28/4/22 Sempre a caccia di nuovi hommage,
meglio se diver, non potevo ignorare questa bella copia del SUB 300T, un orologio
iconico da sub degli anni 60, oggi riproposto in versione moderna, ma non
tanto, dalla Doxa.
Doxa forse non è molto famosa, ma è ben conosciuta nell'ambiente dei sub. La sua
produzione è praticamente ristretta alla gamma dei diver. Non è stata la prima a
produrre un orologio per diver essendo stata preceduta di una decina d'anni da
Blancpain e Rolex, comunque un primato lo ha conseguito nel settore, è stata la
prima casa ad offrire una valvola per il rilascio dell'elio nel modello SUB 300T
Conquistador del 1968, uscito un anno dopo la presentazione al Baselworld del
SUB 300T dove 300 stava per il valore dell'impermeabilità in metri e T stava per
il Trizio che forniva la luminescenza..
Un altro primato Doxa lo ha conquistato nella colorazione del quadrante. I
progettisti si sono posti una semplice domanda: "Ha senso un quadrante nero
sott'acqua?" Per arrivare alla risposta i tecnici hanno studiato la fisica
della luce sott'acqua e dei subacquei si sono immersi a varie profondità nel
vicino lago di Neuchatel per testare praticamente tutti i colori
dell'arcobaleno. Dopo innumerevoli immersioni è risultato un chiaro vincitore:
l'arancione brillante. E questo è diventato un tratto distintivo dei diver di
Doxa.
L'impegno nelle realizzazione e nel continuo affinamento degli orologi per
immersione non si ferma qua. Doxa si è avvalsa della collaborazione del famoso
esploratore ed oceanografo Jacques-Yves Cousteau e negli USA del
contributo della US Divers Co, un'azienda californiana specializzata nella
produzione di equipaggiamenti per subacquei.
Nel 2020 Doxa esce con una riedizione del SUB 300T di cui mantiene l'aspetto
esteriore e pure il nome anche se l'impermeabilità ora è di 1200m e la
luminescenza non è più dovuta al trizio. Viene offerto in un'ampia gamma di
colori ognuno dei quali attribuisce un nome diverso al modello. Il classico
arancione così si chiama Professional.
Analizzando le diversità del Seestern con il Doxa del 2020 vediamo che la cassa assomiglia
molto, ma nell'hommage le anse sono leggermente più larghe, sul quadrante
arancione opaco gli indici delle ore hanno la parte luminescente più larga
mentre i bordi neri sono più sottili e attaccati alla parte luminescente che è
bianca invece che giallina. Le linee convergenti verso il centro dai quattro
punti cardinali sono più corte e anche le lancette di ore e minuti sono più
corte. La tipica ghiera su due anelli solidali ha l'anello esterno spazzolato
invece che lucidato. Infine il bracciale richiama quello del modello vecchio
invece che la soluzione adottata per la versione 2020 in cui la prima maglia
dopo il finale è più larga formando un raccordo più piacevole con la cassa.
La confezione è l'ormai familiare - viene utilizzata anche da Steeldive e
Addiesdive - scatola nera in plastica rigida con imbottitura in gomma piuma
all'interno. Magari non sarà elegantissima, ma la sua funzione di proteggere
l'orologio la assolve in modo egregio.
Accompagnano l'orologio un libretto di istruzioni per tutte le tipologie di
orologi (ci sono anche dei tourbillon) in inglese e cinese con caratteri
leggibili non microscopici ed una scheda garanzia non compilata. Inoltre
nell'invio erano compresi una spernatrice ed un attrezzo per cambiare le ansette.
L'orologio che mi è arrivato è della versione 3. La versione 2 rispetto alla 1
aveva un trattamento antiriflesso, la perlina luminescente sulla ghiera ed una
ghiera ribassata. La versione 3 mantiene le migliorie della 2, ma torna ad
offrire, a grande richiesta, la ghiera rialzata come l'originale, più facile da
maneggiare.
Sul classico quadrante arancione opaco indici e testi sono tutti
stampati. Gli indici dei minuti sono a barrette nere mentre quelli rettangolari
delle ore sono composti da una parte centrale più corposa bianca luminescente
affiancata da due linee nere. Dagli indici a ore 6, 9 e 12 partono delle righe
nere dirette verso il centro interrotte prima di arrivarci. A ore 3 al posto
dell'indice troviamo la finestrella bordata in nero della data con numeri neri
su sfondo bianco.
Le lancette nere con l'interno luminescente sono quelle tipiche da diver, molto
prepotente quella dei minuti e decisamente sottotono quella delle ore. La
lancetta dei secondi ha un rettangolo luminescente a circa metà della lunghezza.
Il testo dalla caratteristica disposizione asimmetrica come nell'originale è
stampato in nero con un font, secondo me, troppo piccolo.
Il vetro che protegge il quadrante è uno zaffiro piatto.
