini.
Il fondello a vite è l'unica parte spazzolata dell'orologio.
Riporta marchio e modello e altre informazioni generali.
Il cinturino in pelle nera stampata coccodrillo è piuttosto spesso, rigido
e poco rastremato. Speriamo che col tempo si ammorbidisca. Il fibbione Pre-V,
forato come le anse, è molto lucido, tanto da sembrare cromato. Se si rovinerà
presto lo cambieremo.
Al polso
sembra più grande di quanto non sia effettivamente grazie alla stretta lunetta
che allarga sensibilmente il quadrante e alla larghezza esagerata tra le anse.
Si adagia perfettamente sul polso restando fermo al suo posto.
1/8/20 Il cinturino in pelle molto rigido non è proprio di mio gradimento. Provo a
fargli indossare questo bracciale cannibalizzato dal Bliger SuperOcean - che sta
molto meglio con un mesh - e il risultato mi sembra più che accettabile.
La luminescenza
è una delle peggiori che io abbia mai riscontrato. Problema minore perché la tipologia d'orologio neanche la richiederebbe. Comunque la vernice "luminescente"
se serve poco al buio è un notevole aiuto al chiaro perché senza di essa le lancette solamente dorate non garantirebbero una buona leggibilità.
Conclusioni
I soldi pagati li vale tutti. E' un orologio dalla forte personalità (mi
riferisco ovviamente all'originale) che si distingue dalla massa. Parnis ci
mette del suo con una finitura di ottimo livello. La leggibilità di ore e minuti
è più che buona, mentre come dicevo sopra, le lancette azzurrate del cronografo
e del sottoquadrante 24h sono spesso invisibili.
Il movimento è il Seiko VK64, un ottimo mecaquartz che però in questa
variante sacrifica i secondi continui per proporre al loro posto le inutili 24
ore.
La luminescenza quasi nulla non è un problema per la tipologia d'orologio.
Al polso sembra più grande dei suoi 44mm: è un impressione causata dal
quadrante molto ampio,
Pro e Contro
PRO
Cassa a cuscino personale
Ottima leggibilità del tempo
Movimento Seiko mecaquartz con la parte cronografica meccanica
Eccellente finitura
CONTRO
Pessima leggibilità dei secondi cronometrici e delle 24h
Luminescenza veramente scarsa, sarebbe stato meglio senza
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