4/6/20 È
stato un parto travagliato, ci son voluti
tre mesi, ma alla fine è
arrivato. Penso a causa del Covid-19 l'esportazione è
stata cancellata due volte, poi alla terza ce l'ha fatta. Si tratta di un
bell'hommage del Blancpain Fifty Fathoms del 1953, il primo diver della
storia. A parte i colori, e ovviamente il testo, la somiglianza è
notevole con
minime differenze dimensionali.
L'orologio arriva con la solita scatola in plastica nera e questa volta è
accompagnato da un'etichetta in cartoncino e da una scheda garanzia non
compilata.
Quello che più
colpisce di questo orologio, il merito naturalmente va tutto a
Blancpain, è
l'estrema pulizia delle linee, grazie anche all'assenza della
finestrella della data. L'orologio è
disponibile sia con che senza data e,
montando l'NH35A in entrambe le versioni, nella mia esiste una posizione
fantasma della corona, fatto che a me non crea nessun problema.
Il quadrante ha uno sfondo grigio scuro opaco con all'esterno la scala
dei minuti stampata in bianco con numeri arabi ogni 5 e indici più
piccoli ogni
quinto. Gli indici delle ore sono in numeri arabi ai quattro punti cardinali e a
barrette per le rimanenti ore. Tutti gli indici sono generosamente ricoperti di
vernice luminescente.
A ore 12 troviamo il complesso logo Steeldive seguito dal relativo marchio
mentre a ore 6 sono riportati la definizione del movimento e i notevoli valori
di impermeabilità
.
Le lancette sono tutte dorate, a matita quelle di ore e minuti, con una testa di
freccia quella dei secondi. Di corretta lunghezza, quella dei minuti e quella
dei secondi arrivano a sfiorare la scala esterna.
L'ampia ghiera ha un inserto in ceramica nera lucida con indici luminescenti in
numeri arabi ai 15, 30 e 45, con il classico quadrato inclinato ai 60 e a
barrette per tutti gli altri multipli di 5. Non ci sono indici per i singoli
minuti neanche nella zona 0-15.
La rotazione unidirezionale della ghiera avviene in 200 scatti senza il minimo
gioco. Piuttosto dura, in modo da evitare spostamenti involontari, è
comunque
facilitata dal buon grip che offre la dentellatura esterna.
Un vetro zaffiro piatto piuttosto sporgente protegge il quadrante. Il
trattamento antiriflesso blu fa trascolorare il quadrante, a seconda
dell'incidenza della luce, parzialmente o totalmente in azzurro.
Lateralmente è
piuttosto massiccio, come ci si aspetterebbe da un orologio con
un'impermeabilità
di 300m. Tutta la cassa è
impeccabilmente spazzolata. La
carrure ha un andamento arcuato nella zona delle anse che però
non
riesce a compensare l'altezza elevata del fondello, per cui tende a restare alto
sul poso sì
da sconsigliare l'uso di cinturini Nato specie se doppi.
La corona a vite senza logo ad ore 3 è
priva di spallette di protezione.
Il fondello a vite, anch'esso in acciaio spazzolato riporta al centro in
incisione laser il complesso logo Steeldive circondato da informazioni sul
movimento, impermeabilità
e materiale.
Il cinturino, perfetto nell'accostamento cromatico, è
di un materiale che
non riesco ad identificare. Sicuramente non Genuine Leather come dichiarato
all'interno, ma non è
neanche finta pelle. È
abbastanza morbido e quindi
confortevole solo che essendo molto spesso è
difficile infilare il primo
passante indossandolo. Molto comodo il fatto che sia dotato di ansette quick
release.
Non si adatta a polsi piccoli non tanto per il diametro della cassa
quanto per la notevole distanza da ansa a ansa.
11/7/20
Questo è un orologio da cinturino in "gomma". Comincio con questo waffle.
Altro tentativo con questo tipo Isofrane.
Quello più indicato mi sembra questo Tropic. Peccato che sia un po' corto, ma soprattutto che sia un
dust magnet, una calamita per la polvere. In compenso è morbido e confortevole.
Passiamo al tessuto. Per primo questo Zulu nero in due pezzi.
E infine un Nato con qualche colore estraneo all'orologio per vivacizzare l'insieme.
Questo orologio ha uno spessore notevole e il classico Nato con il doppio strato accentua il problema.
Indossando il Nato in maniera alternativa, senza tagliare la parte più corta, lo strato singolo risolve il problema. Sparisce l'anello sotto l'orologio e si carica di più l'area sovrastante, ma l'aderenza al
polso è decisamente migliorata.
La luminescenza è
di ottimo livello e come consuetudine per gli Steeldive
l'area del quadrante è
in verde mentre sull'inserto ghiera gli indici sono in
azzurro.
Conclusioni
Questi orologi Steeldive sono davvero interessanti. Secondo me hanno ben poco da
invidiare a San Martin e Heimdallr pur mantenendo prezzi più
bassi che possono
diminuire ulteriormente acquistando su Alibaba invece che su Aliexpress. Il
prezzo da me pagato in questo caso usufruisce di uno sconto di 20$ concessomi
dal venditore a causa dei problemi della corona sul mio precedente acquisto del
SD1996AC.
Nel caso in esame sono molto poche le critiche che si possono muovere. Oltre a
gli ottimi materiali e alla impeccabile finitura devo rilevare che non ci sono
disallineamenti di sorta tra ghiera e quadrante, la leggibilità
del tempo è
immediata grazie al contrasto tra sfondo e lancette, la luminescenza al buio è
di alto livello, la rotazione della ghiera unidirezionale è
precisa senza
giochi, dura ma non
troppo e l'operazione con la corona ben
dimensionata è
piacevole e anche l'avvitamento avviene senza alcun problema.
Un orologio perfetto o quasi. Cercando il pelo nell'uovo avrei preferito le
lancette color argento invece che oro, ma ci vuole molta attenzione per notarlo.
Un altro problemino, ma questo dipende dall'impostazione dell'originale, sono le
anse molto lunghe che assieme al fondello piuttosto spesso lo fanno
"galleggiare" sul polso specie se questo è
medio/piccolo.
Per concludere un ottimo hommage di uno dei più
bei diver storici.
Pro e contro PRO Aspetto vintage molto piacevole
Ottimi materiali e finitura, inserto ghiera in ceramica e vetro zaffiro
Luminescenza efficiente anche sulla ghiera
Notevole impermeabilità
Movimento automatico affidabile e piuttosto preciso con fermo macchina e
ricarica manuale
Eccellente leggibilità
CONTRO
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