Molto particolare la ghiera unidirezionale che ha una caratteristica unica,
brevettata a suo tempo. È composta da due anelli solidali: quello interno
riporta la classica scala in minuti utilizzata per il controllo del tempo di
immersione, con numeri arabi ogni 5 e barrette per i valori intermedi, incisi in
nero ed una perlina luminescente a minuti 60, mentre quello esterno riporta una
tabella di limiti di non decompressione che specifica quanto tempo si può
rimanere ad una certa profondità senza dover ricorrere alla procedura di
decompressione. È qualcosa di simile alla tabella che normalmente si trova sui
cinturini in silicone dei Promaster Citizen, solo che su questo modello la scala
della profondità è espressa in piedi e non in metri, in quanto l'orologio è
stato sviluppato originariamente con l'US Divers Co. Per inciso, Doxa offre un
altro modello, il SUB 300 (senza T) molto simile, ma un po' più piccolo e più
costoso in quanto offre la certificazione COSC, che riporta la scala delle
profondità in metri.
La ghiera unidirezionale presenta un bordo a denti di sega che offre una presa
eccezionale ed è molto piacevole da operare in 120 scatti precisi e senza
giochi.
Il rehaut è molto alto, di conseguenza a causa del fenomeno di parallasse
cambiando un po' il punto di vista dall'alto sembra che la ghiera sia
disallineata con il quadrante. Riprendendo nel modo sottostante si può
verificare che l'allineamento è perfetto.
Visto di lato è piuttosto imponente.
La carrure
lateralmente è lucidata, mentre l'ampia superficie superiore dal classico
andamento a tartaruga è ben spazzolata. Da notare le anse forate che permettono
un agevole scambio di cinturini.
L'ampia corona a vite lucidata riporta il logo Seestern che non può che non
essere una stella marina.
Il fondello
a vite è molto bello. In acciaio pieno ha un medaglione centrale che si ispira a
certi modelli Seiko con lo Tsunami in bassorilievo che qui è realizzato però molto
meglio e con la stellina che sembra preparasi ad affrontare le onde.
Anche il bracciale è ben realizzato. È un Beads of Rice (chicchi di
riso) con maglie piene di adeguato spessore con i chicchi lucidati come i bordi
laterali mentre gli elementi esterni sono spazzolati. I finali sono pieni come
la chiusura che offre quattro fori per la microregolazione. La regolazione in
lunghezza si effettua per mezzo dei soliti economici, ma efficaci, perni a
pressione.
La chiusura è personalizzata con un'incisione laser che riporta logo e marchio.
Si potrebbe pensare che questo orologio richieda un polso robusto, invece
non è così. Per prima cosa la parte "utile" cioè il quadrante con la ghiera ha
un diametro di soli 38mm e poi la distanza da ansa ad ansa è relativamente
ridotta, motivo per cui può trovarsi a suo agio anche su un polso medio/piccolo.
12/6/23
Il bracciale è di tutto rispetto, ma credo che un diver arancione dovrebbe andare d'accordo con un cinturino dello stesso colore.
Ed eccolo con un similIsofrane.
La luminescenza è di discreto livello, anche se inferiore a
quella dello SKX di riferimento, tranne che sulla lancetta dei minuti. La sua
peculiarità è l'illuminazione della data, carina ma ovviamente inutile nella
profondità degli abissi marini. Anche se non brillantissima la luminescenza si
distingue per la durata: nel buio totale si intravede un barlume anche dopo otto
ore.
Conclusioni Finalmente un hommage non dei soliti noti,
ma di un orologio non molto famoso, che però ha scritto la sua parte importante
di storia per quanto riguarda i diver.
La cassa è molto ben realizzata con una finitura eccellente e impreziosita da
particolari come i fori per le ansette.
Bellissimo il fondello con lo tsunami magnificamente eseguito.
Il vetro zaffiro è trattato con un efficiente antiriflesso.
Anche il bracciale è notevole, con un misto di lucidato e spazzolato e molto
comodo grazie alla sua struttura a chicchi di riso.
L'unico appunto che mi sento di muovere è sulla luminescenza. Non che io
annetta grande importanza a questo aspetto, ma essendo ormai abituato a quelle
eccezionali riscontrate sulla concorrenza in questa fascia di prezzo come
Steeldive o Heimdallr mi sarei aspettato qualcosina di meglio. Ho letto però
che, stranamente, neanche l'originale eccelle in quest'area. Pazienza, nessuno è
perfetto.
Infine ho apprezzato il catalogo 2022 che era
allegato alla confezione. Anche se fotocopiato in bianco e nero in bassa
qualità è interessante per due motivi: il primo è che chiarisce quali sono i
marchi del gruppo. Sotto l'etichetta Sea-Kors, una società commerciale con sede
nell'Oregon che sul proprio sito si definisce una microbrand, qualcosa cioè più nobile dei soliti marchi presenti su Aliexpress,
sono raggruppati i seguenti marchi cinesi: Sugess, Seestern, Gustav
Becker e Glamor Master. Il secondo motivo è che illustra l'intera gamma Sugess
dove, oltre ai cronografi meccanici, sono presentati dei bei Moonphase e
addirittura dei veri tourbillon.
Pro e contro PRO Copia di un orologio iconico anche se non molto conosciuto
al di fuori dell'ambiente sub
Finitura e materiali elevati
Operazioni con corona e ghiera eccellenti
Notevole impermeabilità
Ottima leggibilità
Movimento automatico robusto e affidabile
Bracciale molto ben realizzato CONTRO
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