17/12/19 Un altro tentativo da parte di
Parnis di produrre un orologio con estetica personale. Questa volta, a
differenza del diver vagamente ispirato al
Ploprof che utilizza tutte parti originali, Parnis ha pescato nella componentistica di casa utilizzando la cassa e
il bracciale della sua versione dello Yachtmaster.
In effetti gli unici particolari cambiati sono il quadrante e l'inserto ghiera,
quanto basta per ottenere un orologio apparentemente molto diverso.
Le due modifiche fanno ricordare, anche se alla lontana, il Seiko Samurai.
Peccato aver mantenuto le lancette Mercedes, la lancetta delle ore a freccione
avrebbe fornito un risultato migliore. Magari se riesco a trovarla per il Miyota...
vedremo.
A seconda del venditore il Parnis può arrivare nel classico box di
polistirolo oppure nella sua scatola di cartone. A me, che l'ho vinto ad
un'asta, è andata di lusso: scatola, libretto istruzioni e etichetta. Non che ci
tenga, ma è sempre meglio che niente.
Il quadrante è una novità, caratterizzato da righe orizzontali su sfondo bianco.
Tra l'altro è il mio primo diver automatico con quadrante bianco.
Gli indici delle ore sono riportati con bordo inox e interno luminescente. Di
forma trapezoidale, quelli a ore 6, 9 e 12 sono più grandi. Gli indici dei
minuti sono stampati in nero con suddivisione in quinti. Al posto dell'indice a
ore 3 troviamo la finestrella della data incorniciata in nero con numeri neri su
sfondo bianco. Una lente sovrapposta, correttamente allineata, ingrandisce un
po' la data.
Le lancette di ore e minuti, bordate inox e luminescenti, purtroppo sono le solite inflazionate
Mercedes che fanno subito pensare al Rolex. Se riesco a trovare qualcosa di
valido provvederò a cambiarle. A seconda dell'incidenza della luce i bordi delle
lancette passano dal nero all'argento, rendendo in questo caso un po'
problematica la leggibilità. La lancetta dei secondi, con cerchietto
luminescente verso la punta, è verniciata di rosso donando una nota di colore ad
un quadrante altrimenti un po' smorto.
Come testo troviamo il marchio in nero a ore 12 mentre a ore 6 ci sono tre
righe, la prima in rosso accordata alla lancetta dei secondi dichiara la
tipologia del movimento mentre le altre due in nero riguardano l'impermeabilità
e il numero di rubini del movimento.
L'inserto ghiera è nuovo, almeno in questa categoria di cinesi. In ceramica nera
lucida riporta in leggera incisione bianca esili numeri arabi ogni 10, barrette
corpose per i valori intermedi ai 5 e barrette più sottili, ma piuttosto lunghe
per tutti i restanti minuti. A minuti 60 troviamo un triangolo equilatero
rovesciato senza alcuna luminescenza.
La ghiera stranamente è bidirezionale (sicuramente un problema
ereditario) con 60 scatti senza giochi.
Il vetro piatto è in zaffiro leggermente sporgente rispetto alla ghiera..
Per tutto il resto rimando alla mia recensione dello
Yachtmaster essendo tutti gli altri componenti identici.
Come da programma la luminescenza è piuttosto scarsa.
Conclusioni Ancora un Parnis abbastanza originale. Certo, non è un orologio
che lascia a bocca aperta. Ma considerando quello che ho pagato per avere un
affidabile movimento automatico giapponese, un inserto ghiera in ceramica, un
vetro zaffiro ed una cassa in acciaio inossidabile ben rifinita posso
dichiararmi più che soddisfatto.
L'unico problema incontrato è stato nel riavvitamento della corona. È
un problema presente su diversi diver
anche di marca, ma qui i tentativi necessari sono davvero troppi.
Pro e Contro
PRO
Aspetto personale
Ottimi materiali e finitura, acciaio, ceramica e vetro zaffiro
Affidabile movimento automatico
CONTRO
Difficoltà nel riavvitare la corona
Luminescenza ridotta |