24/1/20 Ancora un candidato che supera
l'esame. Questa volta si tratta del Pagani Design PD1649, un chiaro hommage del
Tag Heuer Autavia Isograph, presentato al Baselworld 2019. Il Pagani Design è
chiaramente ispirato al Tag Heuer, ma alcune piccole ma significative differenze
fanno capire che non si tratta di una replica rebrandizzata. Queste differenze
sono: la finestrella della data con i colori invertiti posizionata a ore 3
invece che a ore 6, gli indici delle ore con l'1 con decorazione in alto
(coerente con il 10 sull'inserto ghiera), le lancette di ore e minuti semischeletrate e gli indici intermedi dei minuti sull'inserto ghiera a barrette invece che a punti.
Il Pagani Design PD1649 è offerto in un'ampia gamma di colori, praticamente
gli stessi dell'originale, solo il bronzo è sostituito dall'oro rosa (placcato).
L'orologio è arrivato avvolto su un cuscinetto di gomma piuma dentro una scatolina di cartone
con chiusura magnetica,
corredato di un succinto libretto d'istruzioni in inglese e cinese, di una
scheda garanzia non compilata, di un panno per la pulizia e di
un'etichetta di plastica.
Non so cosa sia successo questa volta, ma il pacchetto risultava fermo da più di
una settimana pronto per la consegna. All'ufficio postale mi hanno detto che
risultava al Centro di recapito postale dove mi sono recato e mi è stato
consegnato con mille scuse perché per sbaglio era finito nell'"ordinaria". Non
ho capito bene cosa significava, ma sono tornato a casa felice col mio
gioiellino.
Il quadrante blu degradè più chiaro al centro si scurisce verso il bordo.
Gli indici delle ore sono doppi: in acciaio inox lucidato a scalino incassati
nella parte bassa del rehaut e con grandi numeri arabi stampati con
vernice luminescente bianca più all'interno. Nella parte alta del rehaut
troviamo la scala dei minuti a binario stampata in bianco. A ore 3, al posto
dell'indice numerico è presente la finestrella della data, nero su bianco,
smussata e con un bordo bianco.
Le lancette di ore e minuti inox lucide sono scheletrate nella metà interna
mentre la parte esterna è ricoperta di vernice luminescente bianca. La lancetta
inox dei secondi ha una testa di freccia verso l'estremità con vernice
luminescente.
C'è parecchio testo stampato in bianco che riempie opportunamente il quadrante:
a ore 12 il logo e sotto il marchio, mentre a ore 6 tre righe di testo
dichiarano la tipologia del movimento e l'impermeabilità. Simpatico sotto ore 6
il mini testo JAPAN MOV'T.
La ghiera ha un bordo zigrinato piuttosto basso che però non ne impedisce la
rotazione curiosamente bidirezionale. Uno dei pochi appunti che si possono
muovere all'orologio riguarda proprio la ghiera che presenta un lieve
disallineamento rispetto al quadrante ed un piccolissimo gioco. Molto bello
l'inserto bombato in ceramica lucida blu con gli indici bianchi in lieve incisione,
Un vetro minerale piatto piuttosto sporgente rispetto alla ghiera protegge il
quadrante.
Lo sfondo che a prima vista sembra opaco sotto ad una forte luce rivela il suo
aspetto granuloso molto d'effetto.
La carrure è completamente spazzolata con l'unica eccezione della
smussatura lucidata tra superfici laterali e superiori delle anse. La
curvatura delle anse permette un buon appoggio sul polso.
La grande corona a vite non ha spallette di protezione ed ostenta l'ormai
classico logo. Caratteristica la doppia zigrinatura, si distingue per la
facilità con cui si riesce ad avvitarla.
Il fondello a vite presenta la parte centrale trasparente. Anche se l'NH35A non
è uno spettacolo a vedersi è comunque positivo il fatto di sapere qual è il
movimento utilizzato.
Il bracciale è di buona fattura: le maglie sono di adeguato spessore (3,5mm),
piene come i finali. Anche la chiusura è piena, senza dispositivo di sicurezza,
ma con tre fori per la microregolazione e un'estensione per indossarlo con la
muta che allunga il bracciale di 15mm. Unico difetto relativo è la presenza di
alcuni bordi un po' taglienti.
La regolazione in lunghezza viene effettuata con i classici perni a pressione.
Peccato che non venga riportata la freccia che indica in quale direzione si
devono togliere i perni.
Infine, al polso è un po' impegnativo nel senso che richiede un polso
medio/grande. Diametro, spessore e lunghezza da ansa ad ansa non sono adatti a
polsi troppo esili.
Con un supplemento di 15$ ho acquistato anche il suo cinturino in pelle blu che
lo ingentilisce e lo rende portabile in quasi tutte le occasioni.
Infine ho voluto provare un accostamento un po' più audace con questo Nato in
pelle bordeaux e non mi sembra che ci stia male.
La luminescenza, come al solito, non è all'altezza del classico SKX009 di
riferimento. Manca poi la perlina luminosa sulla ghiera.
Conclusioni Questo è un orologio che mi è veramente piaciuto: la bellezza è
chiaramente dovuta all'originale cui sui ispira, ma anche la realizzazione non è
niente male. Ottima la finitura dell'acciaio con la ciliegina della lucidatura
sulla piccola smussatura sulle anse, bellissimo l'inserto ghiera convesso in
ceramica lucida, Notevole anche la leggibilità e il valore dell'impermeabilità.
Anche in considerazione del prezzo sono più che perdonabili i piccoli difetti
riscontrati.
Peccato per il vetro minerale, questo orologio avrebbe meritato un vetro
zaffiro per il quale sarei stato disposto a pagare un 15-20€ in più.
Pro e Contro
PRO
Buoni materiali, inserto ghiera in ceramica
Ottimo grado di finitura
Eccezionale leggibilità
Affidabile movimento giapponese con fermo macchina e ricarica manuale
Buon valore di impermeabilità
CONTRO
Ghiera leggermente disallineata e con un po' di gioco
Qualche spigolo troppo vivo sul bracciale